Tappa VR.07

VR.07 Rifugio Federici Marchesini al Pagarì - San Giacomo di Entracque

Rifugio Federici Marchesini al Pagarì (2627 m) - Passo sottano del Muraion (2032 m) - Gias sottano del Vej del Bouc (1437 m) - San Giacomo di Entracque (1209 m)

+29 / -1447

Dislivello [m]

3:20 - 3:50

Tempo [h:mm]

11541

Distanza [m]

E 

Difficoltà

Tipologia

Dal rifugio più alto delle Alpi Marittime, una lunga discesa con infiniti tornanti, a lungo in ambiente selvaggio, porta all'ampio pianoro di Pra del Rasur. Qui una comoda strada sterrata all'interno del bosco conduce a San Giacomo di Entracque. Notevoli gli enormi esemplari di faggio nei pressi delle ex Palazzine Reali di Caccia dei Savoia.

Carta schematica - Tappa VR.07

Mappa su base © OpenStreetMap contributors, SRTM; map style © OpenTopoMap - licenza CC-BY-SA

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Profilo altimetrico - Tappa vr.07
A Da Rifugio Federici Marchesini (2627 m) a: Dislivello [m] Tempo [h:mm] Distanza [m] Difficoltà Segnavia
B Passo sottano del Muraion (2032 m) +1 / -596 1:05 - 1:15 3408 E M13A » M13
C Gias sottano del Vej del Bouc (1437 m) +2 / -1193 2:25 - 2:45 7941 E M13
D San Giacomo di Entracque (1209 m) +29 / -1447 3:20 - 3:50 11541 E M14

Dal Rifugio Federici Marchesini al Pagarì (2627 m) 712 si segue il sentiero che scende verso est ignorando, dopo poche decine di metri, due bivi ravvicinati già incontrati nella tappa precedente: il primo a destra con la traccia per il Passo di Pagarì (segnavia M13) e il Refuge de Nice, il secondo a sinistra per il Lago Bianco del Gelas e il Bivacco Moncalieri (segnavia M21). Si prosegue diritti, perdendo quota con numerosi tornanti, via via più ampi (purtroppo tagliati da scorciatoie). Si lascia a destra il bivio per il Lago Bianco dell'Agnel e il Passo dell'Agnel (segnavia M13C) e si svolta a nord-ovest (sinistra), per scendere con ripidi traversi 3.
Ci si sposta ora tra rocce e praterie alpine, fatta eccezione per le formazioni di ontano verde che si incontrano nei pressi del Rio Pagarì. Poco oltre il sentiero spiana per un brevissimo tratto e doppia il Passo sottano del Muraion (o Passaggio del Muraion, 2032 m, 1:05 - 1:15 dal Rifugio Federici Marchesini), quindi riprende la discesa tra fitta vegetazione arbustiva con una lunghissima serie di tornanti.
Quando la pendenza inizia a diminuire e i tornanti a farsi più ampi, si ignorano a sinistra la traccia che si congiunge al sentiero per il Bivacco Moncalieri e la malandata mulattiera che si stacca sulla destra e percorre il fondo del Vallone di Moncolomb (si tratta del vecchio segnavia M15 per il Lago Bianco dell'Agnel; il tracciato, ora denominato M13B nella sola sua parte iniziale, è quasi completamente scomparso nel tratto più in quota).
In breve si perviene al Rio Pantacreus (che, in caso di piena, può essere attraversato sulla soprastante passerella in legno); subito dopo, presso un grosso masso, si ignora a sinistra il sentiero per il Bivacco Moncalieri (segnavia M20).
Il sentiero si trasforma in mulattiera e scende più dolcemente, parallelo al fondo idrico del vallone, con un lungo mezzacosta. Lasciato a sinistra il Gias Colombo, si piega a destra e si attraversa il torrente di fondovalle 6 su una lunga passerella in legno; la mulattiera prosegue poi verso nord e giunge nei pressi dei ruderi del Gias sottano del Vej del Bouc (1437 m, 1:20 - 1:30 ore dal Passo sottano del Muraion), dove si trascura sulla destra il sentiero che sale al Lago del Vej del Bouc (segnavia M14).
Il gias è raggiunto da valle da una strada sterrata: la si percorre sempre verso nord (segnavia M14), e si attraversa l'intero pianoro di Pra del Rasur tenendosi sulla destra idrografica del torrente.

Il grande pianoro di Pra del Rasur ha avuto origine al termine dell'ultima glaciazione, quando frane cadute dai valloni laterali hanno sbarrato il corso del torrente. I detriti apportati dal torrente stesso, ancor oggi assai tumultuoso, hanno lentamente riempito il bacino fino a formare la piana.

[La Guida del Parco Alpi Marittime, p.209]

Al termine del pianoro, quando la strada sale a scavalcare un costone 5, si trascura a destra la breve diramazione per il Gias del Rasur. Subito dopo si torna a perdere quota, si entra nel bosco e si ignora ancora a destra la vecchia (e non evidente) mulattiera per il Vallone Frassinetto. Si continua a scendere trascurando varie tracce e diramazioni secondarie (perlopiù scorciatoie), si lascia a sinistra il modesto Gias dell'Aiera (1342 m), dove ha origine una vecchia mulattiera di caccia dei Savoia, ed infine, alternando tornanti e brevi traversi 8, si arriva alle ex Palazzine Reali di Caccia 4, oggi colonie estive proprietà di enti religiosi (fontana).

Le due grosse palazzine, ora di proprietà di enti religiosi, furono costruite verosimilmente tra il 1865 e il 1870 da Vittorio Emanuele II per i suoi soggiorni all'interno della Riserva Reale di Caccia. Quella di sinistra, con il bel porticato decorato a fasce orizzontali nei colori di Casa Savoia 9, costituiva la residenza reale vera e propria; quella di destra ospitava le stalle. La palazzina ospitante le stalle venne poi ceduta all'esercito che la ampliò tra il 1897 e il 1898 e ne ricavò la Caserma Principessa Elena.
Meravigliosi alcuni faggi nei pressi delle palazzine: si tratta probabilmente di piante separate messe a dimora molto vicine tra loro dal giardiniere reale i cui tronchi si sono fusi assieme durante la crescita dando origine ad esemplari di dimensioni davvero fuori dall'ordinario 10. Questi faggi maestosi sono censiti nell'elenco degli alberi monumentali della Regione Piemonte.

[Fortificazioni della Valle Gesso, pp.79-80] [-]

Si segue la stradina asfaltata proveniente da valle (ma chiusa al traffico privato) e, lasciati a destra l'area attrezzata per pic-nic ed il bivio per il Ponte della Rovina e Trinità di Entracque (segnavia M22), si attraversa il ponte sul Torrente Gesso della Barra che consente di raggiungere San Giacomo di Entracque (1209 m, 0:55 - 1:05 ore dal Gias sottano del Vej del Bouc).

Accessi

La via più breve di accesso al rifugio è quella descritta in questa tappa.

Note

--

Pernottamento

Rifugio Escursionistico San Giacomo, www.bmgelas.com, tel. +39 0171 978704.

Cartografia

[Fra n.15] [AsF n.4] [Blu n.1] [IGC n.113] [IGC n.8]
I riferimenti dettagliati alle carte sono disponibili nella sezione Bibliografia.

Ultimo aggiornamento

Ultimo sopralluogo: Estate 2022

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9 - La ex Palazzina Reale di Caccia (2013)
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3 - Una perla di saggezza offerta dal gestore del Rifugio Federici Marchesini (2003)
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5 - Il Vallone di Moncolomb sagomato dall'azione dei ghiacciai (2007)
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6 - Vallone di Moncolomb ed il torrente che lo attraversa (2003)
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4 - Le ex Palazzine Reali di Caccia (2007)
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2 - Stambecco maschio (<i>Capra ibex</i>) nei pressi del Rifugio Federici Marchesini (1990)
2 - Stambecco maschio (Capra ibex) nei pressi del Rifugio Federici Marchesini (1990)
8 - Il bosco di faggi alle spalle della ex Palazzina Reale di Caccia, nella sua splendida colorazione autunnale (2013)
8 - Il bosco di faggi alle spalle della ex Palazzina Reale di Caccia, nella sua splendida colorazione autunnale (2013)
10 - Uno degli enormi faggi che si trovano presso la ex Palazzina Reale di Caccia (2013)
10 - Uno degli enormi faggi che si trovano presso la ex Palazzina Reale di Caccia (2013)
1 - Femmina di stambecco (<i>Capra ibex</i>) nei pressi del Rifugio Federici Marchesini (1990)
1 - Femmina di stambecco (Capra ibex) nei pressi del Rifugio Federici Marchesini (1990)
7 - Il Rifugio Federici Marchesini al Pagarì; sullo sfondo, la Cima della Maledia (2008)
7 - Il Rifugio Federici Marchesini al Pagarì; sullo sfondo, la Cima della Maledia (2008)