Tappa GM.03

GM.03 Rifugio Mondovì Havis De Giorgio - Passo delle Saline - Colla di Carnino - Rifugio Mongioie

Rifugio Mondovì Havis De Giorgio (1755 m) - Passo delle Saline (2177 m) - Tetti delle Donzelle (1516 m) - Colla di Carnino (1594 m) - Rifugio Mongioie (1550 m)

+641 / -846

Dislivello [m]

4:00 - 4:30

Tempo [h:mm]

11556

Distanza [m]

E 

Difficoltà

Tipologia

Percorso di salita che si snoda tra pascoli e praterie alpine, sempre su terreno facile. Evidenti le tracce di fenomeni carsici, dall'erosione dovuta alle acque di ruscellamento agli inghiottitoi, specie nella salita verso il Passo delle Saline. Più selvaggia la discesa, seppur per brevi tratti, ed in particolare il passaggio nella Gola delle Saline. L'ultima parte della tappa, rilassante, si snoda a mezzacosta tra boschi e pascoli fino al Rifugio Mongioie.

Carta schematica - Tappa GM.03

Mappa su base © OpenStreetMap contributors, SRTM; map style © OpenTopoMap - licenza CC-BY-SA

Scarica la traccia
GPS in formato GPX
(qualità alta )

Profilo altimetrico - Tappa gm.03
A Da Rifugio Mondovì Havis De Giorgio (1755 m) a: Dislivello [m] Tempo [h:mm] Distanza [m] Difficoltà Segnavia
B Passo delle Saline (2177 m) +457 / -35 1:35 - 1:50 4038 E = » G03
C Tetti delle Donzelle (1516 m) +457 / -696 2:45 - 3:10 7471 E A05
D Colla di Carnino (1594 m) +535 / -696 3:00 - 3:25 8208 E A06
E Rifugio Mongioie (1550 m) +641 / -846 4:00 - 4:30 11556 E A06

Dal Rifugio Mondovì Havis De Giorgio si segue la strada sterrata di accesso. La strada scende in qualche minuto ad un bivio: si ignora allora il ramo di sinistra che conduce alla Porta di Pian Marchisio e si sale sul ramo di destra (segnavia G03).

In realtà, un ponticello in cemento pochi metri prima del bivio collega direttamente al ramo di destra della strada, facendo risparmiare qualche decina di metri.

In comune con l'Itinerario 06.01, ci si porta quindi al Passo delle Saline (2177 m, 1:35 - 1:50 ore dal Rifugio Mondovì) 235.
Al colle si ignorano sia il sentiero che sale a destra a Cima delle Saline (segnavia A44), sia quello che traversa a sinistra in direzione del Monte Mongioie (segnavia G15). Si divalla invece in Valle Tanaro (segnavia A05), nel Vallone delle Saline, si lascia quasi subito di fronte la vecchia traccia del sentiero e ci si sposta sulla sinistra, per scendere a tornanti tra ripidi pendii arrotondati e conche pascolive su un percorso aperto di recente.
Ritornati sul vecchio tracciato, appena a valle di una ulteriore traccia per la Cima delle Saline e Cima Pian Ballaur, si continua a perdere quota e si arriva al riattato Gias delle Saline. Poco oltre, superata una croce in ferro in memoria di Elisabetta Pastorelli, deceduta nel dicembre del 1883 in una tormenta di neve, il paesaggio muta drasticamente.

Elisabetta viveva a Carnino, col marito Bartolomeo e i due figli Enrico e Gianbattista, di 14 e 15 anni. La famiglia era proprietaria di un castagneto in Val Ellero, presso Prea. Per recuperare le molte castagne essiccate ancora rimaste, Elisabetta e i suoi due figli intrapresero i lungo cammino che, attraverso il Passo delle Saline, Pian Marchisio e il Ponte Murato, li avrebbero portati a Prea, in cinque o sei ore di cammino.
Giunti al seccatoio si fermarono un paio di giorni per sistemare le cose per l'inverno, poi l'ultima sera riempirono i sacchi per le castagne e si prepararono a partire la mattina seguente. Il meteo però aveva incominciato a volgere al brutto e, durante la salita al Passo delle Saline, una fitta nevicata inizio a sferzare i tre viandanti. Al colle già si sprofondava abbondantemente: la fatica, il peso e il freddo stavano lentamente vincendo la resistenza di Elisabetta. Giunti presso il Gias delle Saline, sapendoli ormai non lontano da casa, Elisabetta mentì ai figli per metterli in salvo: fingendo di aver perso la borraccia e voler tornare a recuperarla, li invitò a scendere da soli in paese e riferire quanto accaduto.
I figli si salvarono, ma stessa fortuna non ebbe la madre, che perì sotto la tormenta. Oggi una muta croce in ferro racconta della disgrazia e apre uno spiraglio sulla difficile vita in montagna nei secoli passati.

[Alpidoc n.92, pp.78-87]

Si entra nella stretta Gola delle Saline 4, rinserrata tra ripide pareti di rocce calcaree. L'angusto passaggio si supera dapprima attraversando un rio per spostarsi sulla sinistra orografica, quindi, lasciata a sinistra una diramazione per il Monte Mongioie, si scende con un traverso seguito da diversi tornanti. Le pendenze si fanno ora meno sostenute: si taglia in discesa un pendio detritico inerbito, si entra poco a poco nel bosco e si lascia, sulla destra, la brevissima deviazione (circa un minuto) per il Rifugio Ciarlo Bossi (1526 m). Poco oltre si giunge ad ruderi di Tetti delle Donzelle (1516 m, 1:10 - 1:20 ore dal Passo delle Saline).
Al bivio presso i ruderi, si ignora la strada sterrata proveniente da valle (Carnino) e si imbocca la pista sterrata che si allunga a sinistra. la pista si trasforma in un ampio sentiero e in lieve salita all'interno di un fresco bosco raggiunge la Colla di Carnino (1594 m, 0:15 ore da Tetti delle Donzelle) 1.
Oltre il valico, un lungo traverso in leggera discesa porta nel Vallone delle Fuse. Per superare il profondo impluvio un tempo si utilizzava un ponte tibetano sospeso, ora si deve imboccare il sentiero a sinistra per la Grotta delle Vene, salvo poi ignorare, ancora a sinistra la diramazione per la grotta e scendere nuovamente sul tracciato originale. Dopo qualche tornante, il comodo sentiero procede a lungo in falsopiano, ora tra arbusti ora nel bosco di pini e latifoglie (in questo tratto si ignora un unico bivio a destra per Viozene). Quando infine ci si immette su una strada sterrata, la si segue verso sinistra. Si tralascia poco dopo una diramazione a sinistra per le Rocce del Manco e si arriva all'ormai vicino Rifugio Mongioie (2177 m, 1:00 - 1:05 ore dalla Colla di Carnino) 6.

Accessi

Il Rifugio Mondovì è raggiungibile da Rastello di Roccaforte Mondovì. Si veda l'Itinerario 06.07.

Note

Parte della traccia GPS è stata fornita da Marco Alifredi (Aree Protette Alpi Marittime) a seguito dello spostamento del sentiero sul versante meridionale del Passo delle Saline.

Pernottamento

Rifugio Mongioie, www.rifugio-mongioie.com, tel. +39 0174 390196, cell. +39 335 5745001.

Cartografia

[Fra n.16] [AsF n.3] [Blu n.2] [IGC n.8]
I riferimenti dettagliati alle carte sono disponibili nella sezione Bibliografia.

Ultimo aggiornamento

Ultimo sopralluogo: Estate 2016

[Ultimo aggiornamento scheda: Inverno 2024]

QR code

Inquadra il QR code con l'apposita App del tuo telefonino per essere indirizzato a questa pagina web.

QR Code - Tappa GM.03

Simona

venerdì 06 agosto 2021

[ 93.41.*.*]

Io ho unito le tappe 2 e 3: faticoso ma fattibile, con anche deviazione al Pian Comune che merita la visita, se non per il panorama spesso coperto, per le fioriture (volendo poi ci sarebbe la 'scorciatoia' dal passo del cavallo). IMPORTANTE: il ponte sospeso è inagibile!

AlpiCuneesi.it

mercoledì 17 gennaio 2024

[ 37.161.*.*]

Recenti lavori di risistemazione nel tratto che scende dal Passo delle Saline hanno portato a uno spostamento del sentiero verso est. La traccia GPS è stata ora aggiornata grazie anche al supporto del personale del Parco del Marguareis.

Commenta la tappa GM.03

2 - Panorama su Pian Marchisio dalla strada per il Gias Gruppetti (2014)
2 - Panorama su Pian Marchisio dalla strada per il Gias Gruppetti (2014)
4 - Il sentiero a mezzacosta che scende nella Gola delle Saline (2006)
4 - Il sentiero a mezzacosta che scende nella Gola delle Saline (2006)
6 - Il Rifugio Mongioie (2016)
6 - Il Rifugio Mongioie (2016)
3 - Cima delle Saline dal Passo delle Saline (2006)
3 - Cima delle Saline dal Passo delle Saline (2006)
1 - Alla Colla di Carnino (2003)
1 - Alla Colla di Carnino (2003)
5 - I pendii prativi attraversati dal sentiero per il Passo delle Saline (2016)
5 - I pendii prativi attraversati dal sentiero per il Passo delle Saline (2016)