Informazioni, curiosità e notizie storiche, sono disponibili alla pagina del Rifugio Balma.
05.01 Rifugio Balma - Monte Mondolé - Rifugio Balma
Rifugio Balma (1885 m) - Monte Mondolé (2382 m) - Rifugio Balma (1885 m)
Un veloce anello per salire sulla cima del Monte Mondolé che, nonostante la quota non particolarmente elevata, per la sua posizione isolata costituisce un ottimo balcone panoramico sulle Alpi Liguri.
+527 / -527
Dislivello [m]
2:30 - 2:50
Tempo [h:mm]
5561
Distanza [m]
E
Difficoltà
Tipologia
Periodo consigliato [mese]
Mappa su base © OpenStreetMap contributors, SRTM; map style © OpenTopoMap - licenza CC-BY-SA
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| A | Da Rifugio Balma (1885 m) a: | Dislivello [m] | Tempo [h:mm] | Distanza [m] | Difficoltà | Segnavia |
|---|---|---|---|---|---|---|
| B | Monte Mondolé (2382 m) | +500 / -3 | 1:25 - 1:40 | 2805 | E | F03 |
| C | Rifugio Balma (1885 m) | +527 / -527 | 2:30 - 2:50 | 5561 | E | F01 » F06 » F03 |
Dal Rifugio Balma (1885 m) 983 si segue la sterrata per i Laghi della Brignola per qualche decina di metri, fino al Colletto Balma (1886 m).
Sull'ampia sella la strada si biforca: il ramo di destra conduce verso la Sella Pogliola (segnavia F03) e il Passo delle Scalette (segnavia F03B), mentre il ramo che prosegue diritto si dirige ai Laghi della Brignola (segnavia E09). Sul ramo di destra, a pochi metri dal bivio, si stacca a sinistra il sentiero per il Monte Mondolé (segnavia F03), che s'innalza abbastanza ripido sui costoni prativi delle Rocche Giardina. Quasi subito si trova un altro bivio: la traccia più evidente prosegue diritta (segnavia F03), mentre una seconda, meno evidente, piega decisamente a destra (segnavia F06).
La traccia di destra, che torna più ampia alcune decine di metri più a monte, sarà utilizzata nel percorso di ritorno dalla vetta del Monte Mondolé.
Si segue la traccia che prosegue diritta e che spiana leggermente, iniziando ad aggirare
sulla sinistra i contrafforti del
Monte Mondolé
1.
Ben presto riprende la salita, con un lunghissimo traverso
10:
nel tratto iniziale abbastanza ripido si trascura una evidente diramazione a sinistra
e si toccano i ruderi di un minuscolo gias;
seguono poi un tratto pianeggiante e una nuova impennata che conduce
ad una panoramica colletta prativa non nominata
4.
Qui si trascura la traccia di fronte e
si piega decisamente verso destra (nord).
Si rimonta la cresta sud del
Monte Mondolé,
ripida ma ampia, tra pietre e ciuffi d'erba.
Poco oltre la colletta si ignora una traccia sulla destra e si continua a salire
tenendosi sostanzialmente lungo il crinale, in questo tratto in notevole pendenza.
I segnavia conducono ad alcune facili roccette, che possono essere superate aiutandosi con
le mani oppure aggirate verso sinistra seguendo una traccia di sentiero.
Dopo questo tratto leggermente più impegnativo, compare quasi improvvisamente la
croce in vetta al
Monte Mondolé
(2382 m, 1:25 - 1:40 ore dal
Rifugio Balma)
5611.
In effetti le croci in vetta sono due, e da alcuni anni è presente anche una statua della Madonna. E di tanto in tanto fanno la loro comparsa anche le bandierine delle preghiere tibetane...
La discesa avviene lungo la dorsale di nord-ovest 7. Il sentiero (segnavia F01) scende lungo il crinale di una piccola e profonda conca di origine carsica, sul fondo della quale si trova il minuscolo Laghetto del Mondolé 2. Si perde quota piuttosto velocemente, tra prati e rododendri, fin quasi a raggiungere la base della conca. Qui, ben poco evidente, si lascia sulla sinistra il sentiero per la Colla Bauzano, Artesina (segnavia F01) e il Passo delle Scalette (segnavia F03B) e si tiene la destra (segnavia F06) sul più evidente sentiero che piega verso est. Passata la traccia a destra che scende al Laghetto del Mondolé 12, una breve risalita conclude l'ampio anello che di fatto porta sotto la verticale della vetta ma a quota decisamente inferiore.
Il Laghetto del Mondolé è responsabile di una delle spiegazioni del toponimo Mondolé, che indicherebbe appunto il "monte del lago". In passato sembra che il Mondolé fosse però noto come Monte della Barma, in riferimento alla grotta che si apre a valle del laghetto. Vista l'esposizione perennemente in ombra, la grotta era stata utilizzata in passato come cava di ghiaccio, che ivi si formava conservandosi poi fino alla tarda estate. Anche nei pressi del laghetto in effetti, dopo gli inverni nevosi, è possibile rinvenire accumuli di neve fino a inizio estate, mentre il piccolo specchio d'acqua è uno degli ultimi a scongelarsi in primavera e uno dei primi a ghiacciare in autunno.
[Nel cuore delle Alpi Liguri, pp.237-239] [-]
Si prosegue ancora in discesa, attraversando una macchia di ontani verdi, prima di arrivare alcune decine di metri a monte del sentiero percorso all'andata. Non lo si raggiunge, ma ci si tiene a mezzacosta tra i rododendri, sulla sinistra di una crestina (fare attenzione in caso di terreno scivoloso: il sentiero è esile e un poco esposto). Aggirata l'esile crestina si scende con qualche tornante tra prati e rododendri e si ritorna al gabbiotto dell'impianto di risalita toccato all'andata. Da qui, con percorso a ritroso, si torna al Rifugio Balma (1885 m, 1:05 - 1:10 ore dal Monte Mondolé).
Accessi
Da Villanova Mondovì si prosegue per Frabosa sottana, risalendo quindi la Valle Maudagna fino a Prato Nevoso. In cima al paese si stacca sulla destra una pista sterrata (a tratti abbastanza sconnessa) per il Rifugio Balma, dove si lascia l'auto (posteggio).
Note
Il sentiero non presenta particolari difficoltà anche se
risulta un po' esposto in alcuni tratti. Specie alla partenza, le tracce degli animali
rendono un poco più difficoltosa l'individuazione del sentiero corretto.
Alla data del rilevamento la segnaletica orizzontale e verticale era un po' confusa.,
con le sigle dei sentieri spesso discordi tra guide e sul terreno.
Nella descrizione ho fatto riferimento a quanto riportato dal
Catasto regionale dei sentieri.
Pernottamento
Le opportunità di pernottamento non sono indicate nelle escursioni giornaliere ma solo nelle tappe dei trekking.
Cartografia
[Fra n.22] [AsF n.3] [Blu n.2] [IGC n.8]
I riferimenti dettagliati alle carte sono disponibili nella sezione
Bibliografia.
Aggiornamenti
Ultimo sopralluogo: Primavera 2022
[Ultimo aggiornamento scheda: Primavera 2022]
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Laura
martedì 20 luglio 2010
[ 151.71.*.*]
Gita bellissima: si dimenticano presto i devastanti condomini di Prato Nevoso e gli skilift, per venir ripagati dal panorama a 360°; della vetta. Porre attenzione però durante la discesa, se si fa l'anello: è facile sbagliare. La segnaletica a terra è nascosta dalla vegetazione. Noi abbiamo mancato il bivio per il laghetto e, sempre seguendo le tacche giallo-rosse, abbiamo raggiunto il Passo delle Scalette, dove la vecchia balise è crollata (quindi non visibile). Qualche palina in discesa è auspicabile
Ganesh
mercoledì 05 luglio 2017
[ 94.36.*.*]
Percorso oggi 5 Luglio 17 l'anello. In realtà i segnavia della salita indicano F6 e non F3. Comunque il sentiero è sempre ben visibile e ci sono molti segni giallo-rossi, anche la parte in discesa è visibile e anche in caso di nebbia non ci si perde.