Itinerario 01.05

01.05 Rifugio Don Barbera - Punta Marguareis - Rifugio Don Barbera

Rifugio Don Barbera (2079 m) - Colle della Gaina (2357 m) - Punta Marguareis (2652 m) - Colle della Gaina (2357 m) - Rifugio Don Barbera (2079 m)

+604 / -604

Dislivello [m]

2:40 - 3:00

Tempo [h:mm]

5178

Distanza [m]

EE 

Difficoltà

Tipologia

123456789101112

Periodo consigliato [mese]

Breve ascensione che si svolge quasi interamente su sentiero o traccia, salvo qualche breve tratto di facili roccette nel quale è necessario aiutarsi con le mani. Maestoso il panorama dalla vetta del Marguareis, che va raggiunta preferibilmente al mattino presto per evitare le frequenti formazioni nuvolose tipiche della zona. Il rientro avviene per un colle non nominato, su facile sentiero, onde evitare di percorrere in discesa il tratto più impegnativo della salita. Il percorso di discesa può essere utilizzato per salire qualora si voglia comunque aggirare il breve ripido tratto lungo il filo di cresta.

Carta schematica - Itinerario 01.05

Mappa su base © OpenStreetMap contributors, SRTM; map style © OpenTopoMap - licenza CC-BY-SA

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Profilo altimetrico - Itinerario 01.05
A Da Rifugio Don Barbera (2079 m) a: Dislivello [m] Tempo [h:mm] Distanza [m] Difficoltà Segnavia
B Colle della Gaina (2357 m) +282 / -4 0:45 - 0:55 1291 E =
C Punta Marguareis (2652 m) +580 / -7 1:35 - 1:45 2374 EE =
D Colle della Gaina (2357 m) +600 / -322 2:10 - 2:25 3887 EE (1) =
E Rifugio Don Barbera (2079 m) +604 / -604 2:40 - 3:00 5178 EE (1) =

(1) EE solo alcuni brevi tratti lungo la salita a Punta Marguareis. La discesa è interamente classificabile E.

Sul lato est del Rifugio Don Barbera (2079 m) 9, oltre la recinzione in legno, si seguono i paletti segnavia che puntano verso nord sui prati alle spalle della struttura ricettiva. La traccia entra in un caratteristico tratto di rocce calcaree, riceve da sinistra un'altra traccia proveniente dal Colle dei Signori, e prosegue serpeggiando tra piccole doline, inghiottitoi e tipiche manifestazioni di erosione superficiale.
Usciti da questo tratto di rocce tormentate 1, il sentiero sale tra sfasciumi e magra erba fino al Colle della Gaina (2357 m, 0:45 - 0:55 ore dal Rifugio Don Barbera), che domina sia la piana carsica di Plan Ambreuge 4 che una piccola valletta glaciale 3 racchiusa tra i contrafforti del Massiccio del Marguareis.

Tutta l'area del Marguareis è una delle più importanti zone carsiche d'Italia. Il carsismo è un fenomeno geologico che si sviluppa in presenza di rocce costituite in larga parte da carbonati di calcio. Il carbonato di calcio, a contatto con acido carbonico (acqua piovana nella quale è disciolta anidride carbonica sottratta all'atmosfera) si trasforma in bicarbonato di calcio, diventando solubile. La pioggia è dunque il principale agente responsabile del fenomeno carsico: il processo chimico e la successiva azione meccanica di disgregazione sono in grado di modellare inesorabilmente sia il paesaggio 10 che il sottosuolo delle zone interessate dal fenomeno.
Un ambiente carsico è spesso caratterizzato dalla quasi totale assenza di acque superficiali; al contrario sono presenti sistemi idrografici sotterranei mentre sono evidenti in superficie piccoli o grossi avvallamenti del terreno (doline e inghiottitoi) e solchi dovuti alle acque di ruscellamento sulle rocce affioranti (campi solcati o carreggiati).

[Grotte e fenomeno carsico]
[GTA, Provincia di Cuneo, pp.55-56]

Il sistema carsico di "Conca delle Carsene - Pis del Pesio" è il secondo più importante della zona. Le acque raccolte dalla Conca delle Carsene e dalla Conca di Plan Ambreuge (o Pian Ambrogio), orograficamente destinate a finire nel Mar Tirreno, si infiltrano nel terreno e vanno a sfociare nella risorgenza del Pis del Pesio, in Valle Pesio; da qui, attraverso il Po, raggiungono il Mar Adriatico. La risorgenza del Pis del Pesio è particolarmente spettacolare ad inizio primavera, quando le acque di scioglimento riempono il sifone terminale e sgorgano, sotto forma di impetuosa cascata, da una parete rocciosa ad una altezza di oltre 20 metri rispetto al sottostante sentiero.

[Alpi Liguri, p.80]
[La Guida del Parco Alta Valle Pesio e Tanaro, pp.40-41, 46-47]
[ALP Alpi Liguri, pp.32-34]

Al poco marcato valico si incontra un bivio: si lascia a destra (nord-est) il sentiero che verrà utilizzato per il ritorno, e si piega leggermente a sinistra (nord) per tenersi lungo il filo di cresta.

Chi vuole evitare il breve tratto EE, per la salita alla vetta può a questo bivio prendere il sentiero previsto per il ritorno (a destra). In questo caso la difficoltà di mantiene E per tutta la salita, e il tempo per raggiungere la vetta è di 1:00 - 1:10 ore.

Si guadagna quota con poche strette svolte, portandosi alla base del salto di facili rocce che si supera con l'aiuto delle mani e facendo riferimento ai pochi ometti in pietra.
La salita si fa ora decisamente più agevole, tra roccette, magri prati e belle fioriture 2: sempre tenendosi a cavallo dell'ampia dorsale 5, si sale fino a portarsi sull'arrotondata anticima sud. Un'ultima salita conduce infine alla croce posta sulla vetta di Punta Marguareis 7 (2652 m, 0:50 ore dal Colle della Gaina), dalla quale si gode di splendido panorama 68.

Punta Marguareis, culmine di un imponente massiccio calcareo, è la vetta più alta delle Alpi Liguri. Presenta verso nord una parete strapiombante di quasi 500 metri, e declivi più dolci sul versante meridionale. La prima ascensione documentata è del genovese Lorenzo Pareto, a fine ottocento, lungo il versante sud.

[Alpi Liguri, p.345]

La discesa avviene in direzione sud-est, lungo una traccia segnalata (segnavia A44) che perde velocemente quota fino all'ampio e prativo Colletto non nominato (2500 m circa), dove si incontra un bivio: si lascia a sinistra il sentiero (segnavia A44) per il Colle Palù e si scende a destra. Con un traverso in discesa sulla destra orografica della valletta, tra magra erba e rocette, seguito da un'ultima breve risalita, il sentiero riporta al Colle della Gaina (2358 m, 0:35 - 0:40 ore da Punta Marguareis).
La discesa prosegue ora a ritroso lungo il percorso dell'andata, fino al Rifugio Don Barbera (2079 m, 0:30 - 0:35 ore dal Colle della Gaina).

Accessi

Disponendo di un mezzo fuoristrada, il Colle del Lago dei Signori (distante poche decine di metri dal Rifugio Don Barbera) si può raggiungere da Monesi (alla testata della Val Tanaro) o dal Colle di Tenda (alla testata della Val Vermenagna) con un'ardita rotabile ex-militare. Informarsi presso il gestore del rifugio sulla percorribilità della strada.
A piedi il rifugio è raggiungibile lungo l'Itinerario 01.04.

Note

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Pernottamento

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Cartografia

[Fra n.19] [AsF n.3] [Blu n.2] [IGC n.114] [IGC n.8]
I riferimenti dettagliati alle carte sono disponibili nella sezione Bibliografia.

Ultimo aggiornamento

Ultimo sopralluogo: Estate 2017

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daniele64

mercoledì 06 marzo 2013

[ 85.159.*.*]

Per chi avesse timore della ripidità dell'ultimo tratto, segnalo l'esistenza di una variante più agevole anche se più lunga,che dal Col de la Galine scende a destra per poi risalire sino al crinale, a destra della croce di vetta. Facile incontrare camosci.

AlpiCuneesi

venerdì 08 agosto 2014

[ 79.0.*.*]

Prendendo spunto dal commento lasciato da daniele64, ho inserito anche il percorso alternativo che origina dal Colle della Gaina.

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1 - Le rocce calcaree, lavorate da fenomeni carsici, attraversate dalla prima parte del sentiero; in secondo piano, il Colle dei Signori (2006)
1 - Le rocce calcaree, lavorate da fenomeni carsici, attraversate dalla prima parte del sentiero; in secondo piano, il Colle dei Signori (2006)
6 - I valloni laterali della Val Pesio dalla vetta di Punta Marguareis (2006)
6 - I valloni laterali della Val Pesio dalla vetta di Punta Marguareis (2006)
10 - Il tipico paesaggio carsico del Massiccio del Marguareis (2006)
10 - Il tipico paesaggio carsico del Massiccio del Marguareis (2006)
9 - Il Rifugio Don Barbera (2006)
9 - Il Rifugio Don Barbera (2006)
2 - Stella alpina (<i>Leontopodium alpinum</i>) (2006)
2 - Stella alpina (Leontopodium alpinum) (2006)
7 - La croce metallica posta in vetta a Punta Marguareis (2006)
7 - La croce metallica posta in vetta a Punta Marguareis (2006)
3 - La piccola valletta ad est del Col de la Galine (2006)
3 - La piccola valletta ad est del Col de la Galine (2006)
4 - La piana carsica di Plan Ambreuge (Pian Ambrogio), attraversata dalla sterrata ex-militare, dai contrafforti del Marguareis (2006)
4 - La piana carsica di Plan Ambreuge (Pian Ambrogio), attraversata dalla sterrata ex-militare, dai contrafforti del Marguareis (2006)
8 - In vetta a Punta Marguareis (2006)
8 - In vetta a Punta Marguareis (2006)
5 - La displuviale che conduce a Punta Marguareis (2006)
5 - La displuviale che conduce a Punta Marguareis (2006)