Itinerario 01.07

01.07 Ormea - Chioraira - Chionea - Ormea

Ormea (738 m) - Molino del Fossato (898 m) - Chioraira (1097 m) - Porcirette sottane (1094 m) - Chionea (1102 m) - Colla di Chionea (1223 m) - Ormea (727 m)

+526 / -526

Dislivello [m]

4:30

Tempo [h:mm]

-

Distanza [m]

E 

Difficoltà

Tipologia

123456789101112

Periodo consigliato [mese]

Una piacevole passeggiata che dal centro di Ormea porta agli oltre 1200m della Colla di Chionea, attraverso splendide borgate e castagneti da frutto. La discesa dal colle è riservata agli escursionsiti e, oltre l'attraversamento del Rio Armella, il tracciato si riduce ad un esile sentierino lungo scoscesi versanti che va percorso con attenzione in caso di fondo scivoloso.

Carta schematica - Itinerario 01.07

Mappa su base CTR Piemonte

A Da Ormea (738 m) a: Dislivello [m] Tempo [h:mm] Distanza [m] Difficoltà Segnavia
B Molino del Fossato (898 m) +170 / -10 0:50 - T A23c
C Chioraira (1097 m) +369 / -10 1:40 - T A23c
D Porcirette sottane (1094 m) +423 / -71 2:05 - T A20
E Chionea (1102 m) +431 / -71 2:30 - T A20
F Colla di Chionea (1223 m) +552 / -71 2:45 - T A34
G Ormea (738 m) +526 / -526 4:30 - E =

ATTENZIONE: a causa dell'alluvione del novembre 2016, la mulattiera che sale da Ormea al Mulino del Fossato è scomparsa. Si suggerisce di compiere l'anello salendo ad Aimoni, poi Chioraira e proseguire come descritto nel testo.
Appena possibile aggiornerò la descrizione dell'itinerario. Grazie a Ezio per la segnalazione.

Di fronte a Piazza della Libertà a Ormea si scende lungo il Ponte dei Sospiri (accesso solo pedonale) alla sottostante strada che costeggia il Fiume Tanaro. Seguendola verso destra si torna sulla statale per il Colle di Nava proprio in corrispondenza del bivio con la strada comunale per Aimoni. Si prosegue dunque verso Aimoni per qualche centinaio di metri, fino ad imboccare sulla destra una strada sterrata.
La sterrata, presto mulattiera selciata, costeggia con percorso quasi pianeggiante la sinistra orografica del Rio Chiapino, attraverso un boschetto di latifoglie miste 1. Si lasciano a destra una deviazione che porta ad alcune case e, poco oltre, un ponte in cemento sulla sinistra che attraversa il rio. Passate un paio di costruzioni rurali sulla destra, con una breve salita si raggiungono gli edifici del Mulino del Fossato.

Il Mulino, posto alla confluenza del Rio Rava Grossa con il Rio Chiapino, venne costruito nel 1827 dagli abitanti delle borgate di Chionea e Chioraira ed intestato alle due cappelle delle frazioni. A metà dell'800 era uno degli otto mulini presenti nel Comune di Ormea e, ad oggi, è l'unico rimasto funzionante. Le sue due coppie di macine erano in funzione per tre mesi all'anno, e lavoravano in prevalenza segale, grano e mais. Le due mole superiori, del peso di circa 700 kg ciascuna e del diametro di circa 125 cm, sono azionate da una ruota in ferro "a caduta" del diametro di 5m, tramite un opportuno sistema di trasmissione del moto. Un ingranaggio di moltiplica aumenta la velocità di rotazione delle mole di 3.5 volte, consentendo alle stesse di raggiungere velocità di diverse decine di giri al minuto.

[Antichi mulini del Comune di Ormea]

Dal mulino si sale alla soprastante strada asfaltata che, con vari tornanti, prende quota tra i castagneti. Alcuni piloni votivi 2 lasciano solo intuire il percorso della vecchia mulattiera che si inerpicava tra i boschi. Arrivati alle prime case di Chioraira, si abbandona la strada per prendere una ripida salita sulla destra in pietra e cemento, che porta nel centro della borgata 3 a pochi metri dalla chiesetta dedicata ai SS. Gioachino ed Anna 4.

Il lunedi della settimana di Carnevale, gruppi di giovani provenienti dalle frazioni di Chionea e di Chioraira, indossando un cappello nero cui erano cuciti nastri colorati o travestendosi da donna con lunghe tuniche bianche e scialli, vagavano suonando, cantando 10 e facendo la questua attraverso le varie frazioni di Ormea. Raccoglievano uova, vino e viveri dai residenti, trasportando il tutto a dorso di mulo. Gli Aboi, così venivano chiamati, erano ospitati dagli abitanti locali: durante il giorno organizzavano canti, balli e scherzi, mentre di notte trovavano riparo nei fienili. La domenica organizzavano un banchetto con quanto raccolto nei giorni precedenti. Questa antica tradizione, che trova affinità con le Baìo della Val Varaita, pare si ispiri ai festeggiamenti per la cacciata dei saraceni dalla Val Tanaro nel X secolo. La festa, assai legata alle piccole frazioni piuttosto che al capoluogo Ormea dove simili manifestazioni non erano viste di buon grado dalle autorità civili e religiose, è caduta in disuso negli anni '50 a seguito dell'abbandono delle borgate. E' stata riproposta a partire dal 2005 grazie alle ricerche effettuate dalla locale sezione del CAI.

[Piemonte Parchi]

Saliti a monte del paese, si percorre la piccola stradina asfaltata verso N. Quando questa sale decisa, la si abbandona per prendere una pianeggiante mulattiera sulla destra. Raggiunto un altro bivio, si prende ancora a destra in discesa per arrivare, con pochi tornanti, all'impluvio del Rio Chiapino.

Durante l'alluvione del Novembre 2016, il Rio Chiapino ha allargato enormemente il suo letto e ha quasi travolto il vecchio ponte in pietra. A questo, e stato aggiunto un secondo ponte, in pietra e legno, per consentire di superare il nuovo e più ampio alveo.

Passato il corso d'acqua su un bel ponte in pietra 5, si risale lungo il versante opposto fino a Case Rian 13, (anche indicata come Case Riano).
Attraversata la borgata, si incontra la pista sterrata che proviene da Porcirette sottane. La si segue verso destra (E), raggiungendo quest'altra borgata con un piacevole percorso pianeggiante. All'ingresso di Porcirette sottane 12, si prende la sterrata di sinistra, che passa a monte della borgata, e prosegue in piano tra castagneti da frutto 67. Nei pressi di una piccola radura, si trascura un bivio a destra in discesa, continuando fino ad incontrare una sterrata proveniente da destra, nella quale ci si immette per arrivare a Chionea 11.

Da alcuni anni, presso la chiesa, è allestito un piccolo museo etnografico, il Museo dei Ricordi 14, che raccoglie centinaia di oggetti di uso quotidiano nei decenni passati: attrezzi, arredi, vestiti e tanti altri piccoli cimeli.

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Raggiunta la Chiesa di Santa Maria Assunta, del XVIII secolo, si imbocca verso sinistra la strada comunale che sale da Ormea, fino a ragiungere le case più a monte di Chionea. Qui si incontra sulla destra una mulattiera per la Colla del Pizzo (segnavia A8) e per la Costa Valcaira, che con breve ma ripida salita tra terrazzamenti raggiunge la soprastante Colla di Chionea 8, punto panoramico e crocevia di vari itinerari. Poco prima della colla, verso SE, si continua verso un pilone; verso O si sale per cresta (con il segnavia A8) al Pizzo d'Ormea; verso NO si entra nell'alta Val d'Armella ed infine, verso E si scende in direzione dell'abitato di Valdarmella.
Imboccato quest'ultimo sentiero, e tralasciato il bivio a sinistra (indicazioni per Valdarmella) che si incontra dopo pochi metri, si scende lungo una comoda mulattiera che perde quota con lunghi traversi tra una fitta vegetazione arbustiva 9. Più a valle, ora su sentiero, un tratto più ripido nel bosco conduce ad una radura e ad un ponte in cemento che attraversa il Torrente Armella. Immediatamente oltre il ponte si prende la sterrata a destra in discesa, si riattraversa il torrente su un secondo ponte in cemento imboccando, subito dopo, la sterrata di sinistra. Al successivo bivio si percorre il ramo di destra e, al termine della pista sterrata, si prosegue in piano su un sentiero piccolo ma abbastanza evidente. Inizia ora tratto a mezzacosta assai lungo, con lievi saliscendi, che taglia un ripido pendio boschivo a strapiombo sul Torrente Armella. Non lontano da Ormea la valle finalmente si allarga e il sentierino torna mulattiera. Nei pressi di un'area attrezzata per le attività ginniche si incontra una sterrata che sale da Ormea, e la si segue verso destra. Tenendo la destra al successivo bivio, si percorre la sterrata, poi a fondo in cemento, che scende in Ormea, proprio in Piazza della Libertà.

Accessi

Da Ceva si risale la Valle Tanaro fino ad Ormea dove, poco prima del distributore di benzina, si imbocca uno slargo sulla destra (Piazza della Libertà). Qui è possibile posteggiare e avrà termine l'itinerario.

Note

Il tratto su sentiero successivo all'attraversamento del Rio Armella è da percorrere con attenzione in caso di fondo umido; nel caso, è possibile rientrare ad Ormea lungo la strada asfaltata che unisce proprio Ormea a Valdarmella.

Pernottamento

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Cartografia

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Ultimo aggiornamento

Attenzione! L'ultimo sopralluogo effettuato risale a molti anni fa. Il sentiero può aver subito variazioni, risultare danneggiato o anche non più percorribile!

Ultimo sopralluogo: Autunno 2005

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QR Code - Itinerario 01.07

anna74

lunedì 04 giugno 2012

[ 94.163.*.*]

Gita veramente meravigliosa che consiglio a tutti gli amanti della natura, giornata non bellissima in quanto molto nuvoloso ma i posti incantevoli hanno fatto dimenticare anche il brutto tempo. Descrizione perfetta e dettagliata, a chi volesse fare il giro mi raccomando di portarsela dietro perché molto utile in quanto il percorso in diversi punti è senza segnavia. Da segnalare che all'inizio il percorso non è segnalato e si può avere difficoltà a imboccare la mulattiera.

Ezio

giovedì 18 ottobre 2018

[ 95.244.*.*]

Attenzione! la mulattiera che sale lungo il torrente Chiapino al mulino del Fossato non esiste più. L'alluvione del novembre 2016 ha cancellato definitivamente il percorso. Possiamo consigliare l'alternativa: Ormea - Aimoni - Chioraira - Chionea - Colla di Chionea - Valdarmella - Ormea.

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7 - I bellissimi castagneti lungo la costa tra Chioraira e Chionea (2005)
7 - I bellissimi castagneti lungo la costa tra Chioraira e Chionea (2005)
5 - Il ponte in pietra sul Rio Chiapino (2005)
5 - Il ponte in pietra sul Rio Chiapino (2005)
11 - Chionea (2009)
11 - Chionea (2009)
2 - Affresco su un pilone votivo poco a valle di Chioraira (2005)
2 - Affresco su un pilone votivo poco a valle di Chioraira (2005)
9 - Una fitta vegetazione, a prevalenza arbustiva, caratterizza la discesa dalla Colla di Chionea (2005)
9 - Una fitta vegetazione, a prevalenza arbustiva, caratterizza la discesa dalla Colla di Chionea (2005)
3 - La posizione ombreggiata e riparata su una abitazione di Chioraira ha conservato questo affresco datato 1815 (2005)
3 - La posizione ombreggiata e riparata su una abitazione di Chioraira ha conservato questo affresco datato 1815 (2005)
8 - La Colla di Chionea; in primo piano la mulattiera che sale da Chionea (2005)
8 - La Colla di Chionea; in primo piano la mulattiera che sale da Chionea (2005)
13 - Affresco a Case Rian (2009)
13 - Affresco a Case Rian (2009)
6 - La mulattiera che collega Porcirette sottane a Chionea (2005)
6 - La mulattiera che collega Porcirette sottane a Chionea (2005)
1 - La mulattiera che sale al Mulino del Fossato, in un bosco di latifoglie a fianco del Rio Chiapino (2005)
1 - La mulattiera che sale al Mulino del Fossato, in un bosco di latifoglie a fianco del Rio Chiapino (2005)
14 - Il Museo dei Ricordi a Chionea (2009)
14 - Il Museo dei Ricordi a Chionea (2009)
10 - Pittura murale nei pressi della chiesa di Chionea raffigurante la festa de 'J Aboi' (2009)
10 - Pittura murale nei pressi della chiesa di Chionea raffigurante la festa de 'J Aboi' (2009)
12 - Porcirette sottane (2009)
12 - Porcirette sottane (2009)
4 - Chioraira, con il campanile della Chiesa dei Santi Gioachino ed Anna, del XVII secolo (2005)
4 - Chioraira, con il campanile della Chiesa dei Santi Gioachino ed Anna, del XVII secolo (2005)