Tappa CA.03

CA.03 Bivacco Bernardi - Cima Viribianc - Cima Fauniera - Rifugio Fauniera

Bivacco Bernardi (2205 m) - Colle del Monte Bram (o l'Aigaversa) (2178 m) - Punta dell'Omo (2297 m) - Passo Borel (2181 m) - Monte Borel (2287 m) - Colle Viribianc (2190 m) - Crest d'l Mulets (2411 m) - Col d'l Mulets (2310 m) - Cima Viribianc (2474 m) - Passo Viridio (2399 m) - Monte Viridio (2495 m) - Passo Parvo (2390 m) - Colletto del Parvetto (2434 m) - Col dal Nais (2419 m) - Cima Fauniera (2516 m) - Colle dei Morti (2480 m) - Colle del Vallonetto (2439 m) - Rifugio Fauniera (2302 m)

+994 / -897

Dislivello [m]

4:50 - 5:30

Tempo [h:mm]

12407

Distanza [m]

E/EE 

Difficoltà

Tipologia

123456789101112

Periodo consigliato [mese]

Un'incredibile cavalcata sul crinale che separa la Valle Stura, a sud, dalla Valle Grana, a nord: sono ben sei le cime toccate, un susseguirsi di vette e colli, in un continuo saliscendi. Il lunghissimo spartiacque si presenta prativo e agevole per lunghi tratti, esile e un poco impervio tra il Colle Viribianc e il Passo Parvo, ma sempre estremamente panoramico.

Carta schematica - Tappa CA.03

Mappa su base © OpenStreetMap contributors, SRTM; map style © OpenTopoMap - licenza CC-BY-SA

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Profilo altimetrico - Tappa ca.03
A Da Bivacco Bernardi (2205 m) a: Dislivello [m] Tempo [h:mm] Distanza [m] Difficoltà Segnavia
B Punta dell'Omo (2297 m) +133 / -41 0:35 - 0:40 1742 E R27
C Monte Borel (2287 m) +244 / -162 1:15 - 1:25 3794 E R27
D Crest d'l Mulets (2411 m) +491 / -285 2:10 - 2:30 5703 E/EE R27 » R28
E Cima Viribianc (2474 m) +644 / -375 2:45 - 3:10 6701 E/EE R28
F Monte Viridio (2495 m) +758 / -468 3:15 - 3:40 7759 E/EE (1) R28
G Cima Fauniera (2516 m) +971 / -660 4:15 - 4:50 10547 E/EE (1) R28 » R55
H Rifugio Fauniera (2302 m) +994 / -897 4:50 - 5:30 12407 E/EE (1) R55

(1) La difficoltà torna E dal Passo Parvo al Rifugio Fauniera.

Dal Bivacco Bernardi (2205 m) 54 una traccia si dirige per prati verso nord-ovest (segnavia R27). Lasciato il sentiero a sinistra che scende verso San Giacomo di Demonte, si continua per pascoli in leggera discesa per poi salire brevemente e portarsi sul Colle del Monte Bram (anche noto come l'Aigaversa), posto sull'ampio crinale tra il Monte Bram e la Punta dell'Omo 12.
Si rimonta lentamente verso ovest la lunga e arrotondata dorsale prativa, quindi ci s'innalza più ripidi su una esile traccia tra bassi arbusti fino alla vetta della Punta dell'Omo (2297 m, 0:35 - 0:40 ore dal Bivacco Bernardi).
Volgendo leggermente a sinistra, si discende l'amplissima displuviale pascoliva della cosiddetta Crest de Gibert, fino al Passo Borel (Sea d'Borlet sulla palina segnavia, 2181 m) 13, poi si risale sempre per prati la lunga dorsale che porta sulla cima del Monte Borel (2287 m, 0:40 - 0:45 ore dalla Punta dell'Omo) 6.
Ci si sposta di poco sul versante della Valle Grana e, dopo una breve discesa più ripida ed aver attraversato un caratteristico intaglio tra due rocce, si riprende il crinale prativo che con modeste ondulazioni porta su una arrotondata elevazione, non nominata, a quota 2278.
Ancora una volta si resta poco a nord della displuviale per aggirare alcune roccette, quindi si scende lungo la cresta tra bassi arbusti fino allo stretto Colle Viribianc (2190 m) 14.
Al valico si lasciano a destra il sentiero per la borgata Chiappi di Castelmagno (segnavia R05) e a sinistra il sentiero per il Rifugio Carbonetto (segnavia P11); si prosegue innanzi sul sentiero che, da questo punto, assume il segnavia R28. Oltrepassate alcune ondulazioni ha inizio una salita decisamente ripida, e abbastanza impegnativa, lungo il crinale che qui diventa piuttosto esile: dopo un primo tratto tra roccette 7, seguito da una parte più agevole tra magra erba, si affronta un'ultima impennata, sempre tra roccette affioranti, per superare le quali può anche essere necessario l'uso delle mani. Dopo circa duecento metri di salita si arriva sulla parte culminante della Crest d'l Mulets (2411 m, 0:55 - 1:05 ore dal Monte Borel), breve, sottile e pianeggiate 8.
Terminato il tratto pianeggiante, ci si cala piuttosto ripidi sempre sul crinale, su una traccia non sempre evidente, con stretti zig-zag tra pietrisco e ciuffi d'erba, fino al Col d'l Mulets (2310 m).
Oltre il valico riprende l'ascesa: con un breve traverso su un'esile traccia tra magra erba ci si porta ai piedi della Cima Viribianc. Ci si sposta a destra, sul versante della Valle Grana, tagliando in salita le pendici del monte su un esile sentierino; dopo due ampi tornanti, ci s'innalza tra sfasciumi, con traversi e qualche breve strappo assai ripido, e si guadagna un colletto tra la vetta e l'anticima est. Un breve diagonale, un pochino aereo, permette infine di raggiungere la Cima Viribianc (2474 m, 0:35 - 0:40 ore dalla Crest d'l Mulets) 9.
Dalla vetta si scende a lungo verso ovest sul crinale, tra erba e detriti fini, cui segue un breve tratto tra pietrame che porta al Passo Viridio (2399 m).
Sul valico si ignora a destra il sentiero per le Grange Gustin e il Santuario di San Magno (segnavia R16) e si continua innanzi, tra detriti e rocce, all'interno di un curioso avvallamento che incide il crinale.
Si riprende a salire, ora tra blocchi di roccia accatastati, poi si segue lo spartiacque prativo con qualche saliscendi ed infine si affronta l'erta salita, tra erba e roccette, che conduce in cima al Monte Viridio (2495 m, 0:30 ore dalla Cima Viribianc) 10.
La cresta che scende verso ovest dalla vetta, inizialmente esile e coperta da pietrame e radi ciuffi d'erba, va poco a poco allargandosi: ci si trova ben presto al Passo Parvo (o Col d'l Cussiers, 2390 m), su un comodo crinale prativo ai piedi del Monte Viridio.

In realtà una palina segnavia posiziona il valico poco oltre, non nel punto di massima depressione ma su una spalletta ai piedi della Punta Parvo.

Si prosegue innanzi sul pianeggiante spartiacque fino a una poco evidente biforcazione: si lascia a sinistra la traccia per la Punta Parvo e ci si sposta a destra della displuviale (versante della Valle Grana), sul marcato sentiero che taglian in leggera ascesa le pendici della Punta Parvo fino al piccolo valico prativo del Colletto del Parvetto (2434 m).
Svoltando a destra (nord), si scende rapidamente al Col dal Nais (2419 m) 11, di fatto una spalletta alle pendici del monte Parvetto più che un vero e proprio valico.
Qui si lascia a destra il sentiero che si dirige al Santuario di San Magno (segnavia R54A) e si volge bruscamente a sinistra (sud-ovest), perdendo ancora quota diagonalmente tra prati e pascoli fino al fondo idrico del Vallone Parvo.
Appena oltre il minuscolo rio si trascura a destra il sentiero per il Rifugio Fauniera (segnavia R55A) e si risale una traccia sul versante opposto (segnavia R55), tra i pascoli, guidati da utili picchetti segnavia, fino ad un colletto non nominato a quota 2445.

Il sentiero R55A può tornare utile in caso di maltempo o semplicemente se si vuole accorciare la tappa, in quanto consente di raggiungere direttamente il Rifugio Fauniera.
Anche dal successivo colletto q. 2445 si stacca una traccia a destra non segnalata per il Rifugio Fauniera.

Si svolta a sinistra e si rimontano, con poche svolte, i pendii prativi che conducono alla piatta sommità della Cima Fauniera (2516 m, 1:00 - 1:10 ore dal Monte Viridio).
Immancabilmente su crinale, qui ancora ampio e prativo, si continua in leggera discesa verso ovest per poi perdere i pochi metri di dislivello che separano dal Colle dei Morti (o Colle Fauniera, 2480 m), attraversata da una piccola rotabile asfaltata.

Il valico ospita una statua in marmo nero di Ormea dedicata al ciclista Marco Pantani 2.

Su molte guide e carte escursionistiche, il Colle dei Morti ha curiosamente, ed erroneamente, mutato la sua denominazione in Colle Fauniera. Tutto deve farsi risalire al passaggio del Giro d'Italia su questo valico nel 1999: il toponimo originario, evidentemente considerato non troppo ben augurale, venne rimpiazzato (temporaneamente?) prendendo a prestito quello della vicina Cima Fauniera 15. Ma si sa, in Italia le decisioni temporanee tendono a diventare definitive...

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Si attraversa la strada e si rimonta il pendio di fronte fino alla piccola Cappella Regina Assumptae; presso la cappella si incontra un sentiero che scende verso nord e porta in breve al Colle del Vallonetto (2439 m), che separa la Valle Maira dalla Valle Grana, caratterizzato dalla presenza di una piccola pozza d'acqua.
Al valico si ritrova la strada asfaltata: la si segue verso sinistra per poche decine di metri prima di lasciarla nuovamente per un sentiero (segnavia R55) che si stacca a destra e traversa in discesa lungo pendii prativi 1. Giunti al Bivacco Fauniera, recente costruzione rivestita in legno, si riceve da destra il già citato sentiero proveniente dal Vallone Parvo (segnavia R55A). Dopo pochi metri di strada sterrata, si incrocia la strada asfatata e, di fronte, ben visibile, si staglia l'inconfondibile sagoma metallica del Rifugio Fauniera (2302 m, 0:35 - 0:40 ore dalla Cima Fauniera) 3.

Accessi

Il Bivacco Bernardi si raggiunge con l'Itinerario 12.37.

Note

--

Pernottamento

Rifugio Fauniera, rifugiofauniera.it, cell. +39 388 1295174.

Cartografia

[Fra n.14] [AsF n.6] [IGC n.7]
I riferimenti dettagliati alle carte sono disponibili nella sezione Bibliografia.

Ultimo aggiornamento

Ultimo sopralluogo: Autunno 2019

[Ultimo aggiornamento scheda: Autunno 2023]

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4 - Il Bivacco Bernardi si specchia nel Laghetto del Bram (2019)
4 - Il Bivacco Bernardi si specchia nel Laghetto del Bram (2019)
1 - La discesa per praterie verso il Rifugio Fauniera (2012)
1 - La discesa per praterie verso il Rifugio Fauniera (2012)
15 - L'arrotonadata sommità della Cima Fauniera (2019)
15 - L'arrotonadata sommità della Cima Fauniera (2019)
5 - Il Bivacco Bernardi (2019)
5 - Il Bivacco Bernardi (2019)
7 - La salita verso la Crest d'l Mulets (2019)
7 - La salita verso la Crest d'l Mulets (2019)
8 - Il tratto sommitale, agevole, della Crest d'l Mulets (2019)
8 - Il tratto sommitale, agevole, della Crest d'l Mulets (2019)
6 - Panorama dal Monte Borel (2019)
6 - Panorama dal Monte Borel (2019)
13 - L'ampia dorsale prativa che precede il Passo Borel (2019)
13 - L'ampia dorsale prativa che precede il Passo Borel (2019)
10 - Sulla cima del Monte Viridio (2019)
10 - Sulla cima del Monte Viridio (2019)
11 - Al Col dal Nais (2019)
11 - Al Col dal Nais (2019)
12 - La croce in vetta a Punta dell'Omo (2019)
12 - La croce in vetta a Punta dell'Omo (2019)
3 - Il Rifugio Fauniera (2019)
3 - Il Rifugio Fauniera (2019)
9 - Panorama dalla Cima Viribianc (2019)
9 - Panorama dalla Cima Viribianc (2019)
14 - Al Colle Viribianc (2019)
14 - Al Colle Viribianc (2019)
2 - La statua dedicata a Marco Pantani al Colle dei Morti (2012)
2 - La statua dedicata a Marco Pantani al Colle dei Morti (2012)