03.03 Valcasotto - Castello di Casotto - Le Surie - Valcasotto
Valcasotto (962 m) - Castello di Casotto (1089 m) - Le Surie (1215 m) - Valcasotto (962 m)
+298 / -298
Dislivello [m]
2:05 - 2:25
Tempo [h:mm]
7618
Distanza [m]
T
Difficoltà
Tipologia
123456789101112
Periodo consigliato [mese]
Facile anello tra il bel Borgo di Valcasotto e il Castello Reale di Casotto, lungo semplici
strade sterrate, mulattiere e brevissimi tratti di sentiero. A Valcasotto
è possibile ammirare il Mulino Napoleonico, perfettamente ristrutturato come il resto
del borgo, mentre merita decisamente una visita il Castello di Casotto, già Certosa,
residenza di caccia estiva dei Reali di Savoia.
Dalla piazza principale di
Valcasotto
(962 m) si prosegue per un breve tratto sulla strada provinciale in direzione di
Garessio.
Alle ultime case del paese si scende sulla destra in direzione del cimitero
(indicazioni escursionistiche per la borgata
Tagliante),
percorrendo la piccola stradina asfaltata fin nei pressi della
Cappella di San Rocco12.
Presso la cappella, risalente al XIX secolo, si lascia a destra
la sterrata che scende in direzione di
Tagliante
e si imbocca a sinistra la pista sterrata che passa a fianco dell'edificio religioso.
In mezzo a boschi di latifoglie miste (castagno, frassino,
faggio, nocciolo, betulla, acero, ...) e con percorso sostanzialmente pianeggiante,
si raggiunge la
Cascina del Seccatoio
(attenzione ad un tratto spesso acquitrinoso nei
pressi).
Proseguendo in leggera salita, ed attraversato il
Rio delle Gombe,
si raggiunge la Correria. Tralasciata la non evidente deviazione a destra verso
il vecchio portale dell'edificio, si continua sulla sterrata che aggira la Correria
sulla sinistra. Arrivati su un ampio piazzale, si trascurano sia la strada asfaltata
sulla sinistra che sale alla provinciale (utilizzata nel prosieguo dell'anello),
sia la sterrata, chiusa da una sbarra, che scende dal fondo del piazzale sulla destra.
Oltre la sbarra, una pista sterrata scende ad attraversare su un ampio ponte in legno
Canale del Gatto.
Con una breve risalita, avendo l'accortezza di
trascurare varie diramazioni che si staccano dalla pista, si passa ai piedi
del castello e si giunge al bel viale alberato
8
che da accesso all'ingresso posteriore dell'edificio.
A sinistra di quest'ultima si trova invece la sterrata che,
con una leggera salita attraverso uno splendido viale alberato
9,
raggiunge in pochi minuti l'ingresso del
Castello di Casotto
(1089 m, 0:40 - 0:45 ore da
Valcasotto)
1.
Il
Castello di Casotto234567
nasce in realtà come
Certosa di Santa Maria,
una tra le più antiche d'Italia.
Da essa partirono alcuni monaci certosini per fondare, nel 1173, la forse più nota
Certosa di Pesio.
La fondazione della
Certosa di Casotto
è di difficile collocazione temporale,
anche se documenti scritti ne attestano la presenza con certezza nel 1172.
Già dal secolo precedente tuttavia eremiti
e religiosi stazionarono nella valle ed eressero vari edifici, tra i quali la Correria
e l'annessa cappella. Nei secoli successivi la certosa subì diversi danneggiamenti, più
o meno gravi, a causa di incendi. Ricostruita alla fine del 1500 dopo il peggiore
degli incendi subiti, dovette trascorrere quasi un secolo prima che i monaci
potessero farvi ritorno. Agli inizi dell'800, a seguito dell'abolizione delle
congregazioni religiose da parte di Napoleone, la Certosa vide il suo tramonto definitivo.
Dopo alcuni decenni di saccheggi e abbandono, fu Carlo Alberto di Savoia
ad acquistare l'immobile nel 1837
e ad iniziare la sua trasformazione in castello di caccia e residenza estiva.
I lavori non interessarono però direttamente il monastero, del quale restano
oggi solo poche rovine. Nel 1881 il castello venne ceduto
a privati, passando poi in mano a vari proprietari e venendo anche utilizzato
come base partigiana nel secondo conflitto mondiale.
Attualmente è proprietà della Regione Piemonte che ne sta curando il restauro;
è visitabile a pagamento.
[Cenni storici sul Castello di Casotto]
Tornati al piazzale a fianco della Correria, si imbocca ora a destra
la strada asfaltata che sale alla strada provinciale soprastante. Percorse alcune decine
di metri in discesa (sinistra), si prende la sterrata sulla destra in salita per la
Colla di Pian del Bal
(già segnavia C6).
La strada spiana quasi subito; lasciata a destra
una pista sterrata in salita, si prosegue dapprima in piano, poi
in lieve salita tra dolci declivi prativi, fino alla
Cascina La Grangia101314,
un tempo al servizio dei monaci certosini ed oggi in stato di abbandono.
Al secondo tornante dopo la Cascina, si tralascia la sterrata sulla destra per la
Colla di Pian del Bal,
proseguendo a sinistra.
Entrati nel bosco, dopo un tratto pianeggiante la pista si immette sulla
comoda sterrata proveniente da
Valcasotto.
Si continua diritti, trascurando quasi subito una mulattiera che sale a destra e,
poco oltre, il sentiero (palina) che scende a sinistra verso
Valcasotto.
Il sentiero a sinistra sarebbe la via più logica, al rientro da
Le Surie,
per chiudere l'anello su
Valcasotto.
Il breve sentiero attraversa un boschetto di faggi e castagni e si
porta sulla strada sterrata sottostante.
Tuttavia, alla data del rilevamento, l'ultimo tratto del sentiero
risultava invaso dai rovi, ragion per cui si è preferito suggerire un
percorso poco più lungo che si tiene sulle carrarecce.
Passata un'ultima deviazione in salita
sulla destra, si raggiunge la borgata
Le Surie
(1215 m, 0.45 - 0:50 ore dal
Castello di Casotto),
il cui nome è probabilmente dovuto alla sua ottima esposizione a solatio.
In fondo alla borgata si trova la piccola
Cappella di Sant'Anna e San Grato,
del XVIII secolo
11.
Ritornati sui propri passi, si supera il sentiero in discesa (ora sulla destra,
vedi nota sopra) per
Valcasotto
e si torna all'ultimo bivio incontrato con una strada sterrata. Si svolta a destra,
in discesa, e attraverso castagneti da frutto si raggiungono prima le
Case Romagnoli
quindi altre abitazioni. Qui si prosegue in discesa su asfalto fino alla
Chiesa di San Ludovico,
datata 1666.
Ancora una breve discesa e si giunge alla piazza principale di
Valcasotto
(962 m, 0:40 - 0:50 ore da
Le Surie)
punto d'inizio dell'itinerario, dove si può ammirare
l'ottocentesco mulino ad acqua, interamente restaurato.
Accessi
Da Torre Mondovì si prosegue per Pamparato, risalendo quindi la
Valle Casotto fino all'abitato di Valcasotto, dove è disponibile un ampio posteggio.
Note
Itinerario lungo antiche carrabili o strade sterrate. La presenza
di alcuni guadi o di terreno acquitrinoso, nei periodi di maggior presenza di acqua,
possono far diventare l'itinerario di tipo escursionistico (diff. E).
Pernottamento
--
Cartografia
[Fra n.22] [AsF n.3] [IGC n.8] I riferimenti dettagliati alle carte sono disponibili nella sezione Bibliografia.
Ultimo aggiornamento
Ultimo sopralluogo: Estate 2017
[Ultimo aggiornamento scheda: Primavera 2021]
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AlpiCuneesi.it
domenica 17 maggio 2009
[ 93.68.*.*]
Il Castello di Casotto è attualmente chiuso al pubblico per lavori di resaturo. Non riaprirà prima del 2011.
Hadris
domenica 18 agosto 2019
[ 91.253.*.*]
Bellissimo itinerario con paesaggi che variano continuamente. Facile e alla portata di tutti. Peccato che il Castello di Valcasotto sia chiuso. Inconcepibile défaillance (è in restauro dal 2008.....undici anni ci sembrano troppi per riaprire al pubblico una simile struttura che, apparentemente, sembra pronta a ricevere i visitatori)
AlpiCuneesi.it
domenica 13 settembre 2020
[ 93.68.*.*]
Il Castello di Casotto è nuovamente aperto al pubblico.
Umberta
lunedì 14 settembre 2020
[ 87.15.*.*]
Bel giro, molto piacevole. Le indicazioni sono precise ed è semplice effettuarlo. Noi abbiamo iniziato dal Castello di Casotto approfittando della prenotazione della visita e abbiamo proseguito poi come da indicazioni. Consigliato! 13/9/2020
AlpiCuneesi.it
domenica 17 maggio 2009
[ 93.68.*.*]
Il Castello di Casotto è attualmente chiuso al pubblico per lavori di resaturo. Non riaprirà prima del 2011.
Hadris
domenica 18 agosto 2019
[ 91.253.*.*]
Bellissimo itinerario con paesaggi che variano continuamente. Facile e alla portata di tutti. Peccato che il Castello di Valcasotto sia chiuso. Inconcepibile défaillance (è in restauro dal 2008.....undici anni ci sembrano troppi per riaprire al pubblico una simile struttura che, apparentemente, sembra pronta a ricevere i visitatori)
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domenica 13 settembre 2020
[ 93.68.*.*]
Il Castello di Casotto è nuovamente aperto al pubblico.
Umberta
lunedì 14 settembre 2020
[ 87.15.*.*]
Bel giro, molto piacevole. Le indicazioni sono precise ed è semplice effettuarlo. Noi abbiamo iniziato dal Castello di Casotto approfittando della prenotazione della visita e abbiamo proseguito poi come da indicazioni. Consigliato! 13/9/2020
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