Escursione 04.05 (© Roberto Pockaj - Alpicuneesi.it)

04.05 Viné - Casera Vecchia - Pian dei Gorghi - Rifugio Balma

Viné (1078 m) - Mundinot (1154 m) - Casera Vecchia (1538 m) - Alpe Mezzarina (1702 m) - Pian dei Gorghi (1751 m) - Rifugio Balma (1885 m)

Itinerario di media lunghezza, ben poco frequentato, e adatto alle mezze stagioni. Si snoda tra vecchie borgate abbandonate e le distese pascolive dell'alta Val Corsaglia. Il Rifugio Balma è una meta piacevole, che si raggiunge tuttavia con un ultimo lungo tratto su una strada sterrata aperta al transito veicolare.

+843 / -36

Dislivello [m]

2:55 - 3:15

Tempo [h:mm]

7704

Distanza [m]

E 

Difficoltà

Tipologia

123456789101112

Periodo consigliato [mese]

Carta schematica - Itinerario 04.05 Viné - Casera Vecchia - Pian dei Gorghi - Rifugio Balma

Mappa su base © OpenStreetMap contributors, SRTM; map style © OpenTopoMap - licenza CC-BY-SA

Scarica la traccia
GPS in formato GPX
(qualità alta )

L'utilizzo delle tracce GPX è consentito SOLO PER USO PERSONALE, non commerciale. Se vengono caricate su App o siti di terze parti, le tracce GPX NON DEVONO ESSERE ACCESSIBILI PUBBLICAMENTE.

Profilo altimetrico - Itinerario 04.05 Viné - Casera Vecchia - Pian dei Gorghi - Rifugio Balma
A Da Viné (1078 m) a: Dislivello [m]
(andata e ritorno)
Tempo [h:mm]
(andata e ritorno)
Distanza [m]
(andata e ritorno)
Difficoltà Segnavia
B Mundinot (1154 m) +76 / -0
(+76 / -76)
0:15
(0:20 - 0:25)
393
(786)
E = » E08
C Casera Vecchia (1538 m) +460 / -0
(+460 / -460)
1:20 - 1:30
(2:15 - 2:35)
2896
(5792)
E E08
D Pian dei Gorghi (1751 m) +696 / -24
(+720 / -720)
2:10 - 2:25
(3:45 - 4:15)
5148
(10296)
E E08
E Rifugio Balma (1885 m) +843 / -36
(+879 / -879)
2:55 - 3:15
(5:05 - 5:50)
7704
(15408)
E E08

Dal bivio quota 1078 si sale velocemente la rampa asfaltata che porta tra le case di Viné (1087 m) 12. Poco prima della piazzetta del paese, si imbocca a sinistra la mulattiera per Casera Vecchia. La vecchia mulattiera, per lunghi tratti ridotta a sentiero, si eleva abbastanza ripida fino ai ruderi di Mundinot (1154 m, 0:15 ore da Viné) 45.
Nella borgata si ignora il sentiero a destra per Case Ubbé e Fontana Roma, e si continua l'ascesa tra vecchi castagneti, in parte ricolonizzati da altre latifoglie. Con un lungo traverso si lasciano a sinistra le dirute Case Sorie sottane e, poco oltre sulla destra, anche le Case Sorie soprane.
Raggiunta la strada asfaltata che in estate collega Fontane con Prato Nevoso, la si percorre verso destra, in salita, per due tornanti. Dopo il secondo tornante, si ritrova sulla sinistra la vecchia mulattiera per Casera Vecchia. Anche in questo caso della mulattiera originaria restano pochi tratti conservati: ci si addentra in una bella macchia di faggi 13 con un traverso in moderata salita ed un paio di stretti tornanti ai piedi di alcune rocce. Usciti dal bosco, si è in vista delle prime case di Casera Vecchia (1538 m, 1:05 - 1:15 ore da Mundinot) 6.

Al centro della conca prativa di Casera Vecchia, nascosta alla vista dall'erba, si trova una zona acquitrinosa alimentata dalla sorgente carsica di Casera Vecchia. La parte superiore della conca, dove gli arrotondati declivi pascolivi rivelano la presenza di rocce calcaree assai permeabili, costituisce il bacino di assorbimento della sorgente. L'acqua, scendendo nel sottosuolo, incontra uno strato di rocce impermeabili (in questo caso quarziti, visibili in affioramenti lungo il sentiero poco a valle delle abitazioni) ed è costretta a tornare in superficie nel punto in cui tali rocce incontrano il piano di campagna.

[-]

Quasi tutte le abitazioni della conca di Casera Vecchia, mostreranno, prima di cadere vittime dal tempo, la tecnica costruttiva del "tetto racchiuso". Questa tipologia costruttiva ha la massima diffusione proprio in Valle Corsaglia e nell'adiacente Valle Maudagna, sebbene essa si riscontri in quasi tutte le vallate dal Tanaro al Pesio. La tecnica di copertura del tetto in paglia di segale differiva da quella usata nelle vallate più settentrionali comprese tra la Valle Vermenagna e la Valle Stura. Nelle vallate monregalesi infatti, si era soliti elevare la muratura dei frontespizi oltre il colmo del tetto, con ogni probabilità per proteggere dal vento e dalle intemperie la copertura ai due lati del tetto, e forse anche per agevolare l'ispezione della copertura stessa. La sporgenza della muratura sopra al colmo obbligava poi a proteggerla con lose in pietra; per ovviare all'elevata pendenza delle falde, le lose venivano disposte a gradini, con minor pendenza, in modo da evitarne lo scivolamento.
Un altro accorgimento utilizzato in queste vallate consisteva nel disporre una fila di lose lungo le due linee di gronda, sotto la parte di paglia che sporgeva oltre muri, per migliorare l'impermeabilizzazione e per rinforzare la parte della copertura che non appoggiava sull'orditura.
Nonostante gli sforzi costruttivi, al giorno d’oggi, nelle vallate monregalesi di fatto non resta quasi nessun esempio delle originarie coperture in paglia, sostituite da più antiestetiche quanto più pratiche lamiere.

[-]

Appena a valle della borgata, il sentiero si biforca: si tiene la destra, salendo quindi in notevole pendenza a fianco delle numerose abitazioni. Superate le case e trascurata una evidente traccia a sinistra, il sentiero si fa meno marcato: si deve proseguire, sempre ripidi, mantenendo pochi metri a sinistra un lunghissimo muretto a secco. Quando il sentiero si divide, si possono seguire indifferentemente ambo i rami (quello a sinistra è più agevole), perché si ricongiungono presso alcuni ruderi. Qui si ignora a destra una alquanto labile traccia (palina) per il Monte Merdenzone, e si continua innanzi.
Il sentiero diminuisce notevolmente la pendenza e taglia l'immensa conca pascoliva 14 alla testata del vallone con un semicerchio verso sinistra (ovest sud-ovest) 79. Si superano varie costruzioni rurali, in parte dirute 18, e si giunge ad un panoramico colletto 2.

Da qui, e fino alla meta dell'itinerario, si apre una splendida vista sia sul profondo solco vallivo scavato dal Rio di Sbornina dominato dalle pareti Nord ed Est del Monte Fantino 10, sia su molte vette delle Alpi Liguri.

Al colletto la tacche segnavia mandano subito a destra: si rimonta brevemente il pendio fino ai ruderi di una grangia 3, quindi si tagliano i pendii scoscesi su un esile sentierino (tratto breve, prestare un minimo di attenzione) e si arriva all'imbocco della conca che ospita l'Alpe Mezzarina. Qui la traccia si biforca (e pure paletti segnavia e sbiadite tacche segnavia confondono sul da farsi): un ramo si tiene a sinistra al margine del dirupato pendio, mentre il percorso consigliato scende nella conca (paletto segnavia a metà del prato) e raggiunge la pista agro-pastorale che serve la già citata Alpe Mezzarina (1702 m) 15.
Si segue la carrareccia verso sinistra poi, con un semicerchio verso destra, si scavalca un piccolo colletto e si scende a immettersi sulla strada sterrata (molto frequentata in estate) che collega Prato Nevoso al Rifugio Balma, in località Pian dei Gorghi (1751 m, 0:50 - 0:55 ore da Casera Vecchia).

Appena prima di raggiungere lo sterrato, si trova a sinistra la traccia del "Sentiero degli Abissi", illustrato da un pannello informativo polo lontano. Può costituire una via alternativa per il Rifugio Balma.
A destra invece ha inizio una pista al servizio degli impianti di risalita, da non considerare.

Non resta a questo punto che percorrere verso sinistra la strada sterrata, piuttosto monotona, che attraversa piste ed impianti di risalita di Prato Nevoso. Ignorando varie diramazioni secondarie, in circa 2,5 km si arriva al Rifugio Balma (1885 m, 0:45 - 0:50 ore da Pian dei Gorghi) 11, situato sull'omonima e soleggiata sella prativa.

Accessi

Da Torre Mondovì si risale la Valle Corsaglia fino a Fontane. Al bivo sul fondo del paese si svolta a sinistra in direzione di Prato Nevoso, e si sale fino al bivio a sinistra per Viné (1078 m). Si può posteggiare qualche auto a destra della carreggiata, subito dopo il bivio in direzione Prato Nevoso.

Note

--

Pernottamento

Le opportunità di pernottamento non sono indicate nelle escursioni giornaliere ma solo nelle tappe dei trekking.

Cartografia

[Fra n.22] [AsF n.3] [IGC n.8]
I riferimenti dettagliati alle carte sono disponibili nella sezione Bibliografia.

Aggiornamenti

Ultimo sopralluogo: Primavera 2025
[Ultimo aggiornamento scheda: Primavera 2025]

QR code

Inquadra il QR code con il tuo smartphone per essere indirizzato a questa pagina web. QR Code - Itinerario 04.05 Viné - Casera Vecchia - Pian dei Gorghi - Rifugio Balma

Maddalena

lunedi 16 marzo 2009

[ 151.89.*.*]

Bellissimo percorso, recentemente ripulito nella prima parte dagli Ubbè fino ai Mundinot. Eventualmente da Casera Vecchia si può proseguire fino a Pian dei Gorghi e da lì al rifugio Balma, seguendo delle paline numerate (non sempre molto visibili). La Val Corsaglia è a dir poco fantastica, anche se ancora poco conosciuta.

Commenta l'itinerario

9 - Colchico (Colchicum autumnale) (2009)
9 - Colchico (Colchicum autumnale) (2009)
11 - Il Rifugio Balma (2011)
11 - Il Rifugio Balma (2011)
8 - Grangia nel Vallone di Casera Vecchia (2009)
8 - Grangia nel Vallone di Casera Vecchia (2009)
10 - Il Monte Fantino e il profondo solco vallivo scavato dal Rio di Sbornina (2009)
10 - Il Monte Fantino e il profondo solco vallivo scavato dal Rio di Sbornina (2009)
1 - I ruderi di una grangia
1 - I ruderi di una grangia
2 - L'alta Val Corsaglia dal colletto ai piedi delle Trucche delle Prè (2006)
2 - L'alta Val Corsaglia dal colletto ai piedi delle Trucche delle Prè (2006)
12 - Un 'pavone' a Viné (2025)
12 - Un 'pavone' a Viné (2025)
4 - Mundinot, abitazione ai margini del castagneto (2007)
4 - Mundinot, abitazione ai margini del castagneto (2007)
6 - Casera Vecchia (2009) (201)
6 - Casera Vecchia (2009) (201)
5 - Mundinot, abitazione (2007)
5 - Mundinot, abitazione (2007)
7 - Gli splendidi pendii pascolivi attraversati dal sentiero; sullo sfondo, la vetta del Monte Fantino (2009)
7 - Gli splendidi pendii pascolivi attraversati dal sentiero; sullo sfondo, la vetta del Monte Fantino (2009)
3 - Ruderi di una grangia con il 'tetto racchiuso'; sullo sfondo, la vetta delle Trucche delle Prè (2006)
3 - Ruderi di una grangia con il 'tetto racchiuso'; sullo sfondo, la vetta delle Trucche delle Prè (2006)
13 - Il breve tratto in faggeta prima di Casera Vecchia (2025)
13 - Il breve tratto in faggeta prima di Casera Vecchia (2025)
14 - La conca pascoliva di Casera Vecchia (2025)
14 - La conca pascoliva di Casera Vecchia (2025)
15 - La conca dell'Alpe Mezzarina (2025)
15 - La conca dell'Alpe Mezzarina (2025)
Un'escursione guidata non serve a farti trovare il sentiero, ma a farti osservare quello che si incontra lungo il cammino. Se vuoi provare, consulta il Calendario delle escursioni, iscriviti alla Newsletter oppure Contattami.