Itinerario 14.11

14.11 Sentiero escursionistico dei "Ciciu del Villar": Villar San Costanzo, Centro visita Riserva Ciciu del Villar - Centro visita Riserva Ciciu del Villar

Sentiero escursionistico dei "Ciciu del Villar": Villar San Costanzo, Centro visita Riserva Ciciu del Villar (640 m) - bivio Colle della Liretta (904 m) - Centro visita Riserva Ciciu del Villar (640 m)

+299 / -299

Dislivello [m]

1:25 - 1:35

Tempo [h:mm]

2672

Distanza [m]

E 

Difficoltà

Tipologia

123456789101112

Periodo consigliato [mese]

Percorso ideale in autunno e primavera, per l'ottima esposizione ed il clima mite. Nella parte basa dell'itinerario si possono osservare decine di "Ciciu", curiose formazioni geologiche dovute a fenomeni di erosione. Due sono le opportunità per gli escursionisti: un percorso turistico breve, chiamato Ciciuvagando, ed un percorso escursionistico più lungo.

Carta schematica - Itinerario 14.11

Mappa su base © OpenStreetMap contributors, SRTM; map style © OpenTopoMap - licenza CC-BY-SA

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Profilo altimetrico - Itinerario 14.11
A Da Centro visite Riserva Ciciu del Villar (640 m) a: Dislivello [m] Tempo [h:mm] Distanza [m] Difficoltà Segnavia
B bivio Colle della Liretta (904 m) +294 / -30 0:50 - 1:00 1424 E -
C Centro visite Riserva Ciciu del Villar (640 m) +299 / -299 1:25 - 1:35 2672 E -

Partendo dall'ampio posteggio, una mulattiera inerbita sfila ai piedi del Centro visita della Riserva Naturale Ciciu del Villar (640 m), mentre a destra si incontra il primo casotto riattato ('La Storia'), che ospita pannelli informativi 4 sul percorso denominato "Ciciuvagando" e sull'area tutelata dalla riserva.

Il percorso turistico di visita ai "ciciu" è stato segnalato con il segnavia "CiciuVagando" 2 e si compie, soste escluse, in una trentina di minuti.
Lungo il percorso, che coincide nel tratto iniziale con il percorso escursionistico, sono stati ristrutturati tre piccoli edifici rurali ("ciabot"), un tempo ricoveri per attrezzi quando in zona era diffusa la presenza di vigneti. Arricchiti con pannelli informativi, i tre edifici dedicati a 'La Storia', 'I Ciciu' e a 'La Natura', costituiscono ora, assieme al centro visita della riserva, utili punti di sosta per chi compie in autonomia la breve passeggiata.

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Si superano la biglietteria e i minuscoli servizi igienici, poi si ignora a sinistra la deviazione verso alcuni tavoli da pic-nic (che verrà utilizzata per chiudere l'anello). Si continua innanzi, seguendo le indicazioni per il percorso escursionistico dei "Ciciu del Villar". La mulattiera giunge in breve ad un trivio: ignorato il ramo di destra, i due rimanenti sono equivalenti, ma il percorso ufficiale prevede di continuare sulla diramazione più a sinistra.
Con un tornante si sale al secondo casotto riattato ('I Ciciu'), quindi si prosegue su sentiero alle spalle dell'edificio. In una cinquantina di metri si entra ora nell'area che ospita i "ciciu" più spettacolari 11 e si incontra una ulteriore biforcazione: a sinistra si raggiunge il vicino 'punto fotografico'; di fronte, invece, ci si tiene sul percorso escursionistico.

Il sentiero di sinistra, che costituisce anche l'arrivo del percorso turistico "Ciciuvagando", porta ad un punto fotografico attrezzato per ammirare il gruppo di "ciciu" denominato "La Famiglia" 83. La deviazione è assolutamente raccomandata!

La formazione dei "ciciu" (che in dialetto piemontese significa "pupazzo" o "fantoccio"), colonne di erosione 101 formate da materiale detritico sormontato da un blocco di gneiss, inizia ragionevolmente al termine dell'ultima era glaciale (la glaciazione di Wurm), circa 12000 anni fa. Grossi massi di rocce compatte (gneiss), staccatisi dalle pendici del Monte San Bernardo, si sono depositati sulla conoide detritica che il Rio Faussimagna stava costruendo con detriti alluvionali, alimentato dallo scioglimento dei ghiacci. Con il termine della glaciazione, ed il successivo innalzamento tettonico di tutta la piana cuneese, il Rio Faussimagna ha intrapreso un'azione opposta, questa volta erosiva, della conoide da lui stesso creata. Il processo erosivo ha iniziato a portare alla luce i grossi massi di gneiss che, oltre a rendere maggiormente compatte le colonne di terra sottostanti, hanno anche iniziato a proteggerle dall'azione degli agenti atmosferici, dando luogo alla progressiva formazione dei "ciciu".

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Ritornati sul sentiero principale, si prosegue in discesa ad attraversare un ruscelletto, addentrandosi in un bosco misto di latifoglie (con querce, castagni, aceri, robinia...). Si arriva così al terzo casotto informativo ('La Natura'), raggiungibile con una brevissima deviazione a destra.
Il sentiero continua la discesa, supera un ruscelletto su una passerella in legno, quindi incomincia una ripida salita (gradini artificiali), ancora tra svariate colonne di erosione.

Tra queste, a sinistra del sentiero, spicca con i suoi oltre 10m, il "ciciu" più alto di tutta la riserva, denominato "La Torre" 9.

Si prosegue in salita, si trascura un bivio sulla sinistra e si raggiunge un piccolo boschetto di pino silvestre, dove si trovano un punto panoramico attrezzato con una panchina 5 e, appena più sopra, una fontana (etichettata come non potabile...). Salendo ancora pochi metri, si arriva al bivio ove il percorso turistico (a sinistra) e quello escursionistico (a destra) si dividono.

Chi opta per il percorso turistico, dopo un tratto pianeggiante, scende brevemente fino al punto fotografico, già menzionato in precedenza. Di qui, a ritroso, si torna alla partenza dell'itinerario.

Si prende a destra, salendo ripidi tra latifoglie, e si attraversa un rio che poi si costeggia a tratti, con percorso faticoso, senza tornanti. Si passa nei pressi di un primo rudere, in mezzo a resti di terrazzamenti ormai invasi dal bosco, e si continua con un lungo traverso in salita fino ad un secondo rudere.
Poco oltre termina l'ascesa e si arriva al bivio per il Colle della Liretta (904 m, 0:50 - 1:00 ore dal Centro visita della Riserva Naturale Ciciu del Villar): oltreché per il colle, a destra ci si dirige alle frazioni Foresti, Moira, e Rivoira; a sinistra, invece, prosegue il percorso escursionistico.
Imboccata quest'ultima direzione, su un tratto a mezzacosta finalmente pianeggiante 6 si attraversa un area ricolonizzata da un bosco di robinia e betulla. Ben presto però inizia la discesa: una serie di stretti e ripidissimi tornanti fa perdere quota assai velocemente, tra querce e castagni.
Si attraversano due piccoli rii e si trascurano due tracce sulla destra; quando ricompaiono alcuni piccoli "ciciu" 7, si è ormai in vista del Centro visita della Riserva Naturale Ciciu del Villar (640 m, 0:35 ore dal bivio per il Colle della Liretta), dove l'escursione aveva avuto inizio.

La tradizione riporta di un contingente di Legionari Romani reclutati "in natione thebea" (Egitto), ed inviati nel 286 dall'Imperatore d'oriente Diocleziano in aiuto delle truppe dell'Imperatore pagano d'Occidente Massimiliano, schierate nei pressi di Martigny, ed impegnate contro le popolazioni locali dei Bagaudi per reprimere il diffondersi di una rivolta. La legione Tebea, composta interamente da soldati cristiani, si rifiutò di massacrare popolazioni inermi, e fu così passata per le armi. In realtà è più probabile che anziché un'intera legione (circa 6000 uomini), fosse piuttosto stata inviata in soccorso una vexillatio, costituita dai 300 ai 600 soldati; questi, verosimilmente, sarebbero stati soltanto decimati, consentendo a molti di loro di fuggire e disperdersi nelle piccole borgate delle valli alpine, dove avrebbero contribuito in seguito all'evangelizzazione di tali aree. In Piemonte si contano almeno una cinquantina di legionari scampati al massacro. Di questi, molti finirono tuttavia vittime delle popolazioni locali, contrarie alla dottrina cristiana predicata dai legionari. Quanto questa versione sia fedele a quanto effettivamente accaduto non è dato sapere con certezza, stante anche il fatto che la principale fonte storica è in realtà un'opera agiografica scritta dal vescovo di Lione Sant'Eucherio; è indubbio tuttavia che molti dei santi venerati nelle vallate alpine (quali San Magno, San Costanzo, San Chiaffredo) vengano spesso rappresentati con l'uniforme da legionario.
Da questi eventi storici ha probabilmente origine la leggenda locale secondo la quale "i ciciu" sarebbero eretici del luogo pietrificati dall'intervento divino mentre si accingevano a linciare San Costanzo.

[I Sentieri della Storia, pp.229-230]

Accessi

Da Dronero si seguono le indicazioni per Villar San Costanzo e la Riserva dei Ciciu. Un ampio posteggio si trova nei pressi del Centro visita della Riserva Naturale dei "Ciciu del Villar".

Note

Il sentiero, ripido a tratti, può diventare scivoloso in caso di pioggia.

Pernottamento

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Cartografia

[Fra n.12]
I riferimenti dettagliati alle carte sono disponibili nella sezione Bibliografia.

Ultimo aggiornamento

Ultimo sopralluogo: Primavera 2021

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once76

venerdì 17 luglio 2009

[ 193.203.*.*]

Lo spettacolo che si offre merita sicuramente. Facile, unica pecca la scarsa pulizia del sentiero più lungo. Se non si è adeguatamente vestiti non si può proseguire.

tony borgnino

domenica 29 luglio 2012

[ 2.36.*.*]

il percorso escursionistico dei ''Ciciu'' è una porcheria. Non si può proporre percorsi simili a chi viene a visitare la riserva. Si sale per mezz'ora senza poter godere di quel poco (o niente) che si potrebbe osservare: capo chino per la ripida e scomoda salita, sperando in un posto decente dove fermarsi un attimo con i figlioli. Poi si scende a rotta di collo con difficoltà. Chi ha creato un simile percorso?? Vergogna! Non avete idea di che cosa sia un itinerario. VERGOGNA!

AlpiCuneesi.it

lunedì 30 luglio 2012

[ 151.71.*.*]

A parziale integrazione del commento precedente, ricordo solo che chi è interessato esclusivamente alla visita dei Ciciu dispone di un facile e breve itinerario turistico, sempre ad anello, con punto sosta attrezzato. Il punto in cui percorso escursionistico e turistico si separano è indicato nella decrizione. Quanto al percorso escursionistico, la Riserva è in capo all'Ente di gestione delle Aree protette delle Alpi Marittime.

Piacione

giovedì 08 novembre 2012

[ 95.74.*.*]

Bel sentiero con stupendi panorami e davvero caratteristico per via di queste stranezze della natura, i Ciciu, che davvero meritano di essere fotografati. Non troppo idoneo per chi non 'passeggia' da tempo, ma fattibile.

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7 - I 'ciciu' sulla parte finale del percorso 'Ciciuvagando' (2021)
7 - I 'ciciu' sulla parte finale del percorso 'Ciciuvagando' (2021)
11 - Le colonne di erosione, chiamate 'Ciciu' (2021)
11 - Le colonne di erosione, chiamate 'Ciciu' (2021)
2 - Le nuove paline segnaletiche del sentiero 'CiciuVagando' (2008)
2 - Le nuove paline segnaletiche del sentiero 'CiciuVagando' (2008)
10 - Due 'ciciu' (2021)
10 - Due 'ciciu' (2021)
1 - Un 'ciciu' a sua volta appoggiato su un blocco di gneiss (2004)
1 - Un 'ciciu' a sua volta appoggiato su un blocco di gneiss (2004)
4 - Uno dei pannelli informativi lungo il percorso 'Ciciuvagando' (2021)
4 - Uno dei pannelli informativi lungo il percorso 'Ciciuvagando' (2021)
9 - 'La Torre', alta circa 10 metri (2021)
9 - 'La Torre', alta circa 10 metri (2021)
3 - 'La Famiglia' (2008)
3 - 'La Famiglia' (2008)
5 - Vista sull'arco alpino dal punto panoramico attrezzato (2021)
5 - Vista sull'arco alpino dal punto panoramico attrezzato (2021)
8 - 'La Famiglia' (2021)
8 - 'La Famiglia' (2021)
6 - Il tratto pianeggiante del sentiero dopo il bivio per il Colle della Liretta (2021)
6 - Il tratto pianeggiante del sentiero dopo il bivio per il Colle della Liretta (2021)