Itinerario 06.02

06.02 Porta di Pian Marchisio - Lago delle Moie - Cima Nord di Serpentera - Porta di Pian Marchisio

Porta di Pian Marchisio (1634 m) - Rifugio Mondovì De Giorgio (1755 m) - Porta Biecai (2004 m) - Lago delle Moie (2113 m) - Cima Centrale di Serpentera (2356 m) - Cima Nord di Serpentera (2361 m) - Cima Sud di Serpentera (2343 m) - Porta Sestrera (2228 m) - Porta Biecai (2004 m) - Rifugio Mondovì De Giorgio (1755 m) - Porta di Pian Marchisio (1624 m)

+878 / -878

Dislivello [m]

4:55 - 5:35

Tempo [h:mm]

14208

Distanza [m]

E/EE 

Difficoltà

Tipologia

123456789101112

Periodo consigliato [mese]

Poco frequentate ma estremamente panoramiche: le Cime di Serpentera, situate sulla displuviale tra le valli Ellero e Pesio, costituiscono spettacolare balcone sul Massiccio del Marguareis. L'itinerario proposto le raggiunge toccando il piccolo Lago delle Moie e chiudendo un bell'anello attraverso Porta Sestrera. Unico inconveniente, a monte del lago, la mancanza di segnavia e l'assenza di sentiero per diversi tratti durante l'ascesa, che richiede una certa dimestichezza nell'uso della carta escursionistica e nell'orientamento.

Carta schematica - Itinerario 06.02

Mappa su base © OpenStreetMap contributors, SRTM; map style © OpenTopoMap - licenza CC-BY-SA

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Profilo altimetrico - Itinerario 06.02
A Da Porta di Pian Marchisio (1634 m) a: Dislivello [m] Tempo [h:mm] Distanza [m] Difficoltà Segnavia
B Rifugio Mondovì De Giorgio (1) (1755 m) +132 / -11 0:40 - 0:45 2110 T G14 » =
C Porta Biecai (2004 m) +388 / -18 1:25 - 1:35 3785 E G05
D Lago delle Moie (2113 m) +516 / -37 1:55 - 2:10 5188 E G05 » G05B » =
E Cima Centrale di Serpentera (2356 m) +765 / -43 2:40 - 3:00 6841 E/EE =
F Cima Nord di Serpentera (2361 m) +787 / -60 2:45 - 3:10 7139 E/EE =
G Cima Sud di Serpentera (2343 m) +847 / -138 3:05 - 3:30 8163 E/EE =
H Porta Sestrera (2228 m) +847 / -253 3:15 - 3:45 8547 E/EE (2) =
I Porta Biecai (2004 m) +860 / -490 3:50 - 4:25 10423 E/EE (2) G06B » G06 » G05
L Rifugio Mondovì De Giorgio (1) (1755 m) +866 / -745 4:25 - 5:00 12098 E/EE (2) G05
M Porta di Pian Marchisio (1634 m) +878 / -878 4:55 - 5:35 14208 E/EE (2) = » G14

(1) utilizzando il tratto di sentiero per raggiungere il Rifugio Mondovì.
(2) Da Porta Sestrera la difficoltà ritorna E .

Dalla Porta di Pian Marchisio (1634 m) si raggiunge il Rifugio Mondovì De Giorgio (1755 m, 0:40 - 0:45 ore dalla Porta di Pian Marchisio) lungo l'Itinerario 06.07.
Si continua alle spalle del rifugio, in comune con l'Itinerario 06.05, superando la Porta Biecai (0:45 - 0:50 ore dal Rifugio Mondovì De Giorgio) 3 e arrivando al bivio, a destra, per il Lago delle Moie (segnavia G05B, palina) 4.
Lasciato innanzi il sentiero principale per Porta Sestrera (segnavia G05, utilizzato per il ritorno), si svolta dunque a destra e si sale sull'esile sentierino che s'innalza in diagonale, tenendosi a destra di un profondo solco.
Poco dopo il sentiero piega a destra (nord-est) e si allontana dall'impluvio, tagliando in salita su pendii inerbiti. Si arriva su un lungo terrazzo, che si attraversa in piano; al suo termine, dopo una leggerissima salita, il sentiero piega a sinistra ed entra in un pianoro pascolivo con un grosso abbeveratoio in metallo.
Si procede sul pianoro, prestando però attenzione a non considerare le molteplici tracce lasciate dalle mandrie al pascolo che porterebbero verso destra in direzione del Colletto delle Rocche di Serpentera (segnavia G05B). Si tiene invece la sinistra, paralleli al solco del rio che giunge fino all'abbeveratoio. Una brevissima salita conduce così nell'ampia conca che ospita il Lago delle Moie (2113 m, 0:30 - 0:35 ore dalla Porta Biecai) 56.

Taluna cartografia ed anche relazioni escursionistiche indicano questo specchio d'acqua come Lago delle Moglie. Nulla hanno a che vedere però le "mogli" con questo lago: il toponimo "moie" indica un terreno paludoso e acquitrinoso.

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Si aggira a settentrione il lago, artificialmente prolungato in una sorta di abbeveratoio naturale che obbliga a passare all'interno dell'area di stabulazione delle mandrie che frequentano quest'alpe. Si volge quindi a sud-ovest, tra gli innumerevoli solchi degli animali, fino ad un poco evidente bivio che si stacca a destra.

Da questo punto in avanti, fino allo spartiacque che divide la Valle Ellero dalla Valle Pesio, ci si sposta tra solchi di mandrie al pascolo, tracce di sentiero o totale assenza di tracce. Non sono presenti segnavia né tantomeno paline. Il terreno su cui ci si muove non presenta in genere particolari difficoltà, ma l'individuazione del percorso corretto può risultare difficoltosa, specie in caso di scarsa visibilità. Il percorso qui descritto è uno dei più diretti verso le Cime di Serpentera, anche se comporta, come accennato, taluni tratti privi di sentiero.

Piegando lentamente ad ovest, un sentierino che si fa man mano più evidente, entra in un incassato valloncello e ne percorre il fianco destro orografico quasi rettilineo.

Si tratta di fatto del primo valloncello che si incontra dopo il lago, anche se non così evidente visto dal basso, che si allunga in salita verso est.

Giunti su un piccolo ripiano solcato da un minuscolo rio, si ignorano a sinistra nuove tracce lasciate dalle mandrie e, pochi metri dopo, quando il sentierino volge a destra, si prosegue diritti.
Non ci sono tracce di sorta 7: si guadagna una trentina di metri di quota rimontando un pendio inerbito piuttosto scosceso, quasi un canale chiuso tra rocce affioranti. Si sbuca rapidamente sul pianoro soprastante, probabile bacino ormai interrato dal fondo acquitrinoso. Sempre senza traccia alcuna, si costeggia il pianoro a meridione, alla base di dolci pendii, puntando verso est (sinistra).
Quasi subito si scorge un modesto crinale inerbito, tra i solchi di due rii stagionali, segnato da numerose tracce. Lo si raggiunge, si risalgono senza difficoltà le evidenti tracce e si guadagna un colletto a quota 2304, posto sull'ampio e panoramico crinale prativo tra le Valli Ellero e Pesio.
Qui, seppure continuino a mancare evidenti segni di passaggio di altri escursionisti, terminano le difficoltà di orientamento: si segue verso destra il crinale, puntando per prati ad un unica roccia affiorante dai prati e caratterizzata da evidenti fenomeni di modellamento carsico 11. Si sfila la roccia tenendola a sinistra e si prosegue la facile ascesa fino alla Cima Centrale di Serpentera (2356 m, 0:45 - 0:50 ore dal Lago delle Moie) 10.
Si continua innanzi, lungo lo spartiacque, perdendo leggermente quota; una successiva risalita, su una crestina un poco più esile e punteggiata di roccette, conduce infine alla Cima Nord di Serpentera (2356 m, 0:05 - 0:10 ore dalla Cima Centrale di Serpentera) 89.
Tornati sui propri passi fino al colletto a quota 2304, si continua sulla displuviale verso sud-est, rimontando un primo mammellone prativo quindi un secondo, che costituisce la vetta della Cima Sud di Serpentera (2343 m, 0:20 ore dalla Cima Nord di Serpentera).
Ancora in assenza di tracce evidenti, dalla arrotondata cima si volge bruscamente a sud sud-est, scendendo piuttosto ripidi sul crinale prativo. Quando la strada pare essere sbarrata dal salto di un impluvio, si piega leggermente a sinistra, portandosi su un altro crinale che scende rapidamente al valico di Porta Sestrera (2228 m, 0:10 - 0:15 ore dalla Cima Sud di Serpentera) 12.

Sebbene sulla cartografia recente le Cime di Serpentera siano posizionate come indicato nella descrizione di questo itinerario, la Guida ai Monti d'Italia nel volume dedicato alle Alpi Liguri le colloca diversamente: «La cresta spartiacque si innalza dalla Porta Sestrera verso NE alla Cima Centrale 2344 m [nel testo indicata come Cima Sud di Serpentera, n.d.r.], diramando una breve appendice a levante (Biecai) nella Cima Sud 2242 m [non menzionata nel testo né raggiunta dall'itinerario, n.d.r.], indi si inflette a mezzo cerchio verso O, dando origine alla Cima Nord 2358 m. [nel testo indicata effettivamente come Cima Nord di Serpentera, n.d.r.]».

[Alpi Liguri, p.365]

Qui ci si immette sul frequentato sentiero proveniente dal Rifugio Garelli e lo si segue verso sinistra, incominciando la discesa sul versante della Valle Ellero (segnavia G06B)
Dopo pochi metri, si ignora la esile traccia che si dirama a sinistra verso il Lago delle Moie (segnavia G05B). Si perde si perde quota tra arrotondati dossi prativi, si lascia a destra una diramazione per il Colle del Pas (segnavia G06B), e si continua a scendere (ora segnavia G06) guidati dai paletti segnavia, tenendosi a destra del profondo impluvio di un ruscelletto.
Giunti presso un ripiano erboso, probabile sede in passato di un piccolo laghetto, si stacca a destra una diramazione per il Lago Rataira e il Colle del Pas. (segnavia G05).
Dal bivio in avanti ci si trova sul segnavia G05: si continua a scendere, traversando in diagonale pendii prativi, alti sulla conca del Lago Biecai. Dopo aver passato un piccolo rio, con una breve risalita si giunge al bivio incontrato all'andata per il Lago delle Moie.
Con percorso a ritroso si valica la Porta Biecai (2004 m, 0:35 - 0:40 ore da Porta Sestrera) e si ritorna prima al Rifugio Mondovì De Giorgio (1755 m, 0:35 ore da Porta Biecai), quindi alla Porta di Pian Marchisio (1634 m, 0:30 - 0:35 ore dal Rifugio Mondovì De Giorgio).

Accessi

Da Villanova Mondovì si risale la Valle Ellero fino a Roccaforte Mondovì. Si prosegue quindi a sinistra per Rastello, da dove si imbocca la "strada forestale Pian Marchisio". La strada sale asfaltata fino al Ponte Murato, oltre il quale prosegue per oltre 4 km, alternando tratti asfaltati a tratti sterrati con fondo moderatamente sconnesso (se ne consiglia la percorrenza con mezzi 4x4). Giunti alla Porta di Pian Marchisio, dove la strada è chiusa al traffico privato, è possibile lasciare l'auto in due ampi piazzali sterrati. L'accesso alla strada può essere a pagamento nei fine settimana estivi.

Note

In estate è facile incontrare anche centinaia di capi di bestiame al pascolo nella conche pascolive attraversate; si consiglia la percorrenza di questo itinerario nella stagione autunnale, anche in considerazione dell'ottima esposizione al sole.
Il tratto tra il Lago delle Moie e Porta Sestrera via Cime di Serpentera si svolge spesso su tracce labili o del tutto assenti. Non sono presenti né tacche segnavia né paline indicatrici. Si consiglia la percorrenza in caso di buona visibilità da parte di persone in grado orientarsi bene in montagna.

Pernottamento

--

Cartografia

[Fra n.16] [AsF n.3] [Blu n.2] [IGC n.114] [IGC n.8]
I riferimenti dettagliati alle carte sono disponibili nella sezione Bibliografia.

Ultimo aggiornamento

Ultimo sopralluogo: Estate 2019

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5 - Il Lago delle Moie (2019)
5 - Il Lago delle Moie (2019)
9 - La displuviale Ellero-Pesio dalla Cima Nord di Serpentera (2019)
9 - La displuviale Ellero-Pesio dalla Cima Nord di Serpentera (2019)
4 - Il bivio per il Lago delle Moie (2019)
4 - Il bivio per il Lago delle Moie (2019)
11 - La caratteristica roccia erosa lungo l'ascesa alla Cima Centrale di Serpentera (2019)
11 - La caratteristica roccia erosa lungo l'ascesa alla Cima Centrale di Serpentera (2019)
6 - Al Lago delle Moie (2019)
6 - Al Lago delle Moie (2019)
1 - Nei pressi di Porta Sestrera, sul versante della Val Ellero (1994)
1 - Nei pressi di Porta Sestrera, sul versante della Val Ellero (1994)
8 - In vetta alla Cima Nord di Serpentera (2019)
8 - In vetta alla Cima Nord di Serpentera (2019)
10 - La conca del Lago delle Moie dai pressi della Cima Centrale di Serpentera (2019)
10 - La conca del Lago delle Moie dai pressi della Cima Centrale di Serpentera (2019)
2 - Porta Sestrera (2005)
2 - Porta Sestrera (2005)
3 - Il sentiero poco a monte di Porta Biecai (2008)
3 - Il sentiero poco a monte di Porta Biecai (2008)
7 - La salita per pendii pascolivi verso il colletto q.2304 (2019)
7 - La salita per pendii pascolivi verso il colletto q.2304 (2019)