Sant'Anna di Bellinobivio q.1852 (1852 m) -
Lago dell'Autaret (2675 m) -
Colle dell'Autaret (2876 m)
Itinerario lungo ma anche affascinante, attraverso le distese di pascoli
dell'alta Val Varaita, punteggiati da meravigliose grange.
Una brevissima digressione conduce al piccolo Lago dell'Autaret,
unico specchio d'acqua della zona.
L'utilizzo delle tracce GPX è consentito SOLO PER USO PERSONALE,
non commerciale. Se vengono caricate su App o siti di terze parti, le tracce GPX NON DEVONO ESSERE ACCESSIBILI PUBBLICAMENTE.
Seguendo le indicazioni per la
via ferrata, si imbocca la strada sterrata (segnavia U26) che sale
inizialmente abbastanza ripida, poi con pendenze più dolci,
lungo il fondo del vallone. Si passano i ruderi di una balma e le
Grange di Prato Rui.
Lasciata a destra la diramazione (segnavia U26) per le
Grange Cruset e il
Bivacco Boerio,
si segue la sterrata verso sinistra (segnavia U27) per il
Colle dell'Autaret.
Proprio sul margine inferiore della strada si trovano i resti di una piccola opera
fortificata del Vallo Alpino.
Ci si trova infatti nel bel mezzo del Caposaldo Varaita di
Bellino, realizzato intorno agli anni '40 a difesa dei confini della valle.
Sia a N nella zona di
Rocca Senghi1,
l'enorme roccia che si staglia sopra
Grange Cruset,
sia verso S e fino a
Pian Ceiol,
con un pizzico di attenzione si possono
notare anche altre opere fortificate facenti parte del Caposaldo
ben mascherate nell'ambiente circostante.
[Le strade dei cannoni]
Con percorso in leggera salita la strada raggiunge un ponte in legno che
attraversa il
Torrente Varaita di Rui,
quindi sale più decisa ad un
secondo ponte su un affluente, ed infine raggiunge il bel pianoro pascolivo di
Pian Ceiol5,
punteggiato da numerose grange
24,
dove di fatto ha termine la strada.
Con ampio semicerchio si aggira il pianoro sul lato N, lasciando sulla destra
un nuovo bivio per il
Bivacco Boerio.
Raggiunta l'estremità SO di
Pian Ceiol3,
si guada un primo ruscello, se ne attraversa un secondo su passerella in legno
e si entra nella stretta
Gola delle Barricate.
Su buon sentiero si costeggia
il torrente che scende dal
Vallone dell'Autaret
fino ad una successiva
passerella in legno, che attraversa il torrente. Ora sulla destra orografica,
si salgono numerosi tornanti tra ontani verdi, per poi attraversare con un
ripido traverso la parte più stretta della gola (alcune catene metalliche
possono agevolare il passaggio in caso di fondo ghiacciato, ma di norma l'ampio
sentiero si percorre senza problemi). Usciti dalla gola
67,
si supera un piccolo
impluvio su passerella in legno prima di raggiungere un'ampia conca pascoliva.
Trascurate le numerose tracce che conducono alle immancabili grange,
ci si mantiene sul sentiero più evidente che sale a tornanti verso SO i
pendii pascolivi delle Pianes. Quando il sentiero piega verso O, terminano i
tornanti e si traversano i pendii in diagonale fino alla bella conca pascoliva
sede delle
Grange Autaret910;
proprio all'ingresso della conca si lascia a sinistra il sentiero (segnavia U28) per il
Colle di Bellino8.
Oltrepassate le grange, il sentiero risale tra magra erba e qualche sfasciume
in direzione SO, lascia a sinistra la traccia per il
Monte Maniglia,
quindi piega deciso verso N. Ora su arrotondati pendii pascolivi, il sentiero
lascia sulla destra il piccolo
Lago dell'Autaret11
(raggiungibile per prati in qualche minuto), e continua la salita con percorso anche
troppo serpeggiante. Attraversate interminabili distese prative
12,
il sentiero tocca una truna in parte
diroccata e finalmente punta deciso verso il
Colle dell'Autaret13,
che si raggiunge con un traverso non eccessivamente ripido tra sfasciumi e magra erba.
Il termine di confine presente sul colle ha un'età di circa due secoli.
Negli anni 1823-1825, infatti, è stata attuata una revisione dei confini tra Stato Sabaudo e
Francia, che ha visto impegnati gli ingegneri militari di entrambe le parti in una
ricognizione sui luoghi. La revisione è stata la conseguenza della Restaurazione del 1815,
seguita alla sconfitta di Napoleone. Il lavoro diplomatico ha portato alla stesura di
descrizioni dei confini, carte geografiche e sistemazione di cippi confinari
lungo tutto l'arco alpino, posizionati in modo che da
ciascuno si potessero vedere quello precedente e quello successivo.
Su ogni cippo erano impressi gli stemmi delle rispettive
casate regnanti: da un lato il giglio di Francia, dall'altro la croce Sabauda.
[-]
Accessi
Da Costigliole Saluzzo si risale la Valle
Varaita fino all'abitato di Casteldelfino. Al termine dell'abitato si svolta a sinistra
per Bellino e si risale il vallone fino a Sant'Anna di Bellino (borgata Gardetta).
Si prosegue per alcune centinaia di metri su agevole strada sterrata fino ad un bivio
a quota 1482 (disponibili parecchi posti auto in due piccoli piazzali), presso
la Fontana fredda, oltre il quale la strada è interdetta al traffico privato.
Note
--
Pernottamento
Le opportunità di pernottamento non sono indicate nelle
escursioni giornaliere ma solo nelle tappe dei trekking.
Cartografia
--
I riferimenti dettagliati alle carte sono disponibili nella sezione
Bibliografia.
Aggiornamenti
Ultimo sopralluogo: Estate 2006 [Ultimo aggiornamento scheda: Estate 2006] ⚠ Attenzione: l'ultimo sopralluogo effettuato risale a molti anni fa!
Il sentiero potrebbe avere subito variazioni, essere stato danneggiato da eventi naturali o
addirittura non essere più percorribile! Informatevi sulle effettive condizioni del
sentiero prima di intraprendere l'escursione.
QR code
Inquadra il QR code con il tuo smartphone per essere
indirizzato a questa pagina web.
Valerio79
lunedì 22 agosto 2011
[ 79.41.*.*]
Itinerario molto bello. Permette di camminare in ambiente di alta montagna su pascoli molto aperti. Pendenza moderata, fin troppo come indicato nella descrizione. Contate un 10% in più rispetto ai vostri dislivelli abituali. Ora la catena è stata rimossa. Si passa su di un sentiero allargato mai inferiore ad 1,5m in larghezza. Sentiero totalmente privo di difficoltà. Saluti
6 - A monte della Gola delle Barricate, il paesaggio torna ad aprirsi (2006)7 - Il torrente che scende dal Vallone dell'Autaret è il responsabile della profonda Gola delle Barricate (2006)1 - Rocca Senghi dal bivio per Grange Cruset (2006)8 - Il bivio per il Colle di Bellino, poco prima delle Grange Autaret (2006)2 - Grangia a Pian Ceiol (2006)13 - L'ottocentesco termine di confine al Colle dell'Autaret, con incisa la Croce Sabauda (2006)11 - Il Lago dell'Autaret (2006)4 - Grange a Pian Ceiol (2006)3 - Pian Ceiol e l'imbocco della Gola delle Barricate (2006)12 - In cammino verso il Colle dell'Autaret, la depressione visibile sullo sfondo (2006)10 - La conca pascoliva sede delle Grange Autaret (2006)5 - Pian Ceiol (2006)9 - Grange Autaret (2006)
Un'escursione guidata non serve a farti trovare il sentiero, ma a farti
osservare quello che si incontra lungo il cammino.
Se vuoi provare, consulta il
Calendario delle escursioni,
iscriviti alla
Newsletter oppure
Contattami.
Valerio79
lunedì 22 agosto 2011
[ 79.41.*.*]
Itinerario molto bello. Permette di camminare in ambiente di alta montagna su pascoli molto aperti. Pendenza moderata, fin troppo come indicato nella descrizione. Contate un 10% in più rispetto ai vostri dislivelli abituali. Ora la catena è stata rimossa. Si passa su di un sentiero allargato mai inferiore ad 1,5m in larghezza. Sentiero totalmente privo di difficoltà. Saluti