Itinerario 15.01

15.01 Sant'Anna di Bellino, bivio q.1852 - Colle dell'Autaret

Sant'Anna di Bellino, bivio q.1852 (1852 m) - Lago dell'Autaret (2675 m) - Colle dell'Autaret (2876 m)

+1044 / -20

Dislivello [m]

4:00

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Tipologia

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Periodo consigliato [mese]

Itinerario lungo ma anche affascinante, attraverso le distese di pascoli dell'alta Val Varaita, punteggiati da meravigliose grange. Una brevissima digressione conduce al piccolo Lago dell'Autaret, unico specchio d'acqua della zona.

Carta schematica - Itinerario 15.01

Mappa su base CTR Piemonte

A Da Sant'Anna di Bellino bivio q.1852 (1852 m) a: Dislivello [m]
(andata e ritorno)
Tempo [h:mm]
(andata e ritorno)
Distanza [m]
(andata e ritorno)
Difficoltà Segnavia
B Colle dell'Autaret (2876 m) +1044 / -20
(+1064 / -1064)
4:00
(7:00)
-
(-)
E -

Seguendo le indicazioni per la via ferrata, si imbocca la strada sterrata (segnavia U26) che sale inizialmente abbastanza ripida, poi con pendenze più dolci, lungo il fondo del vallone. Si passano i ruderi di una balma e le Grange di Prato Rui. Lasciata a destra la diramazione (segnavia U26) per le Grange Cruset e il Bivacco Boerio, si segue la sterrata verso sinistra (segnavia U27) per il Colle dell'Autaret.

Proprio sul margine inferiore della strada si trovano i resti di una piccola opera fortificata del Vallo Alpino. Ci si trova infatti nel bel mezzo del Caposaldo Varaita di Bellino, realizzato intorno agli anni '40 a difesa dei confini della valle. Sia a N nella zona di Rocca Senghi 1, l'enorme roccia che si staglia sopra Grange Cruset, sia verso S e fino a Pian Ceiol, con un pizzico di attenzione si possono notare anche altre opere fortificate facenti parte del Caposaldo ben mascherate nell'ambiente circostante.

[Le strade dei cannoni]

Con percorso in leggera salita la strada raggiunge un ponte in legno che attraversa il Torrente Varaita di Rui, quindi sale più decisa ad un secondo ponte su un affluente, ed infine raggiunge il bel pianoro pascolivo di Pian Ceiol 5, punteggiato da numerose grange 24, dove di fatto ha termine la strada. Con ampio semicerchio si aggira il pianoro sul lato N, lasciando sulla destra un nuovo bivio per il Bivacco Boerio. Raggiunta l'estremità SO di Pian Ceiol 3, si guada un primo ruscello, se ne attraversa un secondo su passerella in legno e si entra nella stretta Gola delle Barricate. Su buon sentiero si costeggia il torrente che scende dal Vallone dell'Autaret fino ad una successiva passerella in legno, che attraversa il torrente. Ora sulla destra orografica, si salgono numerosi tornanti tra ontani verdi, per poi attraversare con un ripido traverso la parte più stretta della gola (alcune catene metalliche possono agevolare il passaggio in caso di fondo ghiacciato, ma di norma l'ampio sentiero si percorre senza problemi). Usciti dalla gola 67, si supera un piccolo impluvio su passerella in legno prima di raggiungere un'ampia conca pascoliva. Trascurate le numerose tracce che conducono alle immancabili grange, ci si mantiene sul sentiero più evidente che sale a tornanti verso SO i pendii pascolivi delle Pianes. Quando il sentiero piega verso O, terminano i tornanti e si traversano i pendii in diagonale fino alla bella conca pascoliva sede delle Grange Autaret 910; proprio all'ingresso della conca si lascia a sinistra il sentiero (segnavia U28) per il Colle di Bellino 8. Oltrepassate le grange, il sentiero risale tra magra erba e qualche sfasciume in direzione SO, lascia a sinistra la traccia per il Monte Maniglia, quindi piega deciso verso N. Ora su arrotondati pendii pascolivi, il sentiero lascia sulla destra il piccolo Lago dell'Autaret 11 (raggiungibile per prati in qualche minuto), e continua la salita con percorso anche troppo serpeggiante. Attraversate interminabili distese prative 12, il sentiero tocca una truna in parte diroccata e finalmente punta deciso verso il Colle dell'Autaret 13, che si raggiunge con un traverso non eccessivamente ripido tra sfasciumi e magra erba.

Il termine di confine presente sul colle ha un'età di circa due secoli. Negli anni 1823-1825, infatti, è stata attuata una revisione dei confini tra Stato Sabaudo e Francia, che ha visto impegnati gli ingegneri militari di entrambe le parti in una ricognizione sui luoghi. La revisione è stata la conseguenza della Restaurazione del 1815, seguita alla sconfitta di Napoleone. Il lavoro diplomatico ha portato alla stesura di descrizioni dei confini, carte geografiche e sistemazione di cippi confinari lungo tutto l'arco alpino, posizionati in modo che da ciascuno si potessero vedere quello precedente e quello successivo. Su ogni cippo erano impressi gli stemmi delle rispettive casate regnanti: da un lato il giglio di Francia, dall'altro la croce Sabauda.

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Accessi

Da Costigliole Saluzzo si risale la Valle Varaita fino all'abitato di Casteldelfino. Al termine dell'abitato si svolta a sinistra per Bellino e si risale il vallone fino a Sant'Anna di Bellino (borgata Gardetta). Si prosegue per alcune centinaia di metri su agevole strada sterrata fino ad un bivio a quota 1482 (disponibili parecchi posti auto in due piccoli piazzali), presso la Fontana fredda, oltre il quale la strada è interdetta al traffico privato.

Note

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Pernottamento

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Cartografia

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Ultimo aggiornamento

Attenzione! L'ultimo sopralluogo effettuato risale a molti anni fa. Il sentiero può aver subito variazioni, risultare danneggiato o anche non più percorribile!

Ultimo sopralluogo: Estate 2006

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Valerio79

lunedì 22 agosto 2011

[ 79.41.*.*]

Itinerario molto bello. Permette di camminare in ambiente di alta montagna su pascoli molto aperti. Pendenza moderata, fin troppo come indicato nella descrizione. Contate un 10% in più rispetto ai vostri dislivelli abituali. Ora la catena è stata rimossa. Si passa su di un sentiero allargato mai inferiore ad 1,5m in larghezza. Sentiero totalmente privo di difficoltà. Saluti

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6 - A monte della Gola delle Barricate, il paesaggio torna ad aprirsi (2006)
6 - A monte della Gola delle Barricate, il paesaggio torna ad aprirsi (2006)
7 - Il torrente che scende dal Vallone dell'Autaret è il responsabile della profonda Gola delle Barricate (2006)
7 - Il torrente che scende dal Vallone dell'Autaret è il responsabile della profonda Gola delle Barricate (2006)
1 - Rocca Senghi dal bivio per Grange Cruset (2006)
1 - Rocca Senghi dal bivio per Grange Cruset (2006)
8 - Il bivio per il Colle di Bellino, poco prima delle Grange Autaret (2006)
8 - Il bivio per il Colle di Bellino, poco prima delle Grange Autaret (2006)
2 - Grangia a Pian Ceiol (2006)
2 - Grangia a Pian Ceiol (2006)
13 - L'ottocentesco termine di confine al Colle dell'Autaret, con incisa la Croce Sabauda (2006)
13 - L'ottocentesco termine di confine al Colle dell'Autaret, con incisa la Croce Sabauda (2006)
11 - Il Lago dell'Autaret (2006)
11 - Il Lago dell'Autaret (2006)
4 - Grange a Pian Ceiol (2006)
4 - Grange a Pian Ceiol (2006)
3 - Pian Ceiol e l'imbocco della Gola delle Barricate (2006)
3 - Pian Ceiol e l'imbocco della Gola delle Barricate (2006)
12 - In cammino verso il Colle dell'Autaret, la depressione visibile sullo sfondo (2006)
12 - In cammino verso il Colle dell'Autaret, la depressione visibile sullo sfondo (2006)
10 - La conca pascoliva sede delle Grange Autaret (2006)
10 - La conca pascoliva sede delle Grange Autaret (2006)
5 - Pian Ceiol (2006)
5 - Pian Ceiol (2006)
9 - Grange Autaret (2006)
9 - Grange Autaret (2006)