Itinerario 10.10

10.10 La Via del Sale: Colle di Tenda - Colle della Perla - Colle della Boaria - Rifugio Don Barbera

La Via del Sale: Colle di Tenda (1871 m) - Fort Central (1908 m) - Col de Cannelle (1874 m) - Col de la Vallette (2187 m) - Colle della Perla (2086 m) - Colle della Boaria (2102 m) - Plan Ambreuge (2114 m) - Colle dei Signori (2107 m) - Rifugio Don Barbera (2079 m)

+822 / -614

Dislivello [m]

4:50 - 5:30

Tempo [h:mm]

15208

Distanza [m]

E 

Difficoltà

Tipologia

123456789101112

Periodo consigliato [mese]

Traversata lunga, non eccessivamente faticosa, ma di grandissimo fascino. Il tracciato, che si svolge a lungo su vecchie mulattiere militari di fine Ottocento, è sempre estremamente panoramico. Dal Colle della Boaria al Rifugio Don Barbera si attraversa un ambiente carsico tra i più importanti delle Alpi, con doline, inghiottitoi e bianchissime rocce calcaree, senza che un solo albero né arbusto riesca a crescere in questo paesaggio quasi lunare. Attenzione ai problemi di orientamento in caso di scarsa visibilità. Tutto il percorso si snoda non lontano (toccandola solo per brevissimi tratti) ad un'altra strada ex militare, più recente, oggi nota come "La Via del Sale" e aperta al traffico privato cinque giorni alla settimana.

Carta schematica - Itinerario 10.10

Mappa su base © OpenStreetMap contributors, SRTM; map style © OpenTopoMap - licenza CC-BY-SA

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Profilo altimetrico - Itinerario 10.10
A Da Colle di Tenda (1871 m) a: Dislivello [m] Tempo [h:mm] Distanza [m] Difficoltà Segnavia
B Fort Central (1908 m) +43 / -6 0:15 753 T =
C Col de Cannelle (1874 m) +49 / -46 0:25 - 0:30 1676 T =
D Col de la Vallette (2187 m) +368 / -52 1:25 - 1:35 3516 E =
E Colle della Perla (2086 m) +433 / -218 2:20 - 2:35 6885 E =
F Colle della Boaria (2102 m) +545 / -314 2:50 - 3:10 8259 E =
G Plan Ambreuge (2114 m) +766 / -523 4:15 - 4:45 12969 E =
H Colle dei Signori (2107 m) +822 / -586 4:45 - 5:25 15024 E =
I Rifugio Don Barbera (2079 m) +822 / -614 4:50 - 5:30 15208 E =

Dal Colle di Tenda (1871 m) si segue l'Itinerario 10.01 fino al Col de la Vallette (2187 m, 1:25 - 1:35 ore dal Colle di Tenda).
Il valico è un piccolo crocevia: a destra si stacca una traccia per il Fort Tabourde, sempre verso destra prosegue la vecchia mulattiera militare per il Fort Pepin (già Forte Pepino), a sinistra, un sentiero scende in direzione del vicino Colletto Campanin e della rotabile ex militare proveniente dal Colle di Tenda, diritto si trova il sentiero per il Colle della Perla.
Imboccata quest'ultima direzione, il sentiero s'innalza a tagliare i tornanti della mulattiera militare per Fort Pepin, incrociandola due volte; la terza volta che si torna sulla mulattiera, la si segue per un tornante poi, al successivo tornante verso sinistra, si riprende il sentiero che si stacca a destra. Delle due tracce si tiene quella più a sinistra, che porta nuovamente sulla mulattiera militare proprio in corrispondenza di un bivio: qui si lascia finalmente a destra la mulattiera per il Fort Pepin e si prosegue innanzi lungo il sentiero per il Colle della Perla.
Il piacevolissimo sentiero (anche questo una vecchia mulattiera militare la cui sede appare ancora evidente in molti tratti) taglia in piano il versante nord della Cime de Pepin, stacca a destra una traccia per il Fort Pepin, lascia a sinistra la diramazione per la Cima del Becco, ne aggira i contrafforti sudorientali ed infine inizia una lenta e costante discesa sul Colle della Perla (2086 m, 0:55 - 1:00 ore dal Col de la Vallette), ove si trovano i ruderi di un ricovero militare.

Ermanno Carlotto, classe 1878 di Ceva, è stato imbarcato sul torpediniere Elba, di stanza nelle acque cinesi a difendere gli interessi italiani nell'area. Alla testa dei suoi uomini, un distaccamento di 20 fucilieri di marina, cadde ferito a morte il 19 giugno del 1900 in un furioso combattimento per la difesa di Tien-Tsin da un assalto di rivoltosi durante la ribellione nazionalista contro gli stranieri.
Il suo comportamento gli valse la medaglia d'oro al Valor Militare alla memoria, ma tali dovettero essere le sue gesta che a Carlotto furono intitolati: una cannoniera fluviale entrata in servizio nel 1921 stanziata in oriente; una grande caserma nella concessione italiana di Tien-Tsin, inaugurata nel 1926; un reggimento di fanteria di marina dal 1991 al 2013; la caserma di Brindisi che ospita la brigata San Marco; ed infine, anche il Ricovero della Perla!

[Marittime n.56 Agosto 2016, pp.17-19]

Sul valico si ignorano i due rami della strada sterrata che lo attraversa: a sinistra verso la vicinissima e ormai nota carrabile ex militare proveniente dal Colle di Tenda, a destra verso la Vacherie de Valmaurina. Si continua invece sul sentiero che si tiene sul crinale, guadagna quota con poche svolte, aggira le pendici sudorientali della Cima del Cuni e ridiscende al sottostante Colle della Boaria (2102 m, 0:30 - 0:35 ore dal Colle della Perla) 4, attraversato dalla solita carrabile ex militare e anche sede dei ruderi di un grosso ricovero militare.

Come il Ricovero della Perla, con il quale condivide pianta e anno di costruzione, anche il Ricovero della Boaira (non è un errore di battitura ma il toponimo originale del valico e del ricovero) viene realizzato quasi certamente negli anni 1888-89. Intitolato al Maresciallo Vincenzo Ghigo, lungo 54 metri, il ricovero era suddiviso in due corpi, indipendenti ma uniti tra loro dal piccolo locale riservato agli ufficiali; poteva ospitare 112 uomini paglia a terra, o una settantina su brande da campo. La muratura era in pietra e calce, con tetto originariamente in lose, poi rimpiazzato dalla copertura piana alla "Hausler" nel corso dei vari interventi di manutenzione. In previsione della seconda guerra mondiale, venne ristrutturato per l'ennesima volta, con l'aggiunta di parti in calcestruzzo, conservatesi fino ai giorni nostri.

[Marittime n.55 Aprile 2016, pp.3-17]

Ancora una volta ci si trova su un crocevia: si ignorano a destra il ramo della sterrata che prosegue verso il Colle dei Signori ed un sentiero, sempre per il Colle dei Signori, via Vallon de Malabergue; a sinistra si trascurano la sterrata ex militare per il Colle di Tenda e il sentiero (segnavia L25B) per Limone Piemonte via Vallone della Boaria.
Attraversata la sterrata, si continua quindi sul sentiero (sempre la vecchia mulattiera militare di cui restano solo poche tracce) che riprende la salita lungo il filo di cresta 5. Un sentierino taglia un tornante della vecchia mulattiera e vi ci si ricongiunge poco sopra; valicata una selletta prativa, si tagliano lungamente i fianchi sudorientali della Testa Ciaudon, alternando comodi tratti pianeggianti a brevi salite (una frana con un fronte di alcune decine di metri si attraversa senza difficoltà), ed infine ci si immette su una incompiuta mulattiera ex militare. Il ramo di sinistra della mulattiera guadagna la vicina Colla Piana di Malaberga (nei pressi della quale si trova la Capanna Morgantini, rifugio utilizzato per scopi scientifici e speleologici); il ramo di destra punta all'ancora lontano Colle dei Signori.
Svoltando a destra si oltrepassa quasi subito un rudere, poi si continua a salire, a lungo ma con pendenze tutt'altro che proibitive, tagliando il quota la zona carsica dello Chevolail (Scevolai) 9, con paesaggi davvero caratteristici. Quando si arriva ad un bivio (segnato da vecchi segnavia in vernice arancione) si tiene la sinistra (indicazione Col des Schistes) 6, ritrovando la recente tracciatura a tacche bianco-rosse.
Il sentiero si cala in un avvallamento, stacca a sinistra una evidente traccia e continua a perdere quota. Al successivo bivio, le tacche arancioni mandano a sinistra, ma bisogna invece proseguire diritti in discesa tra prati puntando alla non lontana malga che appare poco più in basso. Dopo alcuni minuti si incontra un ulteriore biforcazione, questa volta segnalata da una recente palina segnavia: si lascia a sinistra la traccia per il Passo Scarason e si continua verso destra, portandosi in breve sulla rotabile ex militare incontrata tante volte.
Ci si trova qui nel bel mezzo della conca carsica nota come Plan Ambreuge (Pian Ambrogi, 2106 m, 1:25 - 1:35 ore dal Colle della Boaria) 78.

«La conca carsica di Pian Ambrogi raccoglie le precipitazioni meteoriche in tre diversi punti di assorbimento, dove confluiscono piccoli rii provenienti dai versanti. Il punto centrale, un inghiottitoio costituito da una cavità subito intasata dai detriti, si trova accanto alla baita del pastore. Le acque penetrano nelle cavità sottostanti e, con un percorso che lo speleologo può solo immaginare in quanto in gran parte non è percorribile, fuoriescono in superficie nel punto inferiore del massiccio, in corrispondenza del contatto con le rocce impermeabili. Nei massicci carsici, però, non sempre vi è identità tra gli spartiacque sotterranei e quelli di superficie, poiché l'acqua scorre lungo gallerie e condotte generalmente impostate secondo la giacitura degli strati o di faglie. Le acque raccolte dall'inghiottitoio di Pian Ambrogi non fluiscono infatti in direzione del territorio francese, bensì, come dimostrato da una colorazione, in direzione opposta, verso la valle del Pesio, uscendo all'esterno nella risorgenza del Pis del Pesio».

[Marguareis per viaggiatori]

La malga vista dall'alto si trova ora poco lontana, verso destra, ma l'itinerario prosegue lungo la rotabile sterrata verso sinistra. Si trascurano varie diramazioni o sentieri che da essa si dipartono (alcune segnalate con tacche di vernice), camminando per circa 700 metri sulla rotabile, fino a trovare, sulla sinistra (cartello su roccia) la vecchia mulattiera militare per il Colle dei Signori.
La mulattiera serpeggia a lungo seguendo le ondulazioni e l'orografia del terreno, tra roccette e magra erba, lascia a destra una vecchia vasca per la raccolta delle acque e, dopo un'ultima breve risalita, scende nuovamente sulla strada sterrata proprio in corrispondenza del Colle dei Signori (in passato più noto come Colle del Lago dei Signori, 2111 m, 0:30 - 0:40 ore da Plan Ambreuge) 2.

Con questo nome è nota la vecchia mulattiera militare che collegava tutti i ricoveri e le fortificazioni facenti parte del Campo trincerato del Colle di Tenda, partendo dai pressi del Forte Pepino per arrivare dapprima al Colle dei Signori e, in seguito, prolungata fino al Monte Frontè. In questo itinerario, che ne segue abbastanza fedelmente il tracciato, sono numerosi i tratti in cui la vecchia sede appare ancora evidente e consente di camminare agevolmente ad oltre duemila metri di quota.

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Il Colle dei Signori, è anche noto con il toponimo di Colle del Lago dei Signori, che fa riferimento al fantomatico 'Lago dei Signori', sebbene in zona non sia presente alcuno specchio d'acqua. In realtà il lago, scomparso da quasi mezzo millennio a causa del progressivo interramento e parzialmente trasformatosi in torbiera, era ubicato nell'attuale Piana della Chiusetta, allo sbocco verso valle del Vallone dei Maestri.

[La Guida del Parco Alta Valle Pesio e Tanaro]

Immancabile il crocevia al valico, attraversato dalla sterrata ex militare proveniente dal Colle di Tenda (destra) e diretta a Monesi (sinistra). A sinistra della sterrata si staccano nell'ordine la traccia diretta a Punta Marguareis, il sentiero per il vicino Rifugio Don Barbera e un'altra strada sterrata che scende al rifugio e poi nel Vallone dei Maestri 3. A destra arriva il sentiero proveniente dal Colle della Boaria per il Vallon de Malabergue.
Utilizzando indifferentemente il sentiero o la strada per il Vallone dei Maestri (avendo cura di deviare verso il rifugio) si scende in pochi minuti al Rifugio Don Barbera (2079 m, 0:05 ore dal Colle dei Signori) 1.

Accessi

Da Borgo San Dalmazzo si risale la Valle Vermenagna in direzione di Limone Piemonte e del Traforo di Tenda. Poche decine di metri prima dell'ingresso del traforo si svolta a destra per il Colle di Tenda (strada in uso fino alla realizzazione del traforo e attualmente asfaltata solo sul versante italiano). Presso il valico si trova qualche slargo per posteggiare alcune auto.

Note

Sebbene l'itinerario non presenti difficoltà, in caso di scarsa visibilità si possono incontrare problemi di orientamento tra il Colle della Boaria e il Rifugio Don Barbera. Si raccomanda di non abbandonare la segnaletica orizzontale, sebbene la commistione di tacche arancioni (che indicano vari tracciati nella zona oltre a quello qui descritto) con le nuove tacche bianco-rosse (da seguire), può ulteriormente trarre in inganno.

Pernottamento

--

Cartografia

[Fra n.16] [AsF n.3] [Blu n.2] [IGC n.114] [IGC n.8]
I riferimenti dettagliati alle carte sono disponibili nella sezione Bibliografia.

Ultimo aggiornamento

Ultimo sopralluogo: Primavera 2014

[Ultimo aggiornamento scheda: Estate 2022]

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4 - Il Colle della Boaria con i ruderi del ricovero militare (2014)
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6 - Panorama dai pressi del Col des Schistes (2014)
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3 - Il vecchio Rifugio Don Barbera e il Vallone dei Maestri dal Colle dei Signori (2006)
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7 - Plan Ambreuge (2014)
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9 - L'ampia area dello Scevolai (Chevolail), con i tipici fenomeni carsici (2014)
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2 - Non sempre si arriva al Colle dei Signori in fuoristrada... (2006)
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1 - Il nuovo Rifugio Don Barbera (2006)
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