Itinerario 10.16

10.16 Vallone di San Giovanni, q.1470 - Colle della Boaria - Colle della Perla - Vallone di San Giovanni, q.1460

Vallone di San Giovanni, q.1470 (1470 m) - bivio presso Gias sottano della Perla (1652 m) - Colle della Boaria (2102 m) - Colle della Perla (2086 m) - Lago della Perla (2028 m) - bivio presso Gias sottano della Perla (1652 m) - Vallone di San Giovanni, q.1460 (1460 m)

+741 / -741

Dislivello [m]

3:45 - 4:15

Tempo [h:mm]

9680

Distanza [m]

E 

Difficoltà

Tipologia

123456789101112

Periodo consigliato [mese]

Una bella salita in un vallone piuttosto selvaggio: il sentiero, caratterizzato nel primo tratto da ampi pascoli, si incunea poi nell'angusto Vallone di San Giovanni fino al Colle della Boaria. Se non ci si preoccupa a seguire labili tracce di sentiero, la discesa può avvenire attraverso il Colle della Perla e l'omonimo vallone. Possibili problemi di individuazione del percorso, in questo caso, si hanno a valle del Gias della Perla.

Carta schematica - Itinerario 10.16

Mappa su base © OpenStreetMap contributors, SRTM; map style © OpenTopoMap - licenza CC-BY-SA

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Profilo altimetrico - Itinerario 10.16
A Da Vallone di San Giovanni q.1470 (1470 m) a: Dislivello [m] Tempo [h:mm] Distanza [m] Difficoltà Segnavia
B bivio presso Gias sottano della Perla (1652 m) +185 / -3 0:35 - 0:40 1570 E L15 » L25
C Colle della Boaria (2102 m) +636 / -4 1:50 - 2:05 3522 E L25
D Colle della Perla (2086 m) +733 / -117 2:20 - 2:35 4903 E GTA
E Lago della Perla (2028 m) +728 / -175 2:25 - 2:45 5356 E L16 » =
F bivio presso Gias sottano della Perla (1652 m) +738 / -556 3:20 - 3:45(1) 8110 E (2) L25B
G Vallone di San Giovanni q.1470 (1470 m) +741 / -741 3:45 - 4:15 9680 E L15 » L25

(1) I tempi di percorrenza tra il Lago della Perla e il bivio presso il Gias sottano della Perla possono aumentare in base alle condizioni in cui si trova il sentiero.
(2) La difficoltà può diventare E/EE per problemi di individuazione del sentiero.

Dal minuscolo posteggio al termine della strada sterrata nel Vallone di San Giovanni, q.1460 (1460 m circa), si prosegue la salita su una pista forestale che compie subito due ripidi e stretti tornanti. Poco oltre la pista si biforca: si trascura il ramo di destra (chiuso da una sbarra) e ci si tiene a sinistra (indicazioni per "Via Ferrata").

Il ramo di destra della pista, che costituirebbe il percorso ufficiale del segnavia L15, termina presso un pianoro. Qui un sentiero, invaso da vegetazione erbacea, si stacca a sinistra, supera un ponticello in legno, rientra nel bosco e si ricongiunge al ramo di sinistra della pista sterrata. Il tratto, meno agevole e pure un poco più lungo, è sconsigliato.

La pista sterrata sale per un breve tratto nella faggeta, tocca le Maire Valletta, stacca a destra il sentiero per il Lago Terrasole e, pochi metri dopo, termina.
Un sentiero prosegue verso sud, attraversa un pianoro al centro del quale si ergono i ruderi di alcune maire 11, e stacca ancora a destra un raccordo, meno evidente, sempre per il Lago Terrasole. Si svolta a sinistra, passando ai piedi delle pareti del Bec Valletta, dove ha inizio la via ferrata. Il sentiero serpeggia nell'ondulato vallone e, intorno a quota 1590, si biforca: si ignora la traccia che prosegue innanzi per il Colletto Campanin (segnavia L15) e ci si tiene a sinistra (segnavia L25).
Si scende a guadare il torrente, costeggiando poi in sinistra idrografica la profonda forra scavata dallo stesso corso d'acqua 4. Si arriva così al bivio presso il Gias sottano della Perla (1652 m circa, 0:35 - 0:40 ore dal Vallone di San Giovanni q.1460): a destra si continua per il Colle della Perla (segnavia L25B), a sinistra per il Colle della Boaria (sempre segnavia L25).

Il Gias sottano della Perla, dove si trovano un rudere in pietra e un recente edificio in legno 5, è ben visibile dal bivio. Da questo punto, specie in estate, la vegetazione erbacea invadente può creare problemi ad individuare il percorso. Per il Colle della Boaria, se non si ha la fortuna di passare dopo che il sentiero è stato decespugliato, bisogna comunque puntare allo sbocco del Vallone della Boaria: non appena si guadagna un po' di quota il sentiero torna evidente.
Analogo discorso, ma con condizioni anche peggiori, per chi vuole compiere un anello e rientrare dal Colle della Perla, poiché il tratto invaso dalla vegetazione è più lungo.

Imboccata quest'ultima direzione, la salita riprende con pochi ampi tornanti lungo il pendio prativo che porta all'imbocco del Vallone della Boaria. I tornanti si fanno presto stretti e piuttosto ripidi, su fondo ghiaioso, e portano ad una sorta di gola, che si percorre in costa sul versante destro orografico. Usciti dalla gola si passa in sinistra orografica e si rimonta un'erta balza con molti tornanti, mai eccessivamente faticosi.
Si prosegue a lungo sul fianco del vallone, ora con pendenze meno accentuate; si ignorano una traccia a destra e, poco oltre, anche una traccia sulla sinistra. Un breve strappo con alcune svolte porta al soprastante pianoro prativo 10, che si attraversa per intero. Al termine del pianoro la pendenza si fa nuovamente accentuata: si rimonta l'ultima balza tra erba e roccette e si giunge al Colle della Boaria 23 (2102 m, 1:15 - 1:25 ore dal bivio presso il Gias sottano della Perla), caratterizzato dalla presenza di ruderi di un grosso ricovero militare ottocentesco.
Sul valico si attraversa la sterrata ex militare Monesi - Colle di Tenda e si sale lungo il sentiero che taglia le pendici orientali della Cima di Cuni. Il sentiero poi discende con qualche tornante, tra splendide praterie alpine 9, fino al Colle della Perla (2086 m, 0:30 ore dal Colle della Boaria), ove si trovano i ruderi di un secondo ricovero militare.

Ermanno Carlotto, classe 1878 di Ceva, è stato imbarcato sul torpediniere Elba, di stanza nelle acque cinesi a difendere gli interessi italiani nell'area. Alla testa dei suoi uomini, un distaccamento di 20 fucilieri di marina, cadde ferito a morte il 19 giugno del 1900 in un furioso combattimento per la difesa di Tien-Tsin da un assalto di rivoltosi durante la ribellione nazionalista contro gli stranieri.
Il suo comportamento gli valse la medaglia d'oro al Valor Militare alla memoria, ma tali dovettero essere le sue gesta che a Carlotto furono intitolati: una cannoniera fluviale entrata in servizio nel 1921 stanziata in oriente; una grande caserma nella concessione italiana di Tien-Tsin, inaugurata nel 1926; un reggimento di fanteria di marina dal 1991 al 2013; la caserma di Brindisi che ospita la brigata San Marco; ed infine, anche il ricovero al Colle della Perla!

[Marittime n.56 Agosto 2016, pp.17-19]

Per chiudere un anello è possibile la discesa via Lago della Perla. Il percorso, ormai poco frequentato, tende a tratti a perdersi nei pascoli tra l'erba alta, ma è comunque ancora rintracciabile.

Al colle si attraversa a destra l'intaglio roccioso e ci si ritrova sulla sterrata ex militare già toccata in precedenza. Si segue la rotabile verso sinistra 1 per oltre mezzo chilometro, poi si imbocca, sulla destra, la pista sterrata che scende serpeggiando al Lago della Perla (2028 m, 0:05 - 0:10 ore dal Colle della Perla) 7 e al vicino gias.
Presso l'edificio la pista termina e si prosegue su sentiero (tratto iniziale nascosto dalla vegetazione) che scende verso ovest 8. Dopo poche decine di metri il sentiero attraversa una conchetta invasa da vegetazione nitrofila e piega deciso a nord. Si perde quota con un traverso finché, con una brusca svolta a destra (est), si passa un piccolo rio e ci si porta in un ampio pianoro, ancora caratterizzato dalla vegetazione nitrofila tipica dei luoghi di stabulazione degli animali. Al termine del lungo tratto pianeggiante il sentiero riprende la discesa, tra erba e arbusti. Si superano un piccolo rio, poi si scende un piccolo costone alla confluenza tra il rio appena superato ed un altro corso d'acqua.
Oltre la confluenza, ci si sposta sulla destra orografica del vallone 6, fiancheggiando il torrente per un lunghissimo tratto. Sono pochi i segnavia gialli e, tra l'erba alta e le tracce del bestiame, in alcuni tratti non è facile seguire il sentiero. In ogni caso si tiene come riferimento il Gias sottano della Perla, avvicinandosi al quale però la presenza di vegetazione invadente aumenta.
Il sentiero sfila a destra del rudere in pietra e del vicino e recente edificio in legno: proprio tra le due costruzioni, il sentiero piega ad est, scende a guadare un rio e si ricongiunge al percorso dell'andata, all'altezza del bivio presso il Gias sottano della Perla (1652 m, 0:55 - 1:00 ore dal Lago della Perla), Da qui si rientra alla partenza dell'itinerario nel Vallone di San Giovanni, q.1460 (1460 m, 0:25 - 0:30 ore dal bivio presso il Gias sottano della Perla).

Accessi

Da Borgo San Dalmazzo si risale la Valle Vermenagna fino a Limone Piemonte. All'inizio del paese si tiene la sinistra per Corso Torino (Stazione FF.SS.), poi si sottopassano i binari e si percorre Via Valleggia, quindi Via Almellina. Si prosegue in Via San Giovanni fino all'omonima chiesetta; poco oltre, presso i Casali Brick, inizia una strada sterrata che sale verso le Maire Roccarossa e termina presso un minuscolo spiazzo, dove è possibile posteggiare 3 o 4 auto.
Chi non avesse intenzione di percorrere in auto lo sterrato, deve mettere in conto un ulteriore tratto a piedi di 1930 m, per un dislivello di +199/-0 m ed un tempo di percorrenza di 0:40 - 0:45 ore in salita (0:30 - 0:35 ore in discesa).

Note

Il tratto compreso tra il Lago della Perla e il bivio presso il Gias sottano della Perla si svolge a tratti su labili tracce; è sconsigliato sia in caso di scarsa visibilità sia in piena estate quando, se non si ha la fortuna di passare dopo che il sentiero è stato decespugliato, la vegetazione erbacea (e le ortiche presso il gias sottano) ostacolano non poco il cammino e di fatto nascondono la traccia e le rade tacche segnavia. Il tutto in attesa di una radicale manutenzione.

Pernottamento

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Cartografia

[Fra n.16] [AsF n.4] [Blu n.2] [IGC n.114] [IGC n.8]
I riferimenti dettagliati alle carte sono disponibili nella sezione Bibliografia.

Ultimo aggiornamento

Ultimo sopralluogo: Primavera 2017

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QR Code - Itinerario 10.16

Alex72

mercoledì 21 agosto 2019

[ 91.253.*.*]

Percorso effettuato il 13.08.19 con variante di anello più lungo oltre il lago della Perla fino a Bric Campanino (45 min dal Colle della Perla): sulla mia carta (vecchia) lì è segnato sentiero L15 che rientra sul versante dx del vallone S. Giovanni: ci sono solo tracce di sentiero non segnato ormai in disuso, vegetazione alta e terreno a tratti paludoso ( 1,5 h a Maire Valletta). Sconsiglio tale rientro! Nell'ascesa al Colle della Boaria avvistamento di camoscio solitario sotto la Testa Ciaudon.

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10 - Un tratto di sentiero nel Vallone della Boaria (2017)
10 - Un tratto di sentiero nel Vallone della Boaria (2017)
6 - Orchiedea (2017)
6 - Orchiedea (2017)
11 - I ruderi delle maire che si incontrano poco dopo la partenza del sentiero (2017)
11 - I ruderi delle maire che si incontrano poco dopo la partenza del sentiero (2017)
5 - Il ruderi in pietra al Gias sottano della Perla (2017)
5 - Il ruderi in pietra al Gias sottano della Perla (2017)
1 - L'alto Vallone della Perla (2014)
1 - L'alto Vallone della Perla (2014)
9 - Senecio capitato (2017)
9 - Senecio capitato (2017)
4 - La profonda forra costeggiata dal sentiero, non distante dal Gias sottano della Perla (2017)
4 - La profonda forra costeggiata dal sentiero, non distante dal Gias sottano della Perla (2017)
7 - Il piccolo Lago della Perla (2017)
7 - Il piccolo Lago della Perla (2017)
8 - Il Vallone della Perla (2017)
8 - Il Vallone della Perla (2017)
2 - Il Colle della Boaria  con i ruderi del ricovero militare (2014)
2 - Il Colle della Boaria con i ruderi del ricovero militare (2014)
3 - Palina segnavia al Colle della Boaria (2014)
3 - Palina segnavia al Colle della Boaria (2014)