07.14 San Bartolomeo di Chiusa di Pesio - Tetto Ciccioni - Osservatorio Astronomicodi Colletta Morteis
San Bartolomeo di Chiusa di Pesio (752 m) - Tetto Ciccioni (978 m) - Stalle Ciccioni (1161 m) - Sella Morteis (1450 m) - Osservatorio Astronomicodi Colletta Morteis (1468 m)
+716 / -0
Dislivello [m]
2:00 - 2:15
Tempo [h:mm]
3925
Distanza [m]
E
Difficoltà
Tipologia
123456789101112
Periodo consigliato [mese]
Non è la via più breve per giungere a Sella Morteis, e nemmeno la più
agevole. Tuttavia il sentiero gode a lungo di una buona esposizione, ed è adatto
alla primavera e all'autunno. Per i sentieri non proprio in ottimo stato e per
il dedalo di piste, mulattiere e sentieri che si incrociano in continuazione, serve
un pizzico di concentrazione in più del solito, ma il tutto può risultare perfino divertente.
Ottimo il panorama sulla pianura e il Massiccio del Marguareis dall'Osservatorio.
A
San Bartolomeo
di
Chiusa di Pesio
(752 m)
si imbocca la piccola stradina asfaltata contraddistinta dalla
segnaletica stradale "Garuci segue numerazione".
Alle spalle del civico n.159 si rintraccia la partenza del sentiero vera e propria,
segnalata da una palina (forse segnavia H15).
Un sentierino un po' malandato sale nel bosco, sulla sinistra idrografica del
Rio Paglietta.
Dopo aver incrociato un altro esile sentiero si raggiunge un grosso pilone votivo:
poco oltre bisogna lasciare innanzi il sentiero che prosegue per
Paglietta
(all'ultimo rilevamento risultava chiuso e impraticabile)
e svoltare a destra su un altro esile sentierino.
In qualche minuto, con pendenze decise, ci si porta sul soprastante sentiero che collega
San Bartolomeo
a
Paglietta.
Di fatto lo si incrocia, perché pochi metri a sinistra riprende verso nord-ovest
la traccia diretta a
Tetto Ciccioni.
La salita nel castagneto, ripida, avviene grazie ai segnavia sugli alberi:
questi guidano fino ad una sorta di pista inerbita. Si ignora il ramo di destra
e si continua a salire fino ad entrare nella borgata di
Tetto Ciccioni
(978 m, 0:35 - 0:40 ore da
San Bartolomeo
di
Chiusa di Pesio, fontana).
Appena entrati nella borgata si trascura a sinistra il sentiero che riscende a
Paglietta
e
San Bartolomeo,
e si continua invece sulla viuzza tra le case con fondo in cemento che si immette
su una strada sterrata proveniente da valle.
La si attraversa, andando ad imboccare la mulattiera (segnavia H15)
ai piedi di un pilone votivo.
Indovinando un po' il percorso, si raggiunge la grossa casa a monte
della borgata
1:
pochi gradini in pietra e qualche metro di sentiero conducono
su un'altra mulattiera, che sale nel bosco e poi si immette
su una pista sterrata.
Si svolta a destra, seguendola per poche decine di metri, fino ad incontrare, sulla
sinistra, un piccolo sentiero (palina) che si inerpica nel bosco.
Continuando sulla pista sterrata si stacca a sinistra un ulteriore sentiero
sempre per le
Stalle Ciccioni.
Il sentierino s'innalza deciso, con molti tornanti, e raggiunge alcune stalle dirute
2.
A onor del vero, una palina tra alcuni ruderi identifica la località come
Bric Ciccioni.
Il cocuzzolo si trova un poco a nord-ovest, e la denominazione della
vecchia borgata non mi è nota.
Tra i ruderi si ignora il sentiero che si stacca a destra (arrivo della variante sopra citata)
e si continua a salire a sinistra. Finalmente su buon fondo, il sentiero traversa in
modesta salita all'interno di un giovane bosco d'invasione, si sposta sul versante destra
del crinale e tocca i ruderi delle
Stalle Ciccioni
(1161 m, 0:35 ore da
Tetto Ciccioni).
Tornati a sinistra del crinale, al quale ci si tiene comunque sempre paralleli,
si prosegue nell'ascesa, e si trascurano un prima traccia a destra ben poco evidente,
poi una diramazione sempre sulla destra.
Si tratta di partenza e arrivo di una sorta di scorciatoia, di fatto parallela al
tracciato principale e meno agevole. La seconda diramazione, molto evidente,
può creare qualche dubbio sulla direzione da seguire percorrendo il sentiero
il discesa, durante il ritorno; non essendoci segnavia né paline bisogna ricordarsi di
tenersi a destra.
Il sentiero continua la salita nel bosco
3
fino ad una selletta nei pressi della
modesta elevazione della
Rocca di Vinchiet;
qui ci si immette sulla strada sterrata proveniente da valle, proprio nel punto in cui
termina.
La strada può costituire una alternativa, meno scomoda ma più lunga, per ritornare a
Tetto Ciccioni.
Bisogna in questo caso seguire la sterrata, in discesa, ignorando un paio di mulattiere che si
staccano a destra. Si deve invece imboccare il bivio a sinistra con la pista
forestale che sale in breve a
Combe,
piccola borgata ormai ridotta a ruderi.
Si trascurano una mulattiera a sinistra praticamente tra le case, una pista
ancora a sinistra e si imbocca la successiva strada sterrata sulla destra.
Quando la sterrata compie un tornante a destra, stacca a sinistra una brevissima
diramazione che porta a
Tetto Ciccioni.
Un ampio sentiero, abbastanza ripido, prosegue in direzione nord-ovest verso la
Sella Morteis.
Si ignora subito a sinistra una diramazione, proseguendo innanzi
lungo il crinale nel bosco rado. Il sentiero stacca a destra una traccia
e si trasforma in una sorta di mulattiera. Più oltre si trascura ancora una
diramazione a destra e, ormai su una pista forestale
4,
ci si allontana dal crinale per aggirare la testata della
Comba Ruscun.
Un breve traverso conduce infine alla
Sella Morteis
(1450 m, 0:45 - 0:55 ore dalle
Stalle Ciccioni)
6,
vero crocevia in cui convergono strade e sentieri da tutte le direzioni.
La prima pista che si incontra a destra rimonta in pochi minuti il crinale fino
all'arrotondata elevazione che ospita
l'Osservatorio astronomico di Colletta Morteis
(1468 m, 0:05 ore dalla
Sella Morteis)
5.
Nei pressi della
Sella Morteis
è stato costruito nel 2012 un osservatorio astronomico intitolato al dottor
Francesco Vittone,
geologo di Peveragno, mancato alcuni anni prima e grande appassionato di astronomia.
L'osservatorio è stato gestito dall'Associazione Astrofili Bisalta; recentemente ampliato,
sembrerebbe avviato verso la trasformazione in rifugio escursionistico.
[-]
Accessi
Da Chiusa di Pesio si risale la Valle Pesio fino a San Bartolomeo, dove
si lascia l'auto in uno dei vari posteggi disponibili.
Verso la fine della frazione, sulla destra, la stradina asfaltata contraddistinta
dalle segnaletica "Garuci segue numerazione" costituisce la partenza dell'itinerario.
Note
--
Pernottamento
--
Cartografia
[AsF n.3] [Fra n.16] [Blu n.2] [IGC n.8] I riferimenti dettagliati alle carte sono disponibili nella sezione Bibliografia.
Ultimo aggiornamento
Ultimo sopralluogo: Inverno 2023
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Patrizia B
domenica 16 agosto 2020
[209.85.*.*]
Buongiorno, volevo solo segnalare che il percorso risulta praticamente impercorribile causa caduta alberi; inoltre il sentiero non si riscontra un chiaro tracciato. Saluti.
AlpiCuneesi.it
sabato 05 febbraio 2022
[37.163.*.*]
Ho avuto modo di ripercorrere l'itinerario e direi che la segnalazione di Patrizia B è ormai superata. Il sentiero è (abbastanza) segnalato e percorribile.
Patrizia B
domenica 16 agosto 2020
[209.85.*.*]
Buongiorno, volevo solo segnalare che il percorso risulta praticamente impercorribile causa caduta alberi; inoltre il sentiero non si riscontra un chiaro tracciato. Saluti.
AlpiCuneesi.it
sabato 05 febbraio 2022
[37.163.*.*]
Ho avuto modo di ripercorrere l'itinerario e direi che la segnalazione di Patrizia B è ormai superata. Il sentiero è (abbastanza) segnalato e percorribile.
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