Rifugio Soria Ellena (1840 m) -
Colle di Fenestrelle (2462 m) -
Rifugio Genova Figari (2009 m)
Breve traversata su buoni sentieri che tuttavia offre magnifici scenari. In particolare la
discesa dal Colle di Fenestrelle avviene al cospetto del Massiccio dell'Argentera
ai piedi del quale segue sono sempre ben visibili il grande Bacino artificiale
del Chiotas ed il vicino Lago Brocan. La zona di valico è spesso frequentata da branchi di
stambecchi.
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Dal
Rifugio Soria Ellena
(1840 m)
15
si discende sul ripido sentierino che porta al
Piano del Praiet
e alla rotabile ex militare.
La si percorre per un centinaio di metri verso destra, in direzione di
San Giacomo di Entracque,
fino a trovare il bivio sulla sinistra (1792 m, segnavia M10) per il
Colle di Fenestrelle14.
Qui parte un evidente sentiero che segue
fedelmente il tracciato di una vecchia mulattiera ormai quasi del tutto
scomparsa e risale l'intero
Vallone di Fenestrelle.
Mantenendo incredibilmente la stessa pendenza lungo tutta la salita,
il sentiero, tra ampi pascoli in basso e praterie alpine in quota,
supera dapprima i ruderi del
Gias Alvè
prima, del
Gias Balmetta
poi.
L'ascesa prosegue senza eccessiva fatica con numerosi tornanti,
talvolta tagliati da scorciatoie, mantenendosi sul versante sinistro orografico del vallone.
Volgendo brevemente a ovest il sentiero si porta su una amena selletta prativa,
poi riprende il suo tortuoso incedere verso nord.
Poco prima del colle si raggiungono il minuscolo
Lagarot di Fenestrelle
e quindi,
con qualche ulteriore tornante tra magra erba e pietrame, i ruderi di un ricovero
ottocentesco su un panoramico poggio erboso.
I ruderi appartengono al
Ricovero Fenestrelle,
intitolato al
Tenente Angelo Bertolotti.
Costruito nel 1888 ed utilizzato fino al secondo conflitto mondiale,
era in grado di ospitare un presidio di 10 uomini paglia a terra.
I coniugi Boggia, nella loro guida "La Valle Gesso", indicano invece
il ricovero come intitolato «alla memoria di Angelo Bortolo, del 1° Rgt. Alpini,
caduto sull'Ortigara nel corso della Prima Guerra Mondiale».
[Fortificazioni Valle Gesso, pp.92-93]
Una breve discesa precede l'ultima risalita, tra pietrame, che conduce al
Colle di Fenestrelle
(2462 m, 2:00 - 2:15 ore dal
Rifugio Soria Ellena).
Splendido il panorama che si gode dal colle: alle spalle il
Monte Gelas
e gli omonimi ghiacciai
16;
di fronte, scendendo un poco oltre il valico il
Massiccio dell'Argentera
ed in basso il
Bacino del Chiotas9.
Il
Colle di Fenestrelle,
così come la zona circostante, è assai
frequentato dallo Stambecco, specialmente nel periodo invernale.
Lo Stambecco delle Alpi (Capra ibex)
1
è, nell'immaginario collettivo, il frequentatore per eccellenza delle vette alpine.
In effetti frequenta praterie alpine e pareti rocciose anche oltre i 3000m, scendendo di
poco in inverno e spingendosi fin nei fondovalle (purché non boscati) solo ad inizio
primavera, per potersi rifocillare dopo il lungo inverno.
Il maschio adulto pesa in media 100kg, la femmina circa 65kg. Sia maschi che femmine sono
dotati di corna, ad accrescimento annuale, ma di dimensione decisamente maggiore nei maschi.
Il mantello, beige chiaro in estate, scurisce in inverno fino a bruno scuro.
Pascolatore, si nutre essenzialmente di erba, integrata da muschi, licheni e foglie
di arbusti montani in particolare nel periodo invernale.
Animale gregario, forma gruppi separati di maschi e gruppi di minori dimensioni
di femmine con i piccoli, gruppi che si riuniscono solo nel periodo degli amori.
[Progetto Stambecco Alpi Cuneesi] [I Selvatici delle Alpi Piemontesi]
Poco oltre il colle, prima di incominciare la discesa nel
Vallone di Fenestrelle,
si incontrano altri due piccoli ma spettacolari laghetti
3101112.
La discesa prosegue su un terreno meno agevole, a tornanti lungo un pendio detritico.
Con una breve risalita, sempre a tornanti, ci si sposta sul versante destro orografico
del vallone, riprendendo poi a scendere tra rocce montonate, detriti e magra erba
2
con tratti a mezzacosta alternati a tornanti.
Superata un'ultima breve risalita,
la discesa riprende più decisa fino a raggiungere, con una discreta serie di serpentine,
un sottostante pianoro erboso ed a tratti acquitrinoso
8.
Attraversato il pianoro, ci si immette sulla strada sterrata che sale al
Rifugio Genova Figari.
La si segue verso sinistra ed in breve, costeggiando il
Bacino del Chiotas613
(pr. Bacino del Chiotàs)
con qualche saliscendi, si raggiunge il
Rifugio Genova Figari
(2009 m, 1:10 - 1:20 ore dal
Colle di Fenestrelle)
74.
Il
Bacino del Chiotas
è chiuso dalle due dighe del Chiotas e di Colle Laura. La
Diga del Chiotas,
ad arco-gravità
5,
è alta 130 metri ed ha un coronamento di 230 metri.
Il suo spessore varia tra i 37,5 metri alla base e i 5 metri alla cima. La
Diga di Colle Laura,
più piccola, è a gravità massiccia con andamento rettilineo.
Ha un'altezza massima di 30 metri, con una lunghezza al coronamento di 70 metri.
Il
Bacino del Chiotas
è asservito alla centrale idroelettrica Luigi Einaudi.
Intitolata nel 1999 al primo presidente eletto della repubblica italiana,
è il maggior impianto idroelettrico italiano.
Costruita tra il 1969 e il 1982, scavata interamente nella roccia,
all'epoca della sua ultimazione risultava essere il maggior impianto del genere in Europa.
Sfrutta di tre invasi, due totalmente artificiali (il già citato Chiotas e l'invaso della
Piastra) ed uno ricavato con minori opere sul preesistente
Lago della Rovina.
[-]
Già nel 1896 il Congresso Nazionale del CAI riconobbe la necessità di valorizzare
le Alpi Marittime, allora quasi sconosciute e prive di rifugi. La sezione Ligure,
incaricata di colmare questa lacuna, dopo numerosi sopralluoghi decise di
edificare un rifugio presso il
Gias del Monighet soprano,
nel
Vallone della Rovina,
a quota 1914,
con lo scopo di valorizzare le vie di salita sul
Massiccio dell'Argentera.
I lavori, eseguiti a tempo di record, iniziarono il 22 luglio 1897 e terminarono
il 10 settembre. Il
Rifugio Genova,
così venne battezzato, fu inaugurato il 15 agosto dell'anno seguente.
Assieme al
Rifugio Pagarì,
le due "Opere di Montagna", presentate in scala all'esposizione
internazionale di Torino del 1911, valsero alla sezione il "Gran diploma d'Onore".
La sorte del glorioso
Rifugio Genova,
primo assoluto delle Alpi Marittime,
fu segnata definitivamente nel 1968 quando iniziarono i lavori per la costruzione della
Diga del Chiotas,
il cui invaso avrebbe sommerso per sempre l'intera area del
Gias del Monighet.
Il nuovo rifugio, che mantenne la vecchia denominazione affiancata a quella di
Bartolomeo Figari,
fu realizzato dall'ENEL sulle sponde del
Lago Brocan
e terminato nel 1975; l'inaugurazione potè avvenire però solo il
14 agosto 1981, causa il protrarsi dei lavori alla diga.
Il rifugio è dedicato ad una figura storica dei primi del Novecento,
Bartolomeo Figari,
pioniere dell'alpinismo e dello scialpinismo di inizio secolo.
Nel 1906 fu coinvolto nell'incidente che costò la vita ad
Emilio Questa,
riportando una menomazione ad un arto inferiore.
Più volte Presidente della sezione Ligure del CAI, nel dopoguerra si adoperò
moltissimo per la ricostruzione dei rifugi danneggiati durante il conflitto.
Fu Presidente Generale del CAI dal 1947 al 1956, contribuendo alla realizzazione di due
eventi che segnarono per sempre la storia del sodalizio: la nascita del Corpo
Nazionale del Soccorso Alpino, cui lasciò alla sua morte nel 1965 tutti i suoi averi,
e la conquista italiana del K2, avvenuta il 31 luglio 1954.
[Rifugi e Bivacchi della Sezione Ligure del CAI, pp.8-9]
Accessi
Il Rifugio Soria Ellena è raggiungibile con
l'.
Note
--
Pernottamento
Le opportunità di pernottamento non sono indicate nelle
escursioni giornaliere ma solo nelle tappe dei trekking.
Cartografia
[Fra n.15] [AsF n.5] [Blu n.1] [IGC n.113] [IGC n.8]
I riferimenti dettagliati alle carte sono disponibili nella sezione
Bibliografia.
2 - Camoscio (Rupicapra rupicapra) nel Vallone di Fenestrelle (2003)10 - I due laghetti che si incontrano nei pressi del Colle di Fenestrelle (2005)11 - La Cima dell'Oriol spunta tra le nuvole (2005)3 - Uno dei due laghetti che si incontrano nei pressi del Colle di Fenestrelle (2003)12 - Uno dei due piccoli ma spettacolari laghetti nei pressi del Colle di Fenestrelle (2005)14 - Il bivio per il Colle di Fenestrelle (2007)1 - Stambecco (Capra ibex) maschio (esemplare fotografato nell'alto Vallone di Moncolomb) (1990)16 - Al Colle di Fenestrelle con il Monte Gelas sullo sfondo (2015)6 - Il bacino artificiale del Chiotas, chiuso dalla Diga del Chiotas e dalla Diga di Colle Laura (2005)15 - Il Rifugio Soria Ellena (2007)8 - Il pianoro prativo che si incontra prima della sterrata per il Rifugio Genova Figari; sullo sfondo, Cima del Baus (2005)5 - La Diga del Chiotas, ad arco-gravità, alta 130m (2005)7 - Il Rifugio Genova Figari (2005)9 - Il Bacino del Chiotas dal Colle di Fenestrelle con il Massiccio dell'Argentera sullo sfondo. All'estrema destra è evidente il Colle del Chiapous, attraversato dall'itinerario 11.06 (2005)4 - Una marmotta (Marmota marmota) cena nei pressi del Rifugio Genova Figari (2003)13 - Raggi di sole sul Bacino del Chiotas (2005)
Un'escursione guidata non serve a farti trovare il sentiero, ma a farti
osservare quello che si incontra lungo il cammino.
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anto1956
giovedì 13 agosto 2015
[ 151.51.*.*]
traversata bella e facile, non troppo faticosa e molto panoramica