+1562 / -15
Dislivello [m]
+1562 / -15
Dislivello [m]
5:45
Tempo [h:mm]
-
Distanza [m]
EE •
Difficoltà
⇌
Tipologia
Escursione molto impegnativa, sia per la durata che per le costanti forti pendenze del sentiero che conduce al Passaggio dei Ghiacciai. Tutta la fatica vienen però ampiamente ripagata dagli impagabili panorami, dai piccoli laghi glaciali e dai numerosi stambecchi che qui si incontrano. Attenzione alla neve, che può essere presente anche ad inizio estate nella parte finale del percorso.
Mappa su base CTR Piemonte
A | Da San Giacomo di Entracque (1213 m) a: | Dislivello [m] (andata e ritorno) |
Tempo [h:mm] (andata e ritorno) |
Distanza [m] (andata e ritorno) |
Difficoltà | Segnavia |
---|---|---|---|---|---|---|
B | Gias sottano del Vej del Bouc (1437 m) | +239 / -15 (+254 / -254) |
1:15 (2:05) |
3730 (7460) |
T • | - |
C | Lago Bianco del Gelas (2523 m) | +1325 / -15 (+1340 / -1340) |
4:55 (8:05) |
- (-) |
E • | - |
D | Bivacco Moncalieri (2710 m) | +1512 / -15 (+1527 / -1527) |
5:30 (9:00) |
- (-) |
E/EE (1) • | - |
E | Passaggio dei Ghiacciai (2760 m) | +1562 / -15 (+1577 / -1577) |
5:45 (9:30) |
- (-) |
EE • | - |
(1) EE in caso di neve.
Da
San Giacomo di Entracque
si raggiunge il
Gias del Vej del Bouc sottano
su strada sterrata lungo
l'Itinerario 11.23.
Al
Gias del Vej del Bouc sottano
la sterrata di fatto termina.
Si lascia sulla sinistra la mulattiera che sale al
Lago del Vej del Bouc (segnavia M14)
e si prosegue diritti. Subito dopo si attraversa il torrente di fondovalle
1
su un ponte in legno; lasciato a destra il
Gias Colombo,
si prosegue sempre parallelamente al fondo del vallone, in leggera salita,
su una mulattiera che si trasforma successivamente in sentiero.
Dopo un lungo traverso in leggera salita, nei pressi di un grosso masso si lascia
il segnavia M14 che prosegue per il
Rifugio Federici Marchesini
e si imbocca a destra la deviazione (segnavia M20) per il
Bivacco Moncalieri.
Il sentiero si inerpica subito deciso nel
Vallone di Pantacreus,
mantenendosi sulla sinistra orografica del
Rio di Pantacreus
tra latifoglie miste (maggiociondolo, sorbo, ...) e vegetazione arbustiva
2.
Lasciata a sinistra la traccia che scende a guadare il rio, il sentiero si
allontana dal piccolo corso d'acqua salendo, sempre ripido, a stretti tornanti
(fonte a q.1700m circa). Passato un fresco boschetto di acero montano, il
sentiero traversa verso NO su assolati pendii invasi da vegetazione bassa, quindi
inverte la direzione puntando decisamente a S. Il traverso prosegue dapprima in pietraia,
poi tra detriti e magra erba, con andamento abbastanza pianeggiante ma comunque
malagevole. Tornati nei pressi del
Rio di Pantacreus
3,
si supera una facile cengia
rocciosa e si prosegue la salita, da questo punto in avanti con forti pendenze
e di fatto senza alcun tornante, tra bassa vegetazione arbustiva (mirtillo,
rododendro, ontano verde). Attraversato un piccolo affluente del
Rio di Pantacreus,
dopo un ulteriore tratto di faticosa salita
4,
si raggiunge la bastionata rocciosa tagliata dalla piccola
Cascata del Ghiacciaio della Maledia.
La bastionata si supera piegando verso destra e salendo tra roccette, oltre le quali
continua la ripida salita tra rocce affioranti e magra erba.
Il sentiero punta alla base di alcuni roccioni, che aggira sulla sinistra; quindi
sale verso altre rocce superandole, questa volta, verso destra. Un'ultima
piccola bastionata viene aggirata sulla sinistra, raggiungendo così la conca del
Lago Bianco del Gelas
5
(pr. Lago Bianco del Gelàs).
Ai margini della conca era stato realizzato negli anni '30 il
Bivacco del Gelas,
a cura della Sezione Ligure del CAI. Il bivacco venne
distrutto da una valanga nell'inverno tra il 1937 e il 1938.
Alcuni decenni più tardi, sempre al Lago Bianco, la Sezione di Moncalieri
della Giovane Montagna aveva costruito il
Rifugio Moncalieri,
edificio a due piani in muratura con circa 30 posti letto.
Anche questo rifugio, inaugurato nel 1972, non subì miglior sorte:
venne distrutto pochi anni dopo sempre da una valanga.
Ad oggi sono ben visibili i resti del basamento in pietra e cemento del rifugio,
nonchè la lapide commemorativa dedicata ai due operai che, colpiti da un fulmine,
persero la vita durante i lavori di costruzione.
[La Guida del Parco Alpi Marittime]
Si costeggia la sponda orientale del lago, lasciando a sinistra la traccia in pietraia per il Rifugio Federici Marchesini e passando poco a monte del Lago Blu 6. Con un percorso a semicerchio verso sinistra, si risale la distesa di detriti fino al poggio ove sorge il Bivacco Moncalieri 14789121315. Salendo per traccia alle spalle del bivacco, si raggiunge in pochi minuti lo spartiacque sulla Cresta dei Ghiacciai 11, dove si prosegue verso sinistra (S) lungo l'aereo filo di cresta. Una discesa di pochi metri raggiunge infine l'intaglio noto come Passaggio dei Ghiacciai del Gelas 10, segnalato da una fune metallica e tante bandierine ormai ridotte dalle intemperie ad un poco poetico ammasso di stracci.
Da Borgo San Dalmazzo si risale la Valle Gesso in direzione Valdieri ed Entracque. Passato l'abitato di Valdieri, si prende la deviazione a sinistra per Entracque e, poco oltre, una successiva deviazione a destra per San Giacomo. Oltre la diga della Piastra, un ultimo bivio a sinistra porta alla piccola borgata di San Giacomo di Entracque (ampio posteggio).
Sebbene non presenti difficoltà particolari fino al bivacco, l'itinerario descritto è estremamente faticoso e da affrontarsi solo con adeguata preparazione fisica. A monte del Lago Bianco del Gelas è possibile trovare neve anche in estate. In presenza di neve, non affrontare il Passaggio dei Ghiacciai se non adeguatamente attrezzati.
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Ultimo sopralluogo: Estate 2008
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