Itinerario 14.07

14.07 Piana di Stroppia - Rifugio Stroppia - Lago Niera - Bivacco Barenghi - Colle della Gippiera (Col de Gippiera)

Piana di Stroppia (1644 m) - Lac Ars (2023 m) - Rifugio Stroppia (2229 m) - Cascate di Stroppia (2240 m) - Passo dell'Asino (2310 m) - Lago Niera (2302 m) - Bivacco Barenghi (2822 m) - Lago del Vallonasso di Stroppia (2804 m) - Colle della Gippiera (Col de Gippiera) (2930 m)

+1324 / -38

Dislivello [m]

4:05 - 4:35

Tempo [h:mm]

8710

Distanza [m]

E/EE 

Difficoltà

Tipologia

123456789101112

Periodo consigliato [mese]

Il Lago Niera, di per sé, è già un'ottima meta per una escursione (quando non è in secca...). Chi ha voglia di camminare, però, non può perdersi l'ambiente aspro e selvaggio del Vallonasso di Stroppia. Sebbene il Lago del Vallonasso ed il Bivacco Barenghi invitino a fermarsi, è vivamente raccomandato un ultimo sforzo per la salita al Colle della Gippiera, oltre il quale le ripidi pareti dell'Aiguille de Chambeyron si specchiano imponenti nel Lago dei Nove Colori.

Carta schematica - Itinerario 14.07

Mappa su base © OpenStreetMap contributors, SRTM; map style © OpenTopoMap - licenza CC-BY-SA

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Profilo altimetrico - Itinerario 14.07
A Da Piana di Stroppia (1644 m) a: Dislivello [m]
(andata e ritorno)
Tempo [h:mm]
(andata e ritorno)
Distanza [m]
(andata e ritorno)
Difficoltà Segnavia
B Rifugio Stroppia (2229 m) +594 / -9
(+603 / -603)
1:45 - 2:00
(2:55 - 3:15)
3020
(6040)
E/EE S18
C Lago Niera (2302 m) +675 / -17
(+692 / -692)
2:00 - 2:15
(3:20 - 3:50)
3636
(7272)
E/EE (1) S18
D Bivacco Barenghi (2822 m) +1204 / -26
(+1230 / -1230)
3:40 - 4:10
(6:15 - 7:05)
7813
(15626)
E/EE (1) S18
E Colle della Gippiera (2930 m) +1324 / -38
(+1362 / -1362)
4:05 - 4:35
(6:55 - 7:50)
8710
(17420)
E/EE (1) = » S18

(1) La difficoltà torna E dal Rifugio Stroppia al Colle della Gippiera.

Dal posteggio a fianco dell strada nella Piana di Stroppia (1644 m), si segue il ramo di sinistra della strada sterrata. In modesta salita, la strada lascia a sinistra sia il sentiero per la miniera di carbone sia una diramazione sterrata minore ed infine, intorno a quota 1680, incontra ancora a sinistra la partenza del "Sentiero Dino Icardi".

La partenza vera e propria si discosta leggermente dalla carrareccia, e anche il pannello informativo resta un poco nascosto alla vista dalla vegetazione. Di fatto però è impossibile non notare il bivio.

Il percorso qui descritto coincide, fino al Bivacco Barenghi, con il Sentiero Dino Icardi.
Dedicato ad un alpinista della Val Maira, scomparso nel 1988, è segnalato con tacche giallo-blu. Si tratta di un percorso ad anello di circa 15 km, che sale il Vallone del Vallonasso di Stroppia e ridiscende il Vallone dell'Infernetto.

[-]

Il sentiero (segnavia S18) inizia subito a salire ripido, con numerosi tornanti, dapprima tra radi larici, poi tra erba e pietrame. Al termine dei tornanti si ignora a destra la traccia che riporta sulla sterrata di fondovalle e si prosegue con un mezzacosta pianeggiante, a meta del quale si incontra un bivio: si trascura il ramo di destra (tracciato originario ora sconsigliato, che risale un costone roccioso abbastanza ripido dove, in alcuni tratti, può essere necessario aiutarsi con le mani) e si continua innanzi, fino ad incontrare l'impetuoso ruscello che scende dalla risorgiva del Lac Ars.
Il sentiero supera l'ostacolo su una una bella passerella in legno, quindi piega decisamente a destra, lambisce un boschetto di larici, e riprende la salita con ripide svolte tra erba e sfasciumi. Raggiunto il pianoro sospeso sede di una copiosa risorgiva, denominata "Lac Ars" (2023 m) 13, si attraversa un breve tratto tra salici e lamponi, e si riceve da destra il sentiero summenzionato (e sconsigliato) proveniente dall'ultimo bivio incontrato.
Si inizia ora a rimontare, sempre a stretti tornanti in notevole pendenza, la conoide detritica che conduce alla base della verticale bastionata rocciosa soprastante. Si piega a sinistra e si supera un ruscelletto e, alla base delle rocce che paiono sbarrare il cammino, si imbocca l'ardita mulattiera ex militare realizzata dal Battaglione Alpini Valcamonica nel 1940, come ricorda una iscrizione in loco.
Con svariati tornanti scavati nella roccia, purtroppo in parte franati e ricostruiti come possibile sulle cengie rocciose, si risale ai margini di una profonda e stretta forra.

È questo il tratto più insidioso di tutto l'itinerario. Della vecchia mulattiera rimangono ampie tracce, ma sovente si riduce ad un sentiero, o anche meno. I passaggi, mai troppo stretti, sono però ripidi, gradinati e abbastanza esposti. Si consiglia di affrontare il passaggio con terreno asciutto.

L'incredibile tracciato militare sbuca su un'ampia cengia erbosa; si continua con un pianeggiante traverso, non lontano dai dirupi che si aprono a sinistra del sentiero.

In questo punto il sentiero è fiancheggiato a monte da una grossa corda fissa. Normalmente la corda è superflua, ma il tratto è soggetto ad essere bagnato abbondantemente nei periodi di piena, con il rischio di trovare il fondo scivoloso o ghiacciato.

Il traverso porta in breve al terrazzo erboso ove sorge il Rifugio Stroppia (2229 m, 1:45 - 2:00 ore dalla Piana di Stroppia) 1, primo rifugio costruito in valle nel 1933.

Il Vallonasso di Stroppia è un cosiddetto "vallone sospeso" la cui parte terminale, che avrebbe dovuto scendere naturalmente verso il fondo della valle principale, è stata invece rimodellata dall'azione erosiva del ghiacciaio che scorreva lungo il fondo della Val Maira. Questo processo ha creato il notevole dislivello (oltre 500 metri) tra l'attuale fondo della Val Maira e l'imbocco del Vallonasso di Stroppia, dando luogo alle spettacolari Cascate di Stroppia 11.

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Poco oltre il rifugio si passa, su passerella in legno e cemento, il primo salto delle Cascate di Stroppia quindi, con alcuni tornanti, si supera la strettoia nota come Passo dell'Asino (2310 m) e si sale al limpidissimo ed ameno Lago Niera (2302 m, 0:15 ore dal Rifugio Stroppia) 1218.

Affacciato come un balcone sulla valle, in posizione spettacolare, si tratta purtroppo di un lago effimero: in estate è facile trovarlo completamente, e desolatamente, asciutto.

Da questo punto in avanti il sentiero, quasi sempre ben visibile, risale il fondo del selvaggio Vallonasso di Stroppia 4 tra magre praterie 5 che, con l'aumentare della quota, lasciano il posto a detriti, alternando tratti quasi pianeggianti con brevi ripide risalite di balze 17. Gli unici punti di riferimento in questo percorso, che si svolge comunque in uno scenario maestoso tra vette di oltre 3000 metri e spettacolari pareti quasi verticali, sono i numerosi bivi che si incontrano lungo la salita. Poco oltre il Lago Niera si lascia sulla sinistra il bivio segnalato (2343 m) per il Colle della Portiola 14, seguito poco dopo da un'altra traccia a sinistra.
Poi si ignorano: il bivio segnalato a destra per il Colle dell'Infernetto (segnavia S19); una diramazione non segnalata a sinistra che può creare qualche dubbio sulla direzione da seguire; un bivio segnalato a sinistra (2505 m, segnavia S20) per il Colle di Nubiera (Col de Nubiera o Col de Stroppia); una ulteriore diramazione a sinistra, ancora per il Colle di Nubiera (segnavia S34).

Da quest'ultimo bivio, fino al Colle della Gippiera, ci si trova anche sul tracciato del "Sentiero Roberto Cavallero", trekking di una settimana attraverso l'alta Valle Maira, piuttosto impegnativo. È caratterizzato dalla sigla SRC e da segnaletica orizzontale blu e rossa.

Si guadagna quota, e ci si sposta in un ambiente più marcatamente detritico. Una traccia a destra, segnalata solo dalle tacche di vernice bianco-rosse, porta a due piccoli laghetti e va ignorata (più a monte, quando il sentiero lambisce un grosso masso è possibile, voltandosi all'indietro, osservare i due piccoli laghetti in lontananza 6).
Continuando l'ascesa, si arriva all'ennesimo bivio, segnalato: il ramo di sinistra punta direttamente al Colle della Gippiera, quello di destra si dirige all'ormai vicino Bivacco Barenghi.

Dal bivacco ci si può ricongiungere al sentiero per il colle, e il percorso si allunga di meno di una decina di minuti, sicché è preferibile questa alternativa.

Ci si tiene a destra, si supera un curioso tratto di blocchi di roccia accatastati proprio sul sentiero e, piegando un poco a destra, si raggiunge il Bivacco Barenghi (2822 m, 1:40 - 1:55 ore dal Lago Niera) 27 che, nascosto dalle rocce, appare solo negli ultimi metri.

Il bivacco si affaccia sul bel Lago del Vallonasso di Stroppia (2804 m) 158, raggiungibile in pochi minuti per pietrame senza percorso obbligato.
A destra, invertendo quasi la direzione di marcia, prosegue il Sentiero Dino Icardi diretto al Colle dell'Infernetto (segnavia T15).

A sinistra del bivacco (lato pannelli fotovoltaici) si seguono le tacche bianco-rosse che tagliano in pietraia in direzione nord-ovest. Con qualche saliscendi ci si ricongiunge in breve sul sentiero precedentemente abbandonato per il Colle della Gippiera, che si segue verso destra.
Il sentiero supera la piana detritica a ovest del Lago del Vallonasso di Stroppia passando tra massi accatastati, poi taglia in diagonale il ripido pendio di fini sfasciumi che difende il colle. Un ultimo tratto, in minor pendenza, conduce infine al Colle della Gippiera (Col de Gippiera, 2930 m, 0:25 ore dal Bivacco Barenghi).
Dal valico si gode di un incredibile panorama sull'Aiguille des Chambeyron 16 e sul Lac des Neuf Couleurs 39.

È interessante l'ipotesi secondo la quale il toponimo del Lac des Neuf Couleurs (Lago dei Nove Colori) derivi in realtà da una storpiatura del nome originale, Lac des Neuf Couloirs, ovvero Lago dei Nove Canaloni. In effetti, osservando l'imponente parete sud dell'Aiguille de Chambeyron, è possibile contare nove conoidi detritiche, ai piedi di altrettanti canaloni.

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Dal Colle della Gippiera un sentiero scende in Francia verso il Refuge du Chambeyron, il Sentiero Roberto Cavallero si allunga sulla destra verso il Passo delle Terre Nere ed infine, un ultimo sentiero, ancora a destra, risale il crinale spartiacque fino alla Tête de la Frema 10, la cui ascesa, nelle belle giornate, merita la fatica.

Accessi

Da Dronero si risale la Valle Maira fino ad Acceglio e quindi Chiappera. Subito dopo Chiappera, al Ponte Souttan, si imbocca la strada a sinistra. Al successivo ponte, presso il Rifugio Campo Base, si svolta a destra e si continua su sterrato fino ad un piccolo posteggio. La strada si biforca e prosegue, ma è interdetta al traffico privato. L'itinerario ha inizio sul ramo di sinistra della biforcazione.

Note

La vecchia mulattiera militare che sale la bastionata rocciosa verso il Rifugio Stroppia è in alcuni punti franata; è stata risistemata, ma restano tratti esposti che possono creare qualche problema, specie con fondo bagnato. Si consiglia la percorrenza del sentiero solo con tempo buono e stabile.

Pernottamento

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Cartografia

[Fra n.11] [AsF n.7] [IGC n.111] [IGC n.7 + IGC n.6]
I riferimenti dettagliati alle carte sono disponibili nella sezione Bibliografia.

Ultimo aggiornamento

Ultimo sopralluogo: Estate 2022

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agdag

lunedì 29 giugno 2009

[ 94.81.*.*]

Data escursione: 26/06/2009. Arrivati solo fino al Lago Niera. Posto fantastico, cascate attivissime; peccato per il temporale che ci ha infradiciati. Parte del tragitto è abbastanza esposto per essere di tipo 'E'. In auto, oltrepassare completamente il campeggio fino all'inizio del sentiero (ben segnalato), nonostante il divieto di accesso per camper; altrimenti è facile prendere qualche bivio sbagliato e sprecare energie, come abbiamo fatto noi, purtroppo.

anonimo

venerdì 22 ottobre 2010

[ 157.27.*.*]

Escursione effettuata il 22 luglio 2010, però in senso inverso con salita dall'Infernetto e discesa dalle Cascate Stroppia,la grande fatica è stata totalmente appagata dai panorami mozzafiato che si godono durante tutto il cammino.

lentach

lunedì 22 agosto 2011

[ 85.38.*.*]

Camminata molto bella, ma impegnativa in una giornata calda come ieri (21/08/2011). Importante portarsi dietro scorta d'acqua. Dopo il Rif. di Stroppia si trova un ruscello e poi fino al Biv. Barenghi non ci sono altre fonti. Al bivacco ho trovato una fontanella con poca acqua calda...in giornate calde come ieri la sete ha appesantito non poco la camminata.

Agnes80

venerdì 26 agosto 2011

[ 79.41.*.*]

Per Informazione, io l'ho svolto il 24-08 da Foillouse sul versante opposto. Il sentiero è sempre ottimo si passa il Refuge Chambeyron Lac Premier e il bellissimo Lac Long poi Lac neuf Coleurs. L'itinerario è fantastico contare 35 min in auto oltre il Colle Maddalena per raggiungere la partenza e poi 3h di cammino per i quasi 1000m di dislivello anche per i più allenati. Acqua alla partenza e poi refuge Chambeyron. Ciao

grylluscampestris

giovedì 07 giugno 2012

[ 79.44.*.*]

Io ci sono stato martedì scorso e c'è acqua in abbondanza!! Da non perdere! (peccato per le vicine esercitazioni militari e relativi colpi di mortaio...sembrava di essere in guerra!!!) sigh! :-((

Gheroppa

lunedì 11 giugno 2012

[ 82.48.*.*]

Fatta ieri Domenica 10 Giugno, per fortuna nessuna esercitazione militare :) pioggia dopo le 16 piu che prevista, ma niente temporale e quindi va tutto bene, fatto il giro dal campo base dove fra l'altro ci sono notevoli lavori in corso per la costruzione di un acquedotto (credo) cmq si parcheggia sempre bene, posto in abbondanza, la salita per il rifugio Stroppia trova nel sentiero degli alpini un allagamento del sentiero stesso, consigliati scarponi ben impermeabilizzati o copriscarponi da indossore nei punti critici, la cascata dal lago Niera è al massimo, meraviglioso il doppio salto cosi spumeggiante, nel vallonasso verso il Barenghi ci sono ancora parecchi nevai da passare con molta attenzione, ho visto segni di pedate sprofondate per piu di un metro :( oppue da schivare per poi riprendere il percorso, note fi piacere al Barenghi non c'era nessuno!! Siamo abituati a trovare la folle di solito :) proseguito al Col Gippiera e poi scesi dal Maurin e scesi giù, MERAVIGLIOSO!

silber

domenica 11 agosto 2013

[ 79.35.*.*]

Escursione compiuta domenica 12 agosto 2013. Ancora acqua alle cascate e al lago Niera. Salito fino a Tete de la Frema, panorama favoloso a 360 gradi su Chambeyron, Aiguille, Viso, Sautron. Sceso al lago del Vallonasso e poi dal colle dell'Infernetto e omonimo vallone: un nome, un programma !!! Complimenti per le descrizioni degli itinerari su questo sito.

kamthalion

giovedì 05 settembre 2013

[ 87.2.*.*]

Ho raggiunto il bivacco Barenghi lunedì scorso avendo tempo nel pomeriggio con un amico abbiamo aggiustato il tubo della fontana e ripulito la sorgente. Avevamo solo nastro americano per aggiustare il tubo se qualcuno ha in programma di andare e volesse finire il lavoro si porti un giunto di riparazione plasson da 1pollice

Patrizia 11 22

mercoledì 28 settembre 2016

[ 151.60.*.*]

11/7/16: salita da Chiappera fino al col Gippiera con meravigliosa vista sul lac des 9 couleurs. Ritorno dal Sentiero Icardi via Infernotto...una escursione indimenticabile!!

Sanny02

martedì 28 agosto 2018

[ 5.169.*.*]

C'è un errore nel cartello che indica il colle della Gippiera, 0,30'. Ci sono 3 p. A parte questo, ho trovato il sentiero per il rifugio Stroppia fatto male: troppe pietre che fanno scivolare e troppa pendenza. L'ultimo tratto è a mio avviso pericoloso; ho visto più persone fermarsi nei pressi della cascata per la paura di proseguire. Secondo me il sentiero è da modificare, in qualche modo, e l'ultimo tratto è da mettere in sicurezza. Saluti.

lidia

lunedì 19 agosto 2019

[ 5.171.*.*]

Sentiero fatto l'11/8/2019 fino al Bivacco Barenghi anche se da un punto di partenza diverso (poco sotto Ponte delle Combe) per un errore iniziale. Davvero bello e suggestivo. Abbiamo evitato l'anello per non incorrere in troppi sfasciumi lungo la Valle dell'Infernetto, di cui non avevamo voglia. Fare lo stesso itinerario anche al ritorno ti dà comunque la possibilità di godere ancora una volta dei meravigliosi panorami dell'area.

Monna

giovedì 01 luglio 2021

[176.201.*.*]

Fatto ieri con un'amica e due cani. Tutto bene fino al primo pratone, poi l'itinerario diventa pericoloso con abbondante sfasciume e acqua sul sentiero in più punti. In un tratto esposto, ma non particolarmente pericoloso, c'è una corda inspiegabile. Le corde servirebbero altrove! Comunque molto bello, noi abbiamo raggiunto il lago Niera. Secondo me ci andrebbe un pallino rosso e non arancione. Col cane il tratto fino al bivacco e oltre è complicato.

Giorgio88

giovedì 21 luglio 2022

[165.225.*.*]

Fatto a inizio Luglio, giro stupendo. Concordo pienamente con il commento precedente riguardo alla relativa utilità della corda sull'ultimo traverso in piano verso il rifugio Stroppia. Sarebbe molto più utile in un paio di tratti più in basso che sono molto esposti, specie in caso di bagnato. Il resto del percorso non presenta difficoltà.

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14 - Il Vallonasso di Stroppia nei pressi del bivio per il Colle della Portiola (2022)
14 - Il Vallonasso di Stroppia nei pressi del bivio per il Colle della Portiola (2022)
1 - Il Rifugio Stroppia (2022)
1 - Il Rifugio Stroppia (2022)
13 - La zona della risorgiva del Lac Ars (2022)
13 - La zona della risorgiva del Lac Ars (2022)
15 - Il Lago del Vallonasso di Stroppia dal Bivacco Barenghi (2022)
15 - Il Lago del Vallonasso di Stroppia dal Bivacco Barenghi (2022)
17 - Il Vallonasso di Stroppia in autunno (2022)
17 - Il Vallonasso di Stroppia in autunno (2022)
9 - Il Lac des Neuf Couleurs e l'Aiguille de Chambeyron dal Colle della Gippiera (1993)
9 - Il Lac des Neuf Couleurs e l'Aiguille de Chambeyron dal Colle della Gippiera (1993)
4 - Un tratto di sentiero verso il Bivacco Barenghi (1993)
4 - Un tratto di sentiero verso il Bivacco Barenghi (1993)
7 - Il Bivacco Barenghi e il Lago del Vallonasso di Stroppia. Sullo sfondo a sinistra il Colle della Gippiera e sulla destra la Tete de la Frema (2022)
7 - Il Bivacco Barenghi e il Lago del Vallonasso di Stroppia. Sullo sfondo a sinistra il Colle della Gippiera e sulla destra la Tete de la Frema (2022)
10 - <i>Androsace sp.</i>, minuscola piantina fotografata agli oltre 3100m della vetta della Tête de la Frema (1993)
10 - Androsace sp., minuscola piantina fotografata agli oltre 3100m della vetta della Tête de la Frema (1993)
18 - Panorama sulla conca di Chiappera e la Piana di Stroppia dai pressi del Lago Niera (2022)
18 - Panorama sulla conca di Chiappera e la Piana di Stroppia dai pressi del Lago Niera (2022)
3 - L'Aiguille de Chambeyron si specchia nel Lac des Neuf Couleurs (1988)
3 - L'Aiguille de Chambeyron si specchia nel Lac des Neuf Couleurs (1988)
12 - Il Lago Niera (2004)
12 - Il Lago Niera (2004)
11 - Le Cascate di Stroppia (2004)
11 - Le Cascate di Stroppia (2004)
2 - Il Bivacco Barenghi. Alle spalle, il sentiero per il Colle della Gippiera e, sullo sfondo, l'Aiguille de Chambeyron (2022)
2 - Il Bivacco Barenghi. Alle spalle, il sentiero per il Colle della Gippiera e, sullo sfondo, l'Aiguille de Chambeyron (2022)
16 - L'imponente muraglia dell'Aiguille de Chambeyron (2022)
16 - L'imponente muraglia dell'Aiguille de Chambeyron (2022)
6 - Il Vallonasso di Stroppia e, sulla destra, la Roche Blanche (1993)
6 - Il Vallonasso di Stroppia e, sulla destra, la Roche Blanche (1993)
8 - Il Lago del Vallonasso di Stroppia con il Bivacco Barenghi. Al centro, il Monte Baueria e, sullo sfondo, il Monte Sautron (1993)
8 - Il Lago del Vallonasso di Stroppia con il Bivacco Barenghi. Al centro, il Monte Baueria e, sullo sfondo, il Monte Sautron (1993)
5 - Genzianella (<i>Gentiana verna</i>) (1993)
5 - Genzianella (Gentiana verna) (1993)