14.18 Grange Collet - Colle di Bellino - Monte Bellino
Grange Collet (1996 m) -
Colle di Bellino (2813 m) -
Monte Bellino (2937 m)
Prima in mezzo a distese di pascoli, poi tra versanti coperti di fini detriti,
questo sentiero, agevole ma assai vario, mette in comunicazione diretta la Valle
Maira con la Valle Varaita.
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Dalle
Grange Collet
(1996 m)
1
si prosegue sulla sterrata trascurando quasi subito il bivio a destra per il
Colle Greguri
(segnavia T14). Dopo poche decine di metri, nei pressi della riattata
Grangia Rabet
la carrareccia si divide: si imbocca il ramo di destra per il
Colle di Bellino
(segnavia T16),
e si trascura il ramo di sinistra per il
Col de Maurin
(segnavia T13).
Passati alcuni ruderi, subito prima che la sterrata guadi il
Rio del Maurin,
bisogna imboccare il sentiero che si stacca sulla sinistra (la deviazione non
è molto evidente). Dopo un breve tratto tra i salici, anche il sentiero attraversa
il corso d'acqua su passerella in legno, e risale sulla sponda opposta alla
Grangia Turré10.
Volgendo a sinistra (nord), si guadagna quota tra i pascoli
11,
con pendenze modeste lungo la sponda sinistra orografica del torrente
2
appena oltrepassato.
Si ignora a destra il sentiero segnalato per il
Colle della Val Fissela,
quindi si lascia sulla destra la
Grangia Marin
e, ormai in vista della
Grangia Borra3
ci si sposta per alcune decine di metri sulla destra orografica
del torrente. Tornati a sinistra, dopo aver percorso i
margini di una piccola piana pascoliva, un ultimo guado riporta il
sentiero sulla destra orografica.
Prestare attenzione in questo punto perché si trovano
anche tacche segnavia che invece si mantengono sulla sinistra orografica.
Inizia ora una salita assai ripida lungo una dorsale prativa che porta
ad immettersi su un più evidente sentiero: si trascura il ramo di
sinistra che si dirige verso il
Vallone del Maurin,
e si va a destra. Poco più avanti, si ignora anche bivio sulla sinistra per il
Monte Maniglia
("Sentiero Ragazzi Sorriso Francescano")
4.
Se si sofferma l'attenzione su qualcuno dei massi affioranti in questa zona si noteranno
come questi siano ricoperti da strane conformazioni colorate. Sono i
licheni, organismi viventi costituiti dalla simbiosi di un fungo (detto micobionte)
e di un alga e/o un cianobatterio (detto fotobionte). In base al loro aspetto esteriore,
i licheni possono essere classificati in crostosi (molto aderenti al substrato cui sono
ancorati), fogliosi (quando presentano bordi lobati oltre al corpo aderente al substrato) e
fruticosi (quando hanno sviluppo tridimensionale e la parte aderente al substrato è minima).
Nel mondo si conoscono circa 15000 specie di licheni, 2000 delle quali presenti in Italia
9.
La particolare fisiologia dei licheni consente loro di sopravvivere a qualsiasi latitudine,
a qualsiasi quota e praticamente in ogni condizione ambientale.
Utilizzati fin dai tempi degli antichi Egizi, dai licheni si possono ricavare farmaci,
cosmetici, tinture, veleni; molte specie sono fonte di alimentazione per gli animali
e talune anche per l'uomo. Di recente hanno assunto anche notevole importanza come
bioindicatori in grado di fornire utili informazioni sulla presenza o meno di sostanze
inquinanti nell'ambiente.
[Alla scoperta dei licheni]
Si continua per chine prative
5,
senza che la salita diminuisca la sua notevole pendenza, con i pascoli
che lasciano pian piano il posto a pendii detritici inerbiti
6.
Sul pendio che adduce al valico compaiono diversi lunghi tornanti
13,
che rendono meno faticosa l'ascesa.
Quando terminano, ci s'innalza sempre piuttosto ripidi fin sotto al
Colle di Bellino
(2813 m, 2:20 - 2:40 ore dalle
Grange Collet)
78,
che si raggiunge agevolmente con un ultimo traverso lungo una china di fini detriti.
Tenendosi presso il crinale (segnavia T28), sempre su sfasciumi, si toccano i resti (demoliti) di
un'Opera del Vallo Alpino, quindi ci si sposta a sud dello spartiacque e
si prosegue la salita con un lungo traverso e ampi tornanti.
Giunto sulla dorsale che si allunga verso sud, il sentiero piega a sinistra
la rimonta fino alla vetta del
Monte Bellino
(2937 m, 0:20 ore dal
Colle di Bellino)
12.
Accessi
Da Dronero si risale la Valle Maira fino ad
Acceglio e quindi Chiappera. Subito dopo Chiappera si imbocca
la strada a destra che sale il versante sinistro orografico della valle.
Dopo una prima parte sterrata con discreto fondo ed un tratto asfaltato, un ultimo
tratto sterrato un poco sconnesso sale fino alle Grange Collet, dove si lascia l'auto.
Note
--
Pernottamento
Le opportunità di pernottamento non sono indicate nelle
escursioni giornaliere ma solo nelle tappe dei trekking.
Cartografia
[Fra n.11] [AsF n.7] [IGC n.111] [IGC n.7 + IGC n.6]
I riferimenti dettagliati alle carte sono disponibili nella sezione
Bibliografia.
6 - I pendii detritici inerbiti nei pressi del colle (2008)5 - Le ripide chine pascolive nel vallone che adduce al Colle di Bellino (2008)3 - Grangia Borra (2008)8 - Il Colle di Bellino in primo piano a sinistra, il Colle dell'Autaret sullo sfondo a destra (2008)4 - L'alta Val Maira dal bivio per il Monte Maniglia (2008)2 - Il torrente a lungo seguito dal sentiero (2008)11 - I pascoli attraversati dal sentiero (2023)7 - Al Colle di Bellino (2008)1 - La Rocca Bianca, avvolta tra le nuvole, da Grange Collet (2008)12 - La croce in vetta al Monte Bellino (2023)9 - Licheni: diverse specie tutte fotografate su un unica roccia a pochi centimetri di distanza le une dalle altre (2008)10 - Grangia Turré (2023)13 - La serie di ampi tornanti che s'innalza verso il Colle di Bellino (2023)
Un'escursione guidata non serve a farti trovare il sentiero, ma a farti
osservare quello che si incontra lungo il cammino.
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