Itinerario 11.03

11.03 San Giacomo di Entracque - [Lago del Praiet] - Colle di Finestra

San Giacomo di Entracque (1226 m) - Piano del Praiet (1812 m) - [Lago del Praiet (2285 m)] - Colle di Finestra (2495 m)

+1271 / -2

Dislivello [m]

3:50 - 4:20

Tempo [h:mm]

9662

Distanza [m]

E 

Difficoltà

Tipologia

123456789101112

Periodo consigliato [mese]

Una lunga salita su strade sterrate e comode mulattiere che porta ad uno dei valichi più agevoli della Valle Gesso, frequentato già da molti secoli. Meno frequentato il piccolo e grazioso Lago del Praiet, distante solo pochi minuti dal sentiero principale.

Carta schematica - Itinerario 11.03

Mappa su base © OpenStreetMap contributors, SRTM; map style © OpenTopoMap - licenza CC-BY-SA

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Profilo altimetrico - Itinerario 11.03
A Da San Giacomo di Entracque (1226 m) a: Dislivello [m]
(andata e ritorno)
Tempo [h:mm]
(andata e ritorno)
Distanza [m]
(andata e ritorno)
Difficoltà Segnavia
B Piano del Praiet (1) (1812 m) +588 / -2
(+590 / -590)
2:00 - 2:15
(3:35 - 4:05)
5869
(11738)
E M11
[Lago del Praiet] (2285 m) +1069 / -2
(+1071 / -1071)
3:20 - 3:50
(5:50 - 6:40)
-
(-)
E M11 » =
C Colle di Finestra (1)(2) (2495 m) +1271 / -2
(+1273 / -1273)
3:50 - 4:20
(6:40 - 7:35)
9662
(19324)
E M11

(1) Salendo al Piano del Praiet lungo tutte le scorciatoie.
(2) Esclusa la deviazione al Lago del Praiet.

Da San Giacomo di Entracque (1226 m) si sale al Piano del Praiet (1812 m, 2:00 - 2:15 ore da San Giacomo di Entracque) lungo l'Itinerario 11.24 fino al bivio per il Colle di Finestra (segnavia M11) e per la Pera de Fener.
Qui si tralascia la diramazione a sinistra che sale al Rifugio Soria Ellena 2, proseguendo verso sud sulla vecchia rotabile ormai inerbita 3 (segnavia M11) e per alcuni brevi tratti cancellata dalle varie piene del torrente. La strada attraversa tutto il Piano del Praiet, al termine del quale si trasforma in comoda mulattiera. La salita riprende sul versante destro orografico del vallone 1, con ampi e comodi tornanti, lasciando quasi subito a sinistra il bivio (segnavia M18) per la Pera de Fener e il Lago della Maura.
Solo quando la valle incomincia a restringersi si passa sulla sinistra orografica 4, non prima però di aver staccato a sinistra il sentiero (non segnalato) per i ruderi della vecchia casermetta conosciuta come Ricovero Testata Gesso della Barra. Si sale tra tornanti e traversi a mezza costa, incontrando una nuova biforcazione a sinistra con la mulattiera che si dirige al Ricovero Testata Gesso della Barra (l'edificio, quasi completamente crollato ma da qui distante solo poche decine di metri, dispone ancora di un piccolo locale utilizzabile in caso di necessità come riparo di fortuna). Sempre alternando tornanti a traversi 11, si supera sulla destra un contrafforte roccioso incontrando poco dopo, circa a quota 2260, la traccia a sinistra che sale al piccolo Lago del Praiet.

Qui è vivamente consigliata la digressione al Lago del Praiet (2285 m, 1:20 - 1:35 ore dal Piano del Praiet) 9 (Dislivello: +25/-0 m; Dislivello A/R: +25/-25 m; Tempo: 0:10 ore; Tempo A/R: 0:15 ore; Difficoltà: E). L'inizio del sentiero si rintraccia in prossimità di un enorme masso piatto, ed è segnalato da ometti in pietra. La breve salita avviene tra erba e roccette fino alle sponde del lago. Il ritorno avviene per il percorso di salita.

Più in alto, attorno a quota 2310, si lascia a sinistra un'ulteriore diramazione che conduce ad una vecchia imposta di caccia e, superato tra grossi massi un brevissimo tratto franato, ci si porta in vista dello stretto intaglio del Colle di Finestra.
Dopo un ultimo lungo traverso, ormai tra detriti, la mulattiera stacca a destra l'esile traccia non segnalata che sale in direzione della Bocchetta Forno, e raggiunge infine la grossa Casermetta difensiva Colle delle Finestre 5.

La casermetta è un grosso edificio in pietra e cemento, ancora discretamente conservato, costruita per ospitare il contingente a difesa del valico; disponeva di 16 vani (camera, cucina e latrina ufficiali, camere, cucina e latrine truppa, magazzini e depositi) ed era in grado di ospitare 50 uomini. Curiosa la frequentazione estiva della casermetta da parte di un branco di stambecchi: non è difficile imbattersi in esemplari affacciati alle finestre, intenti a leccare gli affioramenti di sali minerali sulle pareti interne o semplicemente sdraiati al sole sul tetto della struttura. Sopra la casermetta, proprio sul valico, è ben visibile il N.A.S. 66, piccola struttura in calcestruzzo per una mitragliatrice.

[Fortificazioni Valle Gesso, pp.96-98]

Dalla casermetta, con pochi stretti tornanti, si sale al Colle di Finestra (2495 m, 1:50 - 2:05 ore dal Piano del Praiet) 678.

Tra l'8 e il 13 settembre 1943, all'indomani dell'armistizio, circa milleduecento ebrei civili e di ogni età e ceto sociale, provenienti da Saint-Martin, ripresero la fuga al seguito delle truppe italiane della IV Armata. Alcuni testimoni raccontano della situazione di allora. «Gli ebrei abitavano nelle case e nelle ville del paese, dovevano presentarsi due volte al giorno al commissariato di polizia italiano e non avevano il diritto di abbandonare il paese né di allontanarsene. A quell'epoca a Saint-Martin c'erano circa trecento famiglie di ebrei...» (B. Halpern). «C'erano uomini e donne dai capelli bianchi, bambini in tenera età, gente nella più gran parte ridotta in miseria... provenivano da tutte le nazioni, Polonia, Germania, Cecoslovacchia, Francia... abituati in tempi normali a una vita agiata... ora ridotti a fuggire come selvaggina inseguita dai cani e dai cacciatori su per i monti».
A piedi, attraverso due differenti vie, il Colle di Finestra e il Colle di Ciriegia, i profughi arrivarono rispettivamente a Entracque e Valdieri, dove vennero alloggiati in caserme e con mezzi di fortuna.
Le motivazioni dell'esodo sono ben spiegate da altre testimonianze. Quando giunse notizia che i soldati italiani fossero sul punto di tornare in Italia, «noi pensammo che gli americani avrebbero occupato l'Italia e i tedeschi la parte della Francia che gli italiani lasciavano libera... la catena delle Alpi sarebbe stata la linea di guerra tra i tedeschi e gli americani. Noi saremmo partiti con gli italiani» (Alfred Feldmann). Restare a Saint-Martin - scrive Halpern - «sarebbe stato un suicidio». D'altra parte, l'esercito italiano non aveva mai consegnato ai tedeschi gli ebrei sui territori di sua competenza. Ricorda Bruno Segre: «All'alba, metà dei profughi si trovava a Valdieri, l'altra metà ad Entracque. Ma quella notte i tedeschi non arrivarono e, poiché non apparvero neppure nei giorni seguenti, subentrò una certa fiducia... Il peggio si verificò poco dopo: il sesto giorno i tedeschi arrivarono, riuscendo a catturare i rifugiati di Entracque e molti tra quelli di Valdieri». A questo punto la storia prese strade diverse. Chi si consegnò (un bando emanato il 18 settembre obbligava a presentarsi ai comandi nazisti in Italia) o fu catturato dai tedeschi, ben 349 persone, venne internato nella ex caserma degli Alpini di Borgo San Dalmazzo trasformata in campo di concentramento e di qui, il 21 novembre 1943, deportato ad Auschwitz. Tra questi, solo 18 si ha la certezza che sopravvissero. Gli altri ebrei, nascosti principalmente in Valle Gesso, Valle Vermenagna, Valle Stura furono aiutati a nascondersi da Don Viale e da una fitta rete di collaboratori da lui messa in piedi (brani tratti da "Nella notte straniera" di Alberto Cavaglion).
Una targa commemorativa al Colle di Ciriegia e un monumento alla stazione di Borgo San Dalmazzo ricordano questi tragici avvenimenti.

[I sentieri della Libertà, Percorsi ebraici]
[Comune di Cuneo, Gli ebrei di San Martin Vesubie]

Il valico costituisce una diretta via di comunicazione tra la Valle Gesso e la Vallée de la Vésubie, conosciuto e frequentato fin dall'antichità ed attraversato - tra storia e leggenda - da santi, imperatori ed eserciti. Prima che i Duchi di Savoia disponessero di uno sbocco diretto al mare, il Colle di Finestra è stato anche una importante via di commercio del sale. Il toponimo del colle, già menzionato nel 1041, era molto simile a quello attuale: Col de Fenestras o Col Fenestris. La denominazione si è mantenuta pressoché immutata fino ai giorni nostri: Colle di Finestra o, come riportano le carte militari IGM di inizi '900, Colle delle Finestre. La dizione al singolare è però da ritenersi quella corretta, poiché il toponimo fa riferimento ad un foro naturale ("Finestra" o "Fenestre") che si apre lungo la cresta nord-ovest del Cayre de la Madone. La leggenda vuole che tale breccia, o "finestra", sia anche stata luogo di una apparizione della Madonna, episodio da cui ha invece preso il nome l'intera montagna.

[Alpi Marittime I, p.359]
[Valichi di Provenza, p.82]

Oltre all'imponente casermetta, durante la seconda guerra mondiale il valico era difeso da altre opere fortificate. In particolare, sull'attuale versante francese sono ben evidenti i resti di un ricovero e i malloppi di due opere di tipo 7000 appartenenti al Vallo Alpino.
Il ricovero è un edificio di fine Ottocento, in grado di ospitare 20 uomini paglia a terra, intitolato al Tenente Mario Amedeo e riutilizzato nel secondo conflitto mondiale per ospitare il presidio delle opere a difesa del colle.
L'Opera 126 10, a sinistra, è un singolo monoblocco in calcestruzzo di tipo 7000, armato con due mitragliatrici. Ancora in discreto stato di conservazione, seppure con infiltrazioni di acqua all'interno, conserva la porta corazzata originale in sito. Sostanzialmente identica l'Opera 127, a destra, costituita anch'essa da un singolo monoblocco in calcestruzzo di tipo 7000, con camerata e postazioni per due mitragliatrici.

[Fortificazioni Valle Gesso, pp.98-101]

Accessi

Da Borgo San Dalmazzo si risale la Valle Gesso in direzione Valdieri ed Entracque. Passato l'abitato di Valdieri, si prende la deviazione a sinistra per Entracque e, poco oltre, una successiva deviazione a destra per San Giacomo. Oltre la diga della Piastra, un ultimo bivio a sinistra porta alla piccola borgata di San Giacomo di Entracque (ampio posteggio, a pagamento nella stagione estiva).

Note

--

Pernottamento

--

Cartografia

[Fra n.15] [AsF n.5] [Blu n.1] [IGC n.113] [IGC n.8]
I riferimenti dettagliati alle carte sono disponibili nella sezione Bibliografia.

Ultimo aggiornamento

Ultimo sopralluogo: Estate 2011

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AlpiCuneesi.it

giovedì 18 settembre 2008

[ 91.80.*.*]

Nell'estate 2008 il sentiero è stato oggetto di limitati interventi di sistemazione e ripristino.

anto1956

giovedì 13 agosto 2015

[ 151.51.*.*]

percorso nll'estate 2014: comodo sentiero dal rifugio fino al Colle della Finestra. Molti stambecchi sul percorso

Klaud76

martedì 03 ottobre 2017

[ 213.215.*.*]

Percorso effettuato a fine settembre 2017, con aggiunta della visita al Lac de Fenetre in discesa dal Colle Di Finestra. Salita semplice e quasi mai impegnativa, le pendenze aumentano un po' in prossimità del colle. Tantissimi camosci e stambecchi lungo il percorso!

Matteo 89

domenica 16 agosto 2020

[ 93.36.*.*]

Percorso lungo ma non eccessivamente faticoso. Acqua trovabile in alcuni ruscelli. Solo i primi 45' sono all'ombra del bosco, poi è sempre esposto al sole. Fino al rifugio Soria (2 ore ma anche meno) si segue la strada sterrata di facile percorrenza, dopodiché il sentiero sale fino al colle con camosci nella caserma appena prima della meta. Se si vuole, mezz'ora oltre il colle c'è un lago. Un'altra ora e si arriva al paesino di Madome de Fenetre

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7 - Il Colle di Finestra dal versante francese; si nota la piccola postazione di osservazione proprio a fianco del valico (2008)
7 - Il Colle di Finestra dal versante francese; si nota la piccola postazione di osservazione proprio a fianco del valico (2008)
3 - Il Piano del Praiet; sullo sfondo l'evidente intaglio del Colle di Finestra (2008)
3 - Il Piano del Praiet; sullo sfondo l'evidente intaglio del Colle di Finestra (2008)
9 - Il piccolo Lago del Praiet; sullo sfondo, al centro, la Cima Saint Robert (2008)
9 - Il piccolo Lago del Praiet; sullo sfondo, al centro, la Cima Saint Robert (2008)
4 - Il Vallone della Barra e il Piano del Praiet dal sentiero per il Colle di Finestra (2008)
4 - Il Vallone della Barra e il Piano del Praiet dal sentiero per il Colle di Finestra (2008)
5 - Stambecco maschio affacciato alla finestra della casermetta del Colle di Finestra (2008)
5 - Stambecco maschio affacciato alla finestra della casermetta del Colle di Finestra (2008)
2 - Il Rifugio Soria Ellena (2007)
2 - Il Rifugio Soria Ellena (2007)
1 - Il Colle di Fenestrelle a destra, e la Roc di Fenestrelle al centro, dal sentiero per il Colle di Finestra (2007)
1 - Il Colle di Fenestrelle a destra, e la Roc di Fenestrelle al centro, dal sentiero per il Colle di Finestra (2007)
8 - Il Lac de Fenestre dal Colle di Finestra (2008)
8 - Il Lac de Fenestre dal Colle di Finestra (2008)
11 - Un tratto della mulattiera per il Colle di Finestra (2011)
11 - Un tratto della mulattiera per il Colle di Finestra (2011)
10 - La feritoia per mitragliatrice dell'Opera 126 che si incontra poco oltre il Colle di Finestra; sullo sfondo, la dirimpettaia Opera 127.
10 - La feritoia per mitragliatrice dell'Opera 126 che si incontra poco oltre il Colle di Finestra; sullo sfondo, la dirimpettaia Opera 127.
6 - Al Colle di Finestra, panorama sul versante italiano (2008)
6 - Al Colle di Finestra, panorama sul versante italiano (2008)