Il curioso nome della Rocca dei Tre Vescovi deriva dalla sua collocazione geografica, un tempo al confine dei vescovati di Cuneo, Nizza ed Embrun.
[Alpi Marittime II]
Escursione un poco monotona nella parte iniziale, che si svolge in buona parte su una vecchia strada sterrata ex militare. Cambia tutto dalla conca pascoliva ai piedi della Bassa di Colombart fino al Colle di Puriac, sia per i panorami sia per gli aspetti geologici della zona, al cospetto della Rocca Tre Vescovi e del Monte Enciastraia.
+624 / -624
Dislivello [m]
3:45 - 4:15
Tempo [h:mm]
12482
Distanza [m]
E
Difficoltà
Tipologia
Periodo consigliato [mese]
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| A | Da bivio per Ferriere (1989 m) a: | Dislivello [m] | Tempo [h:mm] | Distanza [m] | Difficoltà | Segnavia |
|---|---|---|---|---|---|---|
| B | Bassa di Colombart (2457 m) | +468 / -0 | 1:40 - 1:55 | 5375 | T | = » P39 |
| C | Colle di Puriac (2506 m) | +519 / -2 | 1:55 - 2:10 | 6138 | E | P40 |
| D | Gias di Colombart sottano (2213 m) | +521 / -297 | 2:40 - 3:00 | 8859 | E | P40 » P39 |
| E | Ferriere (1888 m) | +523 / -624 | 3:20 - 3:50 | 11246 | E | P39 |
| F | bivio per Ferriere (1989 m) | +624 / -624 | 3:45 - 4:15 | 12482 | E | = |
Dal posteggio presso il
bivio per Ferriere
(1989 m), la strada sterrata ex militare si allunga serpeggiando a mezzacosta tra pendii pascolivi
151,
assecondando la contorta orografia del vallone. Dopo lungo incedere appaiono finalmente di fronte la
Bassa di Colombart,
con la
Rocca dei Tre Vescovi
e il
Monte Enciastraia
sullo sfondo.
Dopo un altro lungo tratto, meno pendente, si giunge ad una grossa conca pascoliva
818,
sede del
Gias di Colombart soprano
(2252 m),
dove, piegando a sinistra, si scavalca il rio che la attraversa.
Si ignorano quasi subito due bivi a sinistra: il primo (non segnalato) con una pista agro-pastorale per il
Gias di Colombart sottano,
il secondo con un sentiero (palina), per
Ferriere.
Il sentiero si ricollega anch'esso, in pochi metri, alla pista agro-pastorale, che verrà utilizzata per tornare a Ferriere e chiudere l'anello di questo itinerario.
La strada sterrata (da qui segnavia P39), s'innalza ora sul versante destro orografico,
tra belle praterie, trasformandosi in una più scomoda pista agro-pastorale.
Si lascia una labile traccia sulla sinistra (vecchio sentiero che saliva al valico)
e si affronta con un ripido traverso il tratto
finale che sale all'ampia insellatura della
Bassa di Colombart
(2457 m, 1:40 - 1:55 ore dal
bivio per Ferriere)
177,
lunga depressione prativa quasi pianeggiante.
Sul valico, in corrispondenza delle caratteristica campana dedicata a tutti gli amanti della montagna,
ha termine la pista agro-pastorale.
Si trascura il sentiero a destra per la
Cima delle Lose
e il
Ricovero dell'Andelplan
(segnavia P40),
e si imbocca il più evidente (sempre segnavia P40) dei due sentieri
che si staccano sulla sinistra: entrambi si dirigono al
Colle di Puriac
ma quello più a valle dei due è decisamente da preferire).
Attraversando un pendio di fini sfasciumi, si prosegue verso ovest
con un mezzacosta quasi pianeggiante, fino ad ricevere da destra
il sentiero proveniente da
Grange di Argentera
(segnavia P42).
Poche decine di metri più avanti, si trascura a destra un'altra deviazione a
destra sempre per le
Grange di Argentera,
meno evidente e ormai poco utilizzata, poi, con un'ultima breve risalita, si raggiunge il
Colle di Puriac
23
(2506 m, 0:15 ore dalla
Bassa di Colombart).
Dal colle è consigliabile sia spingersi in territorio francese per qualche centinaio di metri fino al piccolo ma grazioso laghetto sottostante 4, sia proseguire sulla panoramica ed ampia cresta che si allunga in direzione della Rocca dei Tre Vescovi 56.
Il curioso nome della Rocca dei Tre Vescovi deriva dalla sua collocazione geografica, un tempo al confine dei vescovati di Cuneo, Nizza ed Embrun.
[Alpi Marittime II]
Il percorso di discesa segue quello di salita fino a tornare nella grande conca pascoliva del
Gias di Colombart soprano.
Qui si imbocca (adesso sulla destra) la pista agro-pastorale (segnavia P39) già incontrata all'andata,
che in breve conduce al
Gias di Colombart sottano
(2213 m, 0:45 - 0:50 ore dal
Colle di Puriac),
di recente costruzione.
La strada termina al gias e si continua su un sentierino che passa a sinistra delle vasche dell'abbeveratoio,
perde quota con qualche tornante poi prosegue per un tratto rettilineo a fianco dei resti di un muretto in pietra.
Il sentierino, piccolo e piuttosto scomodo, taglia in diagonale infinite distese di prati e pascoli,
tra vegetazione erbacea piuttosto invadente, allontanandosi pian piano dal centro del vallone
20
e spostandosi sul il versante sinistro orografico (il percorso, a tratti fiancheggia e a tratti
ricalca il tracciato di una vecchia mulattiera, della quale restano diruti muretti a secco, utilizzabili come riferimento).
Specie in estate, su un terreno che rende difficile apporre le tacche segnavia e in mezzo alle numerose tracce lasciate dalle mandrie al pascolo, bisogna fare attenzione a seguire il percorso corretto; in ogni caso, con buona visibilità non è difficile puntare su Ferriere.
Dopo aver superato due piccoli rii, avvicinandosi a
Ferriere
il tracciato della vecchia mulattiera appare più spesso e compaiono anche i resti di terrazzamenti
9.
Subito a valle del paese, il località
Pra Malèt,
si passa un rio su una piccola passerella in legno, quindi ci si immette sull'ampia mulattiera per il
Colle del Ferro.
Si va a sinistra e, con breve risalita, si entra nell'abitato di
Ferriere
(1888 m, 0:40 - 0:50 ore dal
Gias di Colombart sottano)
1916101112.
Tra le case del paese si trova il
Rifugio Becchi Rossi.
Informazioni, curiosità e notizie storiche, sono disponibili alla pagina del Rifugio Becchi Rossi.
Nelle poche abitazioni ormai in stato di abbandono ubicate a monte del paese è possibile
osservare alcuni dei caratteri distintivi delle abitazioni rurali della Valle Stura.
In Valle Stura infatti, le abitazioni tendono ad essere costituite da strutture murarie chiuse
14,
nelle quali mancano quasi completamente spazi aperti, loggiati e balconate.
Anche i timpani, solitamente chiusi con un assito di tavole di legno,
possono venire chiusi con una muratura di tamponamento non portante.
La copertura originale dei tetti, prevalentemente in paglia di segale, era qui
affiancata ad una copertura in lose, abbastanza rara da trovare
su tetti con falde fortemente inclinate come quelli presenti a
Ferriere.
Le lose, sottili e ricavate da scisti calcarei, venivano fissate con chiodi
13
o perni in legno all'orditura del tetto,
onde evitare che la gravità o la neve le facessero scivolare.
Oggigiorno molte delle vecchie costruzioni sono state ben ristrutturate, e
Ferriere,
pur conservando parte del vecchio fascino, si presenta come una graziosissima
borgata alpina.
[-]
Si attraversa il paese e si segue in salita la strada asfaltata che lo raggiunge da monte, fino ad arrivare al bivio con la strada sterrata ex militare per la Bassa di Colombart. Si svolta a sinistra e si torna al posteggio presso il bivio per Ferriere (1989 m, 0:25 ore da Ferriere), dove ha avuto inizio l'itinerario.
Da Borgo San Dalmazzo si risale la Valle Stura fino a Bersezio, da dove si prende sulla sinistra la stretta strada asfaltata che sale a Ferriere. Poco prima del paese, si incontra un bivio sulla destra con la strada sterrata per la Bassa di Colombart. Percorsa per alcune decine di metri la sterrata, è possibile parcheggiare l'auto presso uno spiazzo oltre il quale il traffico veicolare privato è interdetto.
--
Le opportunità di pernottamento non sono indicate nelle escursioni giornaliere ma solo nelle tappe dei trekking.
[Fra n.13] [AsF n.6] [IGC n.7]
I riferimenti dettagliati alle carte sono disponibili nella sezione
Bibliografia.
Ultimo sopralluogo: Estate 2025
[Ultimo aggiornamento scheda: Estate 2025]
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