Itinerario 12.29

12.29 Prati del Vallone - Colle di Panieris - Colle del Ferro Sud - Collet de Tortisse - Prati del Vallone

Prati del Vallone (1707 m) - Colle di Panieris (2683 m) - Colle del Ferro Sud (2660 m) - Collet de Tortisse (2591 m) - Colle del Ferro Sud (2660 m) - Colle di Panieris (2683 m) - Gias di Stau (2068 m) - Prati del Vallone (1707 m)

+1177 / -1177

Dislivello [m]

5:55 - 6:45

Tempo [h:mm]

15651

Distanza [m]

E/EE 

Difficoltà

Tipologia

123456789101112

Periodo consigliato [mese]

La salita al Colle di Panieris, abbastanza faticosa, è ripagata dal magnifico panorama che si può ammirare percorrendo il crinale fino al Collet de Tortisse: i Lacs de Vens e il Lac Fourchas sul versante francese, il Monte Peiron che divide il Vallone di Panieris dal Vallone di Forneris sul versante italiano. Assai più dolce e rilassante la discesa lungo il Vallone di Stau, raggiunto però con un breve tratto su traccia di sentiero.

Carta schematica - Itinerario 12.29

Mappa su base © OpenStreetMap contributors, SRTM; map style © OpenTopoMap - licenza CC-BY-SA

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Profilo altimetrico - Itinerario 12.29
A Da Prati del Vallone (1707 m) a: Dislivello [m] Tempo [h:mm] Distanza [m] Difficoltà Segnavia
B Colle di Panieris (2683 m) +979 / -3 2:45 - 3:05 4919 E P66 » P31 » P32
C Colle del Ferro Sud (2660 m) +1012 / -59 3:00 - 3:25 5868 E P32
D Collet de Tortisse (2591 m) +1016 / -132 3:10 - 3:40 6574 E =
E Gias di Stau (2068 m) +1175 / -814 5:05 - 5:50 12697 E = » P32 » P33B » P33
F Prati del Vallone (1707 m) +1177 / -1177 5:55 - 6:45 15651 E/EE (1) P33 » P31 » P66

(1) E/EE solo nel breve tratto tra il Colle di Panieris e la Casermetta del Colle Panieris.

Dal posteggio ai Prati del Vallone (1707 m), proprio ai piedi del Rifugio Talarico (1720 m) 14, si segue la strada sterrata che si allunga in piano verso sud (segnavia P66).

Contrariamente a quanto si può pensare, il Rifugio Talarico, risalente al 1939 e coevo delle vicine casermette oggi trasformate in rifugio gestito, fu costruito dal CAI nell'ambito del 'Piano Quadriennale Lavori Alpini Alpi Occidentali' e occupato da reparti militari durante il conflitto mondiale.

[Rifugi e Bivacchi della Sezione Ligure del CAI, pp.22-23]

Si sfila a fianco del Rifugio Prati del Vallone (1709 m circa) e della recinzione che ospita il giardino botanico "Regina delle Alpi".

Ai Prati del Vallone era stato realizzato un insediamento militare significativo, le Casermette di Prati del Vallone, con numerosi edifici racchiusi attorno ad un cortile centrale. Il complesso includeva dormitori, scuderie, cucine, servizi e la Cappella della Madonna della Guardia, patrona della G.a.F, oltre alla stazione a valle della teleferica "Prati del Vallone - Colle di Stau".
Le opere militari sono state recuperate a partire dagli anni '60 del secolo scorso, grazie all'impegno di Don Giovanni Culasso, parroco di San Giuseppe di Sommariva Perno, noto ai più come "Zio John", che le trasformò in colonia estiva gestita della parrocchia. Allo Zio John va il merito anche della realizzazione di un orto botanico, la stazione "Regina delle Alpi", per la coltivazione di erbe alpine: quindicimila metri quadrati di fiori, serbatoio di erbe dove rifioriscono il genepy, l'aquilegia, il timo, le stelle alpine e il sedum. Un orto botanico dai mille segreti, messo insieme in dodici anni di speranze e lavoro. Si coltivano erbe e fiori per qualche bottiglia di liquore, ma anche per la ricerca scientifica: i clienti sono le Facoltà di farmacia e botanica di Torino, ma anche le Università di Milano, Padova, e fino in America.
Con la scomparsa del parroco, nel 2004, gli edifici hanno subito una ulteriore trasformazione e costituiscono oggi l'accogliente Rifugio Prati del Vallone, mentre del giardino botanico restano tracce ben più sbiadite... Resiste però ostinatamente un ciuffo di Regina delle Alpi 15, splendido fiore ormai praticamente scomparso in natura sulla nostra parte dell'arco alpino.

[Valle Stura Fortificata, pp.160-161]
[GTA, Provincia di Cuneo, pp.150-151]
[Gazzetta d'Alba, Un prete dal cuore generoso]

Appena oltre gli edifici, si lascia a sinistra il bivio (segnavia P30) per il Passo sottano delle Scolettas e il Rifugio Zanotti. Si attraversa uno dei numerosi rii che solcano il fondo del pianoro dei Prati del Vallone, e si inizia a salire su una pista sterrata, con ampi tornanti in moderata pendenza (alcuni tagliati da ripide scorciatoie).
Trascurato a sinistra il bivio per il Rifugio della Lausa (segnavia P31) si continua lungo la pista sterrata, che svolta a destra e prosegue verso il Colle di Stau (segnavia P33) e il Colle di Panieris (segnavia P32). Si percorrono ancora poche centinaia di metri e si raggiunge il bivio sulla sinistra (indicazioni su un masso) con il sentiero per il Colle di Panieris.
Abbandonata dunque la sterrata (che verrà utilizzata per il percorso di rientro), si imbocca l'esile sentiero che s'inerpica subito assai ripido tra pendii inerbiti punteggiati da arbusti ed entra nel Vallone di Panieris. Più in quota il sentiero incomincia una serie di svolte, mantenendo tuttavia la pendenza sempre elevata 1.
Passato un terrazzino di erba e rocce montonate, il sentiero giunge in breve ad una conca prativa 2, ai margini della quale si trova una piccola pozza dalla forma allungata, di solito secca a stagione inoltrata. Tenendosi a sinistra, il sentiero supera a stretti tornanti un'erta balza rocciosa e sbuca in una seconda conca prativa.

All'imbocco del pianoro si trovano due piccole opere del Vallo Alpino, l'Opera 28 e l'Opera 29, armate ciascuna con una mitragliatrice. La prima, sulla sinistra salendo, è ancora ben visibile; il malloppo della seconda, sulla destra, è stato distrutto ed è quasi irriconoscibile.

[A piedi sul Vallo Alpino, p.29]

Si attraversa anche questa conca, poi si riprende a salire con numerosi tornanti; lasciata un'esile traccia a sinistra in direzione di un vecchia casermetta, il sentiero piega a nord nord-est e supera un tratto roccioso. Giunti ai piedi del valico, si lascia a destra una truna ottocentesca 3 e si risale la ripida china che adduce alla piatta ed ampia depressione del Colle di Panieris 4 (2683 m, 2:45 - 3:05 ore dai Prati del Vallone). Dal valico si segue l'evidente sentierino che punta inizialmente verso sud poi, dopo alcune decine di metri, valica la displuviale (si trascura qui la traccia che sale diritta per cresta alla Testa del Ferro). Con un ampio semicerchio verso destra, attraverso pendii di sfasciumi fini, tenendosi sempre poco sotto il crinale sul versante italiano 8, si ritorna sulla spartiacque.
Si supera un tratto tra alcune roccette 6 e si giunge al panoramico Colle del Ferro Sud (Pas des Blanches per i francesi, 2660 m, 0:15 - 0:20 ore dal Colle di Panieris), dove si gode di una meravigliosa vista sui sottostanti Lacs de Vens 57.
Al valico il sentiero riattraversa lo spartiacque e scende sul versante francese con un breve traverso. Giunti sui ripiani erbosi sottostanti, con percorso ora molto agevole, si passa a fianco di alcune piccole pozze d'acqua e si scende dolcemente fino al Collet de Tortisse (2591 m, 0:10 - 0:15 ore dal Colle del Ferro Sud), dove si incontra l'evidente sentiero che collega il Colle del Ferro Nord al Refuge de Vens
Rientrati al Colle del Ferro Sud, si traversa in leggera salita verso destra (nord-est) e si passa ai piedi dell'imponente malloppo dell'Opera 27; ci si dirige quindi verso la stazione a monte di una vecchia teleferica militare, ben evidente su un crinale 10 ai piedi della Testa delle Garbe di Stau.

L'Opera 27 9 è la più grossa delle strutture realizzate all'interno del XVI Caposaldo Stau-Panieris. Oltre al ricovero truppa, l'opera disponeva di 5 malloppi armati con 4 mitragliarici ed un pezzo anticarro. E' stata fatta saltare a seguito degli accordi di pace del dopoguerra e la sua visita è sconsigliata per il notevole danneggiamento delle strutture.

[A piedi sul Vallo Alpino, pp.27-28]

Il sentierino aggira la teleferica e termina al vicino ricovero. Bisogna ora scendere su traccia per un breve ma ripido canale di sfasciumi (un pizzico di attenzione!) fino alla sottostante Casermetta difensiva di Colle Panieris 11 (possibile riparo di fortuna), dove il sentiero torna evidente.
La casermetta è raggiunta da valle da una vecchia mulattiera militare, talora ridotta a sentiero talora dal fondo inerbito ed ancora in ottimo stato 1213. La mulattiera perde quota molto lentamente con innumerevoli ampi tornanti dalla pendenza costante finché, dopo due lunghi traversi separati solo da un paio di svolte, ci si immette sull'evidente tracciato diretto al Colle di Stau.
Si segue quest'altra mulattiera verso destra, incominciando una nuova serie di tornanti ravvicinati con i quali si perde quota abbastanza rapidamente. Un traverso in direzione sud porta quindi al Gias di Stau (2068 m, 1:55 - 2:10 ore dal Collet de Tortisse), recentemente ristrutturato (fontana).
Al gias la mulattiera si trasforma in una stretta carrareccia, che continua la discesa nel Vallone di Stau, alternando tornanti a qualche traverso.
Giunti al bivio, ora a destra, con il sentiero per il Colle di Panieris, già percorso in salita, si svolta a sinistra e si rientra ai. Prati del Vallone (1707 m, 0:50 - 0:55 ore dal Gias di Stau).

Accessi

Da Borgo San Dalmazzo si risale la Valle Stura fino a Pietraporzio e quindi Pontebernardo. Qui si imbocca il bivio sulla sinistra per il Rifugio Talarico e i Prati del Vallone. La stretta strada asfaltata diventa sterrata all'imbocco dei pianoro di Prati del Vallone e raggiunge un ampio posteggio proprio sotto il Rifugio Talarico, dove si lascia l'auto.

Note

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Pernottamento

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Cartografia

[Fra n.13] [AsF n.6] [IGC n.7]
I riferimenti dettagliati alle carte sono disponibili nella sezione Bibliografia.

Ultimo aggiornamento

Ultimo sopralluogo: Estate 2011

[Ultimo aggiornamento scheda: Estate 2023]

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5 - I Lacs de Vens dal sentiero per il Passo Morgon (2011)
5 - I Lacs de Vens dal sentiero per il Passo Morgon (2011)
8 - Il Colle di Panieris, al centro della foto, dal sentiero per il Passo Morgon (2011)
8 - Il Colle di Panieris, al centro della foto, dal sentiero per il Passo Morgon (2011)
1 - I pendii prativi nel Vallone di Panieris (2011)
1 - I pendii prativi nel Vallone di Panieris (2011)
7 - I Lacs de Vens dal Passo Morgon, sulla destra della foto si intravvede il famoso Arche de Tortisse (2011)
7 - I Lacs de Vens dal Passo Morgon, sulla destra della foto si intravvede il famoso Arche de Tortisse (2011)
3 - L'interno della truna ottocentesca (2011)
3 - L'interno della truna ottocentesca (2011)
13 - I tornanti della vecchia mulattiera ex-militare che scende verso il Vallone di Stau (2011)
13 - I tornanti della vecchia mulattiera ex-militare che scende verso il Vallone di Stau (2011)
6 - Caratteristici affioramenti rocciosi nei pressi del Passo Morgon (2011)
6 - Caratteristici affioramenti rocciosi nei pressi del Passo Morgon (2011)
4 - Al Colle di Panieris (2011)
4 - Al Colle di Panieris (2011)
2 - La prima conca prativa attraverata dal sentiero (2011)
2 - La prima conca prativa attraverata dal sentiero (2011)
12 - Un tratto della mulattiera ex-militare a valle della Casermetta difensiva di Colle di Panieris (2011)
12 - Un tratto della mulattiera ex-militare a valle della Casermetta difensiva di Colle di Panieris (2011)
11 - Una stanza ancora perfettamente intonacata nella Casermetta difensiva di Colle di Panieris (2011)
11 - Una stanza ancora perfettamente intonacata nella Casermetta difensiva di Colle di Panieris (2011)
9 - L'enorme malloppo dell'Opera 27 (2011)
9 - L'enorme malloppo dell'Opera 27 (2011)
10 - Il Monte Peiron dai pressi della stazione di arrivo della teleferica (2011)
10 - Il Monte Peiron dai pressi della stazione di arrivo della teleferica (2011)
14 - Il Rifugio Talarico (2013)
14 - Il Rifugio Talarico (2013)
15 - La Regina delle Alpi (<i>Eryngium alpinum</i>) (2019)
15 - La Regina delle Alpi (Eryngium alpinum) (2019)