+637 / -19
Dislivello [m]
+637 / -19
Dislivello [m]
2:10 - 2:35
Tempo [h:mm]
3733
Distanza [m]
EE •
Difficoltà
⇌
Tipologia
Un semplice passeggiata, anche se con qualche tratto un po' ripido, fino al Passo sottano delle Scolettas, perfetta per una giornata da trascorrere in montagna all'aria aperta. L'ascesa al lago, piccolo ma grazioso, è invece riservata a escursionisti esperti, vista l'assenza di sentiero e il terreno non sempre agevole su cui ci si sposta.
Mappa su base © OpenStreetMap contributors, SRTM; map style © OpenTopoMap - licenza CC-BY-SA
A | Da Prati del Vallone (1707 m) a: | Dislivello [m] (andata e ritorno) |
Tempo [h:mm] (andata e ritorno) |
Distanza [m] (andata e ritorno) |
Difficoltà | Segnavia |
---|---|---|---|---|---|---|
B | Passo sottano delle Scolettas (2223 m) | +516 / -0 (+516 / -516) |
1:30 - 1:45 (2:30 - 2:50) |
2929 (5858) |
E • | P66 » P30 |
C | Lago delle Scolettas (2325 m) | +637 / -19 (+656 / -656) |
2:10 - 2:35 (3:45 - 4:15) |
3733 (7466) |
EE • | = |
Dal posteggio ai Prati del Vallone (1707 m), proprio ai piedi del Rifugio Talarico (1720 m) 4, si segue la strada sterrata che si allunga in piano verso sud (segnavia P66).
Contrariamente a quanto si può pensare, il Rifugio Talarico, risalente al 1939 e coevo delle vicine casermette oggi trasformate in rifugio gestito, fu costruito dal CAI nell'ambito del 'Piano Quadriennale Lavori Alpini Alpi Occidentali' e occupato da reparti militari durante il conflitto mondiale.
[Rifugi e Bivacchi della Sezione Ligure del CAI, pp.22-23]
Si sfila a fianco del Rifugio Prati del Vallone (1709 m circa) e della recinzione che ospita il giardino botanico "Regina delle Alpi".
Ai
Prati del Vallone
era stato realizzato un insediamento militare significativo, le
Casermette di Prati del Vallone,
con numerosi edifici racchiusi attorno ad un cortile centrale.
Il complesso includeva dormitori, scuderie, cucine, servizi e la
Cappella della Madonna della Guardia,
patrona della G.a.F, oltre alla stazione a valle della teleferica
"Prati del Vallone -
Colle di Stau".
Le opere militari sono state recuperate a partire dagli anni '60 del secolo scorso,
grazie all'impegno di Don Giovanni Culasso, parroco di San Giuseppe di Sommariva Perno,
noto ai più come
"Zio John",
che le trasformò in colonia estiva gestita della parrocchia.
Allo
Zio John
va il merito anche della realizzazione di un orto botanico,
la stazione "Regina delle Alpi", per la coltivazione di erbe alpine:
quindicimila metri quadrati di fiori, serbatoio di erbe dove rifioriscono
il genepy, l'aquilegia, il timo, le stelle alpine e il sedum.
Un orto botanico dai mille segreti, messo insieme in dodici anni di speranze e lavoro.
Si coltivano erbe e fiori per qualche bottiglia di liquore, ma anche per la ricerca scientifica:
i clienti sono le Facoltà di farmacia e botanica di Torino, ma anche le Università di Milano,
Padova, e fino in America.
Con la scomparsa del parroco, nel 2004, gli edifici hanno subito una ulteriore trasformazione e
costituiscono oggi l'accogliente
Rifugio Prati del Vallone,
mentre del giardino botanico restano tracce ben più sbiadite...
Resiste però ostinatamente un ciuffo di Regina delle Alpi
9,
splendido fiore ormai praticamente scomparso in natura sulla nostra parte dell'arco alpino.
[Valle Stura Fortificata, pp.160-161]
[GTA, Provincia di Cuneo, pp.150-151]
[Gazzetta d'Alba, Un prete dal cuore generoso]
Giunti ad uno dei numerosi rii che solcano il pianoro, si svolta a sinistra
(segnavia P30):
seguendo una delle numerose tracce si attraversa il pianoro verso sud-est,
passando un rio su passerella e guadandone un secondo.
Al limitare del pianoro, dove inizia il bosco, riappare evidente il sentiero.
Ci s'innalza subito assai ripidi, con una lunghissima serie di stretti tornanti.
L'ascesa termina in un'ampia conca prativa, che si attraversa quasi in piano.
Il sentiero si sposta quindi leggermente a sinistra, taglia in diagonale su
pendii prativi e riprende a salire con ampi tornanti regolari.
Un ultimo agevole traverso
1
conduce infine al
Passo sottano delle Scolettas
(2223 m, 1:30 - 1.45 ore dai
Prati del Vallone)
23,
ampia e pianeggiante depressione prativa che adduce al
Vallone del Piz.
Sul valico si trovano una fontana e una vecchia costruzione
ristrutturata.
La costruzione militare era il Ricovero d'artiglieria al Passo Sottano de las Scolettas, che ospitava i pezzi da 100/17 dislocati proprio nei dintorni del passo.
[Valle Stura Fortificata, pp.156-157]
La parte agevole dell'itinerario termina qui; la prosecuzione per il Lago delle Scolettas è più impervia e, onestamente, anche difficile da descrivere. manca sia la segnaletica verticale che quella orizzontale e l'unico aiuto è lasciato a piccoli ometti in pietra.
Dal
Passo sottano delle Scolettas
si torna sui propri passi per poche decine di metri: sulla sinistra si imbocca
la traccia in lieve discesa di quella che probabilmente era una vecchia mulattiera.
La traccia termina quasi subito in una pietraia, che si taglia ancora perdendo
leggermente quota, guidati da radi ometti in pietra.
Giunti presso i primi radi larici, si comincia a salire
5.
Si taglia una valletta ai
piedi di un lungo canale erboso, con un percorso non troppo agevole tra rocce e magra erba;
giunti sulla dorsale sul versante opposto della valletta, si piega a sinistra e si
continua l'ascesa.
Intorno a quota 2300 si incontra il tubo in gomma che alimenta la fontana al
Passo sottano delle Scolettas: gli ometti lo seguono abbastanza da vicino,
consentendo di percorrere un tratto quasi pianeggiante.
Quando il tubo "sorvola" un profondo solco (nel quale bisognerebbe calarsi con
breve passaggio di arrampicata), conviene svoltare decisamente a sinistra, e
risalire per facili roccette. Si continua poi l'ascesa verso sud, paralleli
al solco succitato, finché questo termina.
Si piega allora a destra e si scende abbastanza agevolmente all'ormai vicino
Lago delle Scolettas
(2325 m, 0:40 - 0:50 ore dal
Passo sottano delle Scolettas)
68.
{IMGLNK}{/IMGLNK}
Da Borgo San Dalmazzo si risale la Valle Stura fino a Pietraporzio e quindi Pontebernardo. Qui si imbocca il bivio sulla sinistra per il Rifugio Talarico e i Prati del Vallone. La stretta strada asfaltata diventa sterrata all'imbocco dei pianoro dei Prati del Vallone e raggiunge un ampio posteggio proprio sotto il Rifugio Talarico, dove si lascia l'auto.
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[Fra n.13] [AsF n.6] [IGC n.7]
I riferimenti dettagliati alle carte sono disponibili nella sezione Bibliografia.
Ultimo sopralluogo: Estate 2019
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