12.27 Colle Valcavera - Colle del Mulo - Cima est di Test
Colle Valcavera (2417 m) -
Colle del Mulo (2529 m) -
Cima ovest di Test (2620 m) -
Cima est di Test (2629 m)
Un percorso all'insegna dei panorami grandiosi, che spaziano
dal Monviso all'Argentera. La salita alla Cima di Test, con le sue
due arrotondate sommità, si svolge su buone rotabili ex militari fino al Colle
del Mulo, poi su tracce di sentiero poco segnalate e non sempre riportate in cartografia,
che tuttavia non presentano particolari problemi di individuazione
con buona visibilità. Non è raro l'incontro con gruppi di stambecchi che amano soggiornare
nei pressi della più dirupata cima est.
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Dal
Colle Valcavera
(2417 m)
si segue
l'Itinerario 12.26
fino alla prima biforcazione della rotabile ex militare, poco oltre il vecchio
Deposito esplosivi della Bandia
(ruderi di piccoli edifici circondati da un ampio muro di cinta).
Qui si abbandona la sterrata che prosegue pianeggiante verso il
Colle della Bandia
e s'imbocca a destra la diramazione, sempre sterrata, per il
Colle del Mulo
e il
Colle d'Ancoccia.
La strada compie un ampio semicerchio verso destra poi, quando svolta
a sinistra (ovest) con un tornante, si continua innanzi sulla diramazione, minore ma
sempre carrabile, per il
Colle del Mulo68.
Solo qualche metro oltre questo bivio, si stacca a destra una pista sterrata inerbita
che ridiscende alla strada per il
Colle Valcavera.
In fase di rientro può essere utilizzata per accorciare, seppur di poco, il percorso.
La vecchia rotabile taglia in leggera salita le pendici del
Becco Grande
e giunge alla piccola insellatura del
Colle del Mulo
(2529 m, 0:45 - 0:50 ore dal
Colle Valcavera)
57.
Ampi e spettacolari i panorami che iniziano ad aprirsi già in
questa parte dell'itinerario, su distese di pascoli e sulle lontane vette della
Valle Gesso.
Il toponimo del colle è legato ad una vecchia leggenda. Un pastore solito salire all'alpeggio
nei pascoli della Bandia, un giorno d'ottobre viene colto dal brutto tempo assieme alla famiglia,
al suo gregge, ed al mulo che trainava il carro coi suoi pochi averi.
Nonostante il passo celere, la neve comincia a cadere prima che i malcapitati possano valicare
il colle - senza nome - che ancora li separava dal
Vallone di Marmora.
Il pastore decide allora di accamparsi sotto al carro, ed aspettare le luci del giorno seguente
per proseguire. Ma al risveglio, un metro di neve ha già coperto ogni cosa. L'uomo libera
finalmente il mulo dal carro, e l'animale, dopo uno sguardo rassicurante verso il padrone,
punta deciso il valico e scende verso casa.
Al paese, visto l'animale da solo, tutti intuiscono cosa possa essere successo, e subito una squadra
parte per portare aiuto. Ancora una volta è il mulo a tornare sui propri passi e a guidare i soccorritori
fino al luogo dell'improvvisato accampamento.
Da allora il valico ha assunto il nome attuale, in omaggio al mulo resosi artefice della
salvezza dei suoi padroni.
[Tra Maira, Varaita e Ubaye, p.135]
Oltre il valico si possono osservare i lavori, rimasti incompiuti,
di un'altra rotabile ex-militare. La strada, che avrebbe dovuto raggiungere il
Colle del Mulo
salendo dal
Vallone di Marmora,
se fosse stata terminata avrebbe raddoppiato le vie di accesso allo strategico
Altopiano della Bandia.
[Strade e sentieri del Vallo Alpino, p.72]
Sul valico, a destra della strada, si stacca un sentierino (presente la segnaletica
orizzontale ma non quella verticale) che segue il crinale in
direzione sud-est tra magra erba e fini detriti.
Si scende poco dopo ad una selletta, caratterizzata da evidenti affioramenti
di gessi, fortemente erosi e sui quali l'erba fatica a crescere.
Tenendosi appena a sinistra dello spartiacque, si va a raggiungere una seconda
e più ampia sella prativa, alla base del pendio detritico della
Cima ovest di Test.
Per rintracciare il sentiero, ci si affida ai radi segnavia e ad un
lungo e spesso muro in pietra a secco, probabile tratto di un vecchio trinceramento
settecentesco od ottocentesco: il sentiero infatti risale il breve pendio, con
diversi tornanti, tenendosi a sinistra del muro.
Quando la pendenza diminuisce il sentiero tende a perdersi: i pochi segnavia non
aiutano molto ma, almeno con buona visibilità, non è difficile raggiungere senza percorso
obbligato l'ampia ed arrotondata sommità della
Cima ovest di Test
(2620 m, 0:25 - 0:30 ore dal
Colle del Mulo)
34.
Sulla cima si trovano un grosso ometto in pietre ed una truna ottocentesca.
Chiusa da una porta in legno e dotata di tavolo e panche, finché resisterà
al tempo e alle intemperie la truna, battezzata "La Tana del Lup", costituisce
un utile riparo di emergenza.
La sua origine è militare: si trattava infatti di una truna osservatorio,
realizzata nel 1890, posizionata in modo da dominare
l'Altopiano della Bandia
e l'accesso al
Colle del Mulo.
[Valle Stura fortificata, p.67]
Proseguendo verso est si scende alla sottostante sella erbosa che separa le due cime,
quindi si rimonta su buona traccia tra pietrame la breve china che conduce alla
Cima est di Test
(2629 m, 0:10 ore dalla
Cima ovest di Test)
2.
Dalle due cime, nonostante la quota non eccessiva, si gode di un notevole panorama,
che spazia in tutte le direzioni.
La
Cima est di Test
può essere raggiunta in breve dal
Colle dei Morti,
da molte carte e guide rinominato
Colle Fauniera
dopo il passaggio del Giro d'Italia di ciclismo e sede
di una statua in marmo nero di Ormea dedicata a Marco Pantani.
In questo caso è possibile compiere un bel giro ad anello con partenza
ed arrivo al
Colle Valcavera.
La salita alla
Cima est di Test
presenta tuttavia un breve passaggio di difficoltà EE, dovendo superare un
salto di roccia gradinata, abbastanza esposto, di una decina di metri;
per questo motivo, si suggerisce a chi volesse compiere l'anello
di percorrerlo in senso antiorario, come dalla seguente breve descrizione.
Dal
Colle Valcavera
si segue la strada asfaltata che sale al
Colle dei Morti (2481 m),
tagliando i ripidi versanti sud-orientali della
Cima di Test.
(Dislivello: +87/-0 m; Dislivello A/R: -; Tempo: 0:25 ore; Tempo A/R: -; Difficoltà: T; Distanza: 1850 m).
Al
Colle dei Morti
si sale su traccia in direzione ovest nord-ovest alla piccola
Cappella Reginae Assumptae,
costruita appena sopra al colle.
In totale assenza di segnaletica, sia verticale
che orizzontale, si percorre verso ovest il crinale della
Cima di Test.
Passata una modesta elevazione lungo il crinale, si scende
sempre lungo lo spartiacque che va mano a mano restringendosi.
Giunti ad un esile colletto, bisogna superare un ripido salto di rocce abbondantemente
appigliate, ma esposte e non troppo banali
1.
Superato l'ostacolo la cresta torna ampia
e si prosegue verso ovest, dapprima tra praterie alpine, poi incontrando un discreto
sentiero che si mantiene sulla destra del filo di cresta e
conduce in breve alla
Cima est di Test.
(Dislivello: +190/-42 m; Dislivello A/R: -; Tempo: 0:40 ore; Tempo A/R: -; Difficoltà: EE; Distanza: 1440 m).
Dalla cima est si rientra al
Colle Valcavera
via
Colle del Mulo
seguendo in senso contrario l'itinerario 12.27.
Accessi
Da Borgo San Dalmazzo si risale la Valle
Stura fino a Demonte. Verso la fine del paese, si imbocca il bivio a destra
per San Giacomo ed il Vallone dell'Arma. Si sale per circa 25km la stretta strada
asfaltata che raggiunge i 2394 metri del Colle Valcavera. Al colle,
proprio in corrispondenza del bivio per il Colle della Bandia, si lascia l'auto
nei piccoli slarghi disponibili.
Il Colle della Bandia è raggiungibile anche in auto dal Colle Valcavera
lungo la rotabile sterrata ex militare dal fondo più che discreto.
Note
Dal Colle del Mulo alla Cima di Test manca la
segnaletica orizzontale. Anche in cartografia questo sentiero
non è sempre riportato. Con un po' di attenzione ed evitando le giornate con
scarsa visibilità non è comunque difficile trovare le tracce che portano in vetta,
anche aiutati dai radi segnavia bianco-rossi.
Pernottamento
Le opportunità di pernottamento non sono indicate nelle
escursioni giornaliere ma solo nelle tappe dei trekking.
Cartografia
[Fra n.13] [AsF n.6] [IGC n.7]
I riferimenti dettagliati alle carte sono disponibili nella sezione
Bibliografia.
3 - Il grosso ometto in pietra alla Cima ovest di Test. Sullo sfondo, il Becco Grande (2010)7 - Panorama sull'Altopiano della Bandia dal Colle del Mulo (2010)2 - L'arrotondata Cima ovest di Test vista dalla Cima est di Test. Sullo sfondo, il Becco Grande (2010)5 - Al Colle del Mulo (2010)6 - La rotabile ex-militare che taglia le pendici del Becco Grande e sale al Colle del Mulo (2010)8 - Mucca al pascolo nei pressi del Colle del Mulo (2010)1 - Un torrione sul dirupato versante orientale della Cima est di Test (2010)4 - La truna ottocentesca sulla Cima ovest di Test (2010)
Un'escursione guidata non serve a farti trovare il sentiero, ma a farti
osservare quello che si incontra lungo il cammino.
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