Escursione 12.65 (© Roberto Pockaj - Alpicuneesi.it)

12.65 Pontebernardo - Colle della Montagnetta - Grange Serre - Pontebernardo

Pontebernardo (1312 m) - La Pinéo (1552 m) - I Gias (2281 m) - Colle della Montagnetta (2178 m) - Servagno (1737 m) - Grange Serre (1505 m) - Pontebernardo (1312 m)

Si tratta di un lunghissimo anello, che attraversa una successioni di ambienti assai diversi tra loro, dalle pinete, ai versanti dirupati coperti di detriti, alle praterie di alta quota. Di sicuro appagante, il sentiero non è però sempre agevole: alcuni tratti sono aerei e piuttosto impegnativi, seppur brevi; altri si svolgono tra erba e tracce di mandrie al pascolo, dove serve un pizzico di intuito per seguire il percorso; a lungo ci si sposta con segnaletica assente o piuttosto scarsa. Se la meta è il solo Colle della Montagnetta - vi trovate di fatto al di sopra dell'impressionante parete calcarea de 'Le Barricate' - è consigliabile seguire l'itinerario in senso orario, evitando la parte più impegnativa del sentiero.

+1057 / -1057

Dislivello [m]

5:25 - 6:10

Tempo [h:mm]

14288

Distanza [m]

E 

Difficoltà

Tipologia

123456789101112

Periodo consigliato [mese]

Carta schematica - Itinerario 12.65 Pontebernardo - Colle della Montagnetta - Grange Serre - Pontebernardo

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Profilo altimetrico - Itinerario 12.65 Pontebernardo - Colle della Montagnetta - Grange Serre - Pontebernardo
A Da Pontebernardo (1312 m) a: Dislivello [m] Tempo [h:mm] Distanza [m] Difficoltà Segnavia
B La Pinéo (1552 m) +291 / -51 1:00 - 1:10 2727 T/E P55 » = » P38
C I Gias (2281 m) +1016 / -51 2:55 - 3:20 5832 E P38
D Colle della Montagnetta (2178 m) +1032 / -166 3:20 - 3:45 7202 E P38
E Grange Serre (1505 m) +1038 / -845 4:40 - 5:20 11418 E P38 » P35
F Pontebernardo (1312 m) +1057 / -1057 5:25 - 6:10 14288 E P35 » = » P55

Dalla sede dell'Ecomuseo della Pastorizia, nel centro di Pontebernardo (1312 m circa) si passa a fianco alla Chiesa parrocchiale di Maria Vergine Assunta 1 e quindi si imbocca la strada sterrata che si dirige verso il Torrente Stura. Appena prima di attraversare il solido ponte in cemento sul torrente si ignora una diramazione a sinistra (utilizzata per il rientro) e si continua su una malandata pista forestale (indicazioni per Castello e Sambuco).
La pista si trasforma quasi subito in una comoda mulattiera si allunga nel Vallone del Rio Conforent rimanendo più o meno parallela al corso d'acqua omonimo. Arrivati a un bivio, si ignora la poco marcata diramazione di sinistra e si scende a destra ad attraversare il Rio Conforent su una passerella in legno.
Si prosegue nel bosco fino in località Suort l'Amant, dove la mulattiera si riduce a sentiero e volge bruscamente a sinistra. L'ascesa si fa un poco più ripida, all'interno di una pineta alternata a piccole radure. Dopo aver guadagnato un po' di quota si giunge ad un bivio, dove si abbandona il Sentiero dell'Ecomuseo della Pastorizia diretto a Sambuco e si svolta a sinistra (indicazioni per Quota 1477 e I Gias).
Il sentiero sale tra i pini a scavalcare un piccolo cocuzzolo 2, poi attraversa un grosso pratone quasi pianeggiante dove la traccia tende a perdersi 3. Sul lato opposto del pratone si trovano i resti di una vecchia mulattiera inerbita, che si segue verso destra, perdendo un po' quota. Quando la mulattiera si immette su una strada sterrata, si continua a sinistra in salita. Dopo un tornante, la strada lascia a destra una vecchia casermetta riattata da privati, e arriva in località La Pinéo (1552 m, 1:00 - 1:10 ore da Pontebernardo), dove termina dividendosi in due rami.
Il ramo di destra si ferma dopo pochi metri in località En Chamouset, mentre il ramo sinistra, ridotto a pista forestale, s'innalza rettilineo e ripidissimo. Ignorate due diramazioni a sinistra, a brevissima distanza l'una dall'altra, ci si immette su un'altra pista forestale, decisamente meno ripida. Si va a destra, sempre nella fitta pineta 4, salendo con lunghe svolte fin quando la pista forestale termina improvvisamente.
L'ascesa prosegue a stretti tornanti, con pendenze più sostenute, uscendo piano piano dal bosco. Il sentiero si porta quindi in una zona una zona dirupata 5, dove taglia in diagonale diversi ripidi canaloni in successione (brevi passaggi aerei nei quali bisogna prestare attenzione). Superata l'area dirupata, le serpentine continuano, ma su terreno ora più agevole che consente di godersi bei panorami sugli abitati di Pietraporzio e Pontebernardo, ben visibili sul fondovalle.
Il sentiero attraversa un inaspettato quanto fresco boschetto di larice, poi continua la ripida ascesa incuneandosi 67, ora con traversi ora con tornanti, all'interno del profondo solco vallivo scavato dal Rio Conforent. Un ultimo lungo traverso su pendii detritici porta all'impluvio del stretto e incassato vallone: si guada il torrente (possibile acqua abbondante in primavera) e si rimonta l'esile e ripidissimo sentierino che sale sul versante opposto.
Ci s'innalza faticosamente sul pendio di terra e fini detriti, punteggiati da ciuffi d'erba più in quota. Con stretti tornanti si guadagna infine un colletto che si apre su una bellissima conca pascoliva, il cui aspetto è infinitamente meno severo del vallone fin qui risalito. Appena oltre il colletto, nella località nota come I Gias (2281 m circa, 1:55 - 2:10 ore da La Pinéto), si lascia a sinistra il sentiero per una casupola in legno e si continua innanzi.
Il sentiero scompare quasi subito tra i prati, frequentati dalle mandrie al pascolo: si lascia a destra un grosso abbeveratoio in cemento e si punta ai ruderi ben evidenti di una truna, passandole appena a sinistra. Senza percorso obbligato si sale per prati fino ad immettersi sulla vicina e soprastante mulattiera 8.
Si segue la comoda mulattiera inerbita verso sinistra, scendendo lentamente fino a un piccolo impluvio, non lontano dai resti di una probabile costruzione di origine militare. All'impluvio la mulattiera scompare, sostituita da un esile sentierino che si allunga a mezzacosta sul pendio prativo, sempre in leggera discesa. Quando la vecchia mulattiera ricompare, si percorre ancora una centinaio di metri poi si sale brevemente verso destra per portarsi sul Colle della Montagnetta (2178 m, 0:25 ore da I Gias) 9.
Un sentiero, esile ma quasi sempre ben evidente, scende sul versante opposto del valico tagliando in diagonale pendii prativi punteggiati di larici 10. Il sentiero scende fino all'impluvio del Vallone di Servagno, dove guada in sequenza due torrenti passando sulla sottile crestina che li divide 11, quindi taglia un breve pendio di detriti fini e ritorna sui prati. Si attraversano ondulazioni pascolive superando, in modo ben più agevole, altri due ruscelli.
Poco prima del gabbiotto del pastore (non saprei come meglio definire il manufatto) il sentiero si divide in più rami che si perdono nella vegetazione nitrofila: bisogna proseguire diritti, tenendo la quota del gabbiotto, e attraversare tutto il ripiano prativo fino a ritrovare la traccia. L'incertezza si ripresenta quasi subito, perché la traccia si divide in tre: si tiene allora il ramo più a sinistra (è il percorso migliore), che diventa ben evidente e dotato di segnavia bianco-rossi, seppur radi.
La discesa nel Vallone di Servagno riprende con un lungo diagonale, che termina ai ruderi di Servagno (1737 m). Il sentiero passa tra le dirute costruzioni, oltre le quali scompare ancora brevemente nei prati, poi riappare evidente ed incomincia una discesa a strettissimi tornanti lungo un ripido pendio. Il sentiero si tiene alto sulla profonda gola scavata Rio Servagno e passa nei pressi delle Grange Serre (1505 m, 1:20 - 1:35 ore dal Colle della Montagnetta) 12, dove riappare evidente una vecchia mulattiera.
Ignorata a destra la deviazione (non segnalata) per la borgata, la mulattiera prosegue la discesa a tornanti fino a terminare d'improvviso (probabilmente cancellata da frane o crolli). Si continua su una labile traccia per prati; dopo alcune decine di metri riappare a destra la mulattiera, ma la si ignora, per rimanere sul sentiero a sinistra. Con percorso più o meno parallelo al Rio Servagno, si arriva solo a lambire un tornante della strada statale 21, scendendo ancora finché il sentiero non volge si allontana dal torrente e si ricongiunge alla strada statale.
Si rimane all'esterno del guard-rail fino all'imbocco della galleria, dove si imbocca a sinistra il vecchio tracciato stradale. La strada sterrata, ora chiusa al traffico, conserva ancora qualche tratto asfaltato; costeggia da fuori tutta la galleria 13, poi si ricongiunge con la statale. Un ampio slargo a lato della carreggiata consente di percorrere i circa 150 metri a fianco della statale che conducono al sentiero segnalato, a sinistra, per Pontebernardo.
Si scendono subito alcuni tornanti nel bosco, poi, quando il sentiero spiano e si divide, si va a sinistra. Dopo un ameno passaggio su una spiaggetta in riva al Torrente Stura 14, al successivo bivio si va a destra: con pochi saliscendi si arriva infine sulla strada sterrata già incontrata all'andata (proprio alle spalle del solido ponte in cemento). Non resta che seguire la sterrata verso destra per rientrare in qualche minuto a Pontebernardo (1312 m, 0:45 - 0:50 ore da Grange Serre).

Accessi

Da Borgo San Dalmazzo si risale la Valle Stura di Demonte fino a Pontebernardo. Ai piedi di Pontebernardo, prima del tornante della strada statale, a destra della carreggiata è disponibile un posteggio per diverse auto.

Note

Percorso da affrontare in condizioni di tempo stabile e fondo del sentiero asciutto.

Pernottamento

Le opportunità di pernottamento non sono indicate nelle escursioni giornaliere ma solo nelle tappe dei trekking.

Cartografia

[Fra n.13] [AsF n.6 e n.7] [IGC n.111 e n.112] [IGC n.7]
I riferimenti dettagliati alle carte sono disponibili nella sezione Bibliografia.

Aggiornamenti

Ultimo sopralluogo: Primavera 2025
[Ultimo aggiornamento scheda: Estate 2025]

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3 - Una veduta su Pietraporzio (2025)
3 - Una veduta su Pietraporzio (2025)
5 - Un tratto conservato dell'ardita mulattiera nel Vallone del Rio Conforent (2025)
5 - Un tratto conservato dell'ardita mulattiera nel Vallone del Rio Conforent (2025)
4 - Un altro tratto di salita in pineta, a monte de La Pinéo (2025)
4 - Un altro tratto di salita in pineta, a monte de La Pinéo (2025)
13 - La parete sedimentaria de Le Barricate dalla vecchia strada statale (2025)
13 - La parete sedimentaria de Le Barricate dalla vecchia strada statale (2025)
9 - Panorama dal Colle della Montagnetta (2025)
9 - Panorama dal Colle della Montagnetta (2025)
7 - Stratificazioni di rocce sedimentarie (2025)
7 - Stratificazioni di rocce sedimentarie (2025)
11 - Il piccolo crinale di detriti tra due ruscelli da attraversare (2025)
11 - Il piccolo crinale di detriti tra due ruscelli da attraversare (2025)
1 - La Chiesa parrocchiale di Maria Vergine Assunta a Pontebernardo (2025)
1 - La Chiesa parrocchiale di Maria Vergine Assunta a Pontebernardo (2025)
2 - Sul sentiero in pineta (2025)
2 - Sul sentiero in pineta (2025)
6 - Oltre il lariceto, nel Vallone del Rio Conforent (2025)
6 - Oltre il lariceto, nel Vallone del Rio Conforent (2025)
8 - La mulattiera ex militare nei pressi de I Gias (2025)
8 - La mulattiera ex militare nei pressi de I Gias (2025)
10 - Panorama sul Vallone di Servagno (2025)
10 - Panorama sul Vallone di Servagno (2025)
12 - Grange Serre (2025)
12 - Grange Serre (2025)
14 - Le Barricate e il Torrente Stura (2025)
14 - Le Barricate e il Torrente Stura (2025)
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